(gr. ᾿Ιάσων) Mitico eroe greco, figlio di Esone re di Iolco e di Polifeme (o Polimede o Alcimede), il capo della spedizione degli Argonauti. Secondo la versione più comune della leggenda, il padre, quando [...] figlia di Eeta re della Colchide, dalla quale era stato aiutato e che gli diede un figlio, Medeio.
Secondo un’altra versione, Medea convinse le figlie di Pelia a uccidere il loro vecchio padre e a farlo bollire, con il pretesto di ringiovanirlo con i ...
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Poeta tragico ateniese (5º-4º sec. a. C.), figlio di Senocle e nipote di Carcino il Vecchio; gli sono attribuiti 160 drammi e 11 vittorie. Ma è difficile distinguere fra le antiche testimonianze quello [...] che si riferisce a lui da quello che si riferisce al nonno. Di lui sono noti undici titoli fra cui un Oreste, un Tieste, una Medea. ...
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Scrittore tedesco (Stellingen, Amburgo, 1894 - Amburgo 1959). Autore molto controverso, dotato d'una innegabile potenza d'ispirazione e d'una rara coerenza stilistica e ideologica, ha osato affrontare [...] della natura, dalla cui armonia dolorosamente lo distrae l'insieme delle convenzioni sociali. Tra le sue opere si ricordano il dramma Medea (1926) e il discusso romanzo d'esordio Perrudja (2 voll., 1929).
Vita
Figlio di un armatore, durante la prima ...
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Raccolta di epigrammi e poesie latine, per lo più d’età imperiale (Anthologia Latina sive poesis latinae supplementum di F. Bücheler e A. Riese, 2a ed. Lipsia 1894-1906, supplem. di M. Ihm 1895, e di E. [...] codici, di cui il più ragguardevole è il Codex Salmasianus (del sec. 7° o 8°) e contiene fra l’altro la Medea di Osidio Geta, poeti africani degli ultimi anni dei Vandali, il Pervigilium Veneris. La seconda parte comprende due volumi di Carmina ...
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Poeta latino (Sulmona 43 a. C. - Tomi, sul Mar Nero, 17 d. C.). Venuto giovanissimo a Roma, vi studiò retorica, ma passò presto alla poesia. Fu a contatto con i maggiori letterati e poeti del suo tempo, [...] il terzo fu lungo e felice. Nel frattempo, già dai primi anni, nel circolo di Messalla, aveva composto una tragedia, Medea, assai lodata nell'antichità, e aveva cominciato a comporre un canzoniere amoroso in distici elegiaci, che pubblicò nel 14 a. C ...
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Umanista scozzese (Killean, Stirlingshire, 1506 - Edimburgo 1582), studiò a Parigi, tornato in Scozia (1535), per la sua polemica anticattolica dovette fuggire prima a Londra e poi in Francia (1539). Insegnò [...] satira Franciscanus et fratres (1536-38), il De iure regni apud Scotos (1579), a favore del principio della sovranità popolare, la Rerum Scoticarum Historia (1582), le tragedie Medea e Alcestis e il poema De sphaera, in difesa del sistema tolemaico. ...
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Poeta statunitense (Oakland 1919 - San Francisco 1988). Esponente di gruppi d'avanguardia, ha professato uno strenuo sperimentalismo, esprimendo in una forma poetica aperta, doviziosa e irta di richiami [...] of the field (1960), Roots and branches (1964), Bending the bow (1968), Selected poems 1920-50 (1968), Poetic disturbances (1970), Poems from the margins of Thom Gunn's moly (1972). Al teatro ha dato Faust foutu (1960) e Medea at Kolchis (1965). ...
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Scrittore, poeta, autore e regista cinematografico e teatrale italiano (Bologna 1922 - Ostia, Roma, 1975). Dopo aver seguito nell'infanzia gli spostamenti del padre, ufficiale di carriera, compì gli studî [...] 1967; Empirismo eretico, 1972). Su questa linea, i film che seguirono, soprattutto Edipo re (1967), Teorema (1968) e Medea (1969), accesi da un realismo visionario che, nonostante scarti e manifeste libertà, sorregge poi anche gl'impegni drammatici e ...
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(gr. Φαίακες) Mitico popolo di navigatori che dalla lontana Iperea si ridussero in Scheria (poi identificata dagli antichi con Corcira). Secondo l’Odissea il re Alcinoo abitava con la regina Arete e la [...] la minaccia di un macigno. All’isola dei F. giunsero anche gli Argonauti e là ebbe luogo il matrimonio di Giasone e Medea.
Si intravedono nella tradizione relativa ai F. le linee di un vero e proprio tema mitologico. Alcinoo, quando dice «per lo meno ...
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Scrittore austriaco (Vienna 1885 - ivi 1969). Dopo aver pubblicato un primo volume di versi (1912), cui ne sono poi seguiti molti altri, esordì sulla scena con Der grosse Kampf (1915), affermandosi quindi [...] più significativi lavori: Kalypso (1946) e Der verlorene Sohn (1947). Dopo la guerra ha proseguito la sua attività (Pilatus, 1947; Medea post-bellica, 1948; Caesars Witwe, 1955; Hebt den Steìn ab, 1957; Die Erweckung des Zosimir, 1960; Das Zeichen an ...
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colchico1
còlchico1 agg. [dal lat. Colchĭcus, gr. Κολχικός] (pl. m. -ci). – Della Colchide, antico nome di una regione asiatica sulla costa orient. del Mar Nero, famosa per il mito degli Argonauti e come patria di Medea: l’arte della maga...
colchico2
còlchico2 s. m. [dal lat. colchĭcum (gr. κολχικόν, propr. «della Colchide»), nome di un bulbo velenoso: la Colchide, il paese di Medea, era ritenuta terra di veleni] (pl. -ci). – 1. Genere di piante delle liliacee (lat. scient. Colchicum),...