Con questo nome s'intende quel complesso di miti, di teorie che ogni popolo ha elaborato nelle fasi successive della sua cultura, per rendersi ragione dell'origine dell'universo.
I miti cosmogonici.
Le [...] and Eth., s. v.; G. Maspero, Hist. anc. des peuples de l'orient classique, Parigi 1895, pp. 127 segg., 140 segg.; W. MaxMüller, Egyptian Myth., Boston 1923, pp. 30-91; F. Petrie, Cosmogony and cosmology (Egyptian) in Hasting, in Enc. cit., s. v.; K ...
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LINGUE
Carlo Tagliavini
. Il problema di una classificazione di tutte le lingue del mondo si pone solo in epoca moderna.
Anche quando, per la tendenza enciclopedistica della seconda metà del Settecento [...] 1).
Il carattere di "primitività" attribuito alle lingue isolanti (monosillabiche) da molti seguaci del sistema morfologico e anche da MaxMüller (Christianity and Mankind, del Bunsen, III, p. 281 segg.) che le chiama familV languages, cioè lingue di ...
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A quasi tutte le forme della vita religiosa è comune l'esistenza di un rapporto con potenze superiori; non tutte però si possono qualificare come divinità. Negli stadî inferiori, sono oggetto della religiosità [...] risale alla Bibbia, venne difesa dalla speculazione del romanticismo; anche il fondatore della moderna scienza delle religioni, F. MaxMüller, in un certo senso si pose da questo punto di vista. Contro il monoteismo originario si sollevò già David ...
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Con questo nome s'intendono quelle lingue del Caucaso e delle regioni immediatamente adiacenti, che per struttura grammaticale e per il vocabolario si staccano così notevolmente dalle lingue d'origine [...] che F. Bopp, Brosset e Rosen ponevano le lingue caucasiche da loro conosciute fra le indoeuropee, MaxMüller fra le "turaniche", Friedrich Müller le dava come isolate e senza parentela con alcuna altra famiglia linguistica; che Fritz Hommel comparò ...
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. Il termine animismo, usato già nel sec. XVIII a designare una teoria medica (G. E. Stahl, Theoria medica vera, 1707) fondata sulla vecchia dottrina vitalistica che vedeva nell'anima il principio vitale, [...] una quarantina d'anni ha tenuto il campo nella scienza delle religioni, contrastata, se mai, soltanto dalla scuola filologica di MaxMüller, ha per suo fondamento l'idea dell'anima come spiegazione elementare della vita e della morte, del sonno e del ...
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. Divinità dell'antico Egitto, propriamente Amôn (jmn.w), nelle trascrizioni greche 'Αμούν, "Αμμων, 'Αμοῦς, in copto bohairico Amûn. Che cosa significhi il nome, s'ignora; i sacerdoti lo interpretarono [...] Ägypten, in Sitzungsber. der Preuss. Akademie der Wissensch., Phil.-Hist. Klasse, XXVIII (1928), pp. 4-40; W. MaxMüller, Egyptian Mythology, Boston 1923; G. Roeder, Urkunden zur Religion des alten ıgypten, Jena 1923; Fr. Zimmermann, Die ägyptische ...
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J. G. Herder vide nelle fiabe "in certa misura resti della fede del popolo, della sua intuizione sensibile, delle sue forze e istinti, dove si sogna perché non si sa, si crede perché non si vede". Queste [...] il popolo dai residui lasciati dalle primitive credenze mitiche ed eroiche degli Arî. Più tardi, lasciando da parte MaxMüller, che interpretò le fiabe come simboli naturistici del succedersi del giorno e della notte, dell'alternarsi delle stagioni ...
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Indianista e linguista nato da famiglia israelita a Leschnitz, nell'Alta Slesia, il 7 gennaio 1822; morto a Bonn il 3 aprile 1907. Iscrittosi nel 1843 all'Università di Berlino, coltivò da principio quasi [...] del Ṛgveda, anche oggi la più apprezzata: Die Hymmen des Ṛgveda (già nel 1852 a Oxford aveva collaborato con F. MaxMüller alla grande edizione del Ṛgveda con il commento indigeno); la cui 2ª edizione comparve poi a Bonn nel 1877. Chiamato nel ...
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. Poeta lirico ed erotico indiano della metà del sec. VII, il primo di cui l'Europa abbia avuto (1651) notizia. È autore di tre Centurie di sentenze, rispettivamente sull'amore, sulla buona condotta e [...] sulla rinunzia (Śṛṅgāraśataka, Nītiśataka, Vairāgyaśataka; v. india: Letteratura). Secondo MaxMüller (Indien in seiner weltgeschichtlichen Bedeutung, Lipsia 1884, p. 322 segg.) egli è da identificarsi col grammatico buddhista Bhartṛhari, autore di ...
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Termine coniato da MaxMüller per designare l'atteggiamento religioso (da lui osservato specialmente nei Veda) di chi, nel fervore e nella concentrazione momentanea dell'adorazione d'una data divinità, [...] e ben determinata dell'idea di Dio, né ha, infatti, nella storia delle religioni l'importanza attribuitagli da MaxMüller, il quale, in dipendenza dalle idee di Schelling, credeva di poter segnalare nell'enoteismo l'antecedente comune indistinto ...
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