Il termine appellativo è usato in grammatica e in linguistica con vari significati:
(a) come sinonimo di nome comune, in opposizione a nome proprio, all’interno della classe dei nomi (➔ nomi);
(b) come [...] falla finita!” Una nota sull’a allocutivo nel romanesco e nell’«italiano de Roma», «Contributi di filologia dell’Italia mediana» 9, pp. 251-267.
D’Achille, Paolo (2003), L’italiano contemporaneo, Bologna, il Mulino.
Mazzoleni, M. (1995), Il vocativo ...
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Le iscrizioni e le lapidi rientrano nelle «scritture d’apparato» (Petrucci 1986) e si distinguono, tanto per il diverso supporto materiale (la pietra o il bronzo), quanto sul piano linguistico e testuale, [...] (1986), La scrittura. Ideologia e rappresentazione, Torino, Einaudi.
Sabatini, Francesco (1996), Voci nella pietra dall’Italia mediana. Analisi di un campione e proposte per una tipologia delle iscrizioni in volgare, in Id., Italia linguistica delle ...
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Regione dell’Italia centrale (9.401,38 km2 con 1.512.672 ab. nel 2020, ripartiti in 228 Comuni; densità 160 ab./km2), che dall’Appennino si estende sul versante adriatico, affacciandosi sulla costa per [...] Ascoli) tipi dialettali misti, in cui i caratteri abruzzesi s’incontrano e si fondono con quelli dell’Italia mediana (umbro-romaneschi). Non si può così parlare di un gruppo dialettale ‘marchigiano’ sufficientemente individuato all’interno dei gruppi ...
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I primi esempi di uso letterario dell’italiano da parte di uno scrittore straniero sono i due componimenti del trovatore provenzale Raimbaut de Vaqueiras (che tra il 1180 e i primi del Duecento vive e [...] », darente «accanto», sbadacciava «sbadigliava», forse giobbia «giovedì», si tratta soprattutto dei vernacoli toscani e dell’Italia mediana: mezzedima «mercoledì» (ma anche mercordì), bambi e bambe per «ragazzi e ragazze», bode «rospi», anguistara ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] .
Un caso a parte è rappresentato dalle grandi fondazioni abbaziali (Montecassino, Farfa) e dalle loro ramificazioni nell’Italia mediana (Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo e Molise), in cui l’uso del volgare è molto antico (Placiti capuani, Montecassino ...
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Per variazione linguistica si intende l’importante carattere delle lingue di essere mutevoli e presentarsi sotto forme diverse nei comportamenti dei parlanti. La proprietà di un’entità di assumere diverse [...] morfologia derivazionale, è una variabile diatopica la suffissazione in -aio (standard e settentrionale) contro -aro dell’➔Italia mediana: benzinaio / benzinaro; ed è una variabile diastratica la suffissazione zero (opposta a -zione) in casi come ...
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Le frasi causali sono frasi subordinate che esprimono la causa (➔ causalità, espressione della) o il motivo dell’evento codificato nella principale; più in generale, esse rientrano tra le costruzioni sintattiche [...] , quest’ultimo viene posposto all’infinito; in caso di infinito composto, il soggetto tende ad assumere una posizione mediana, precedendo immediatamente il participio:
(34) Quella di Scriva, avverte, è una vendetta per avere lui attaccato i privilegi ...
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Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] , lombarda, ligure, emiliana, romagnola) e le varietà nord-orientali (Veneto, Trentino, Friuli); centrali (varietà: toscana e mediana, che a sua volta comprende Lazio, Umbria, Marche centrali); meridionali (Campania, Abruzzo, Molise, Puglia senza il ...
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Scrittura
Francesco Spagna
Il termine scrittura (derivato del latino scribere, "scrivere") è la rappresentazione visiva, mediante segni grafici convenzionali, delle espressioni linguistiche. L'insieme [...] può essere suddiviso in una zona superiore, nella quale si esprimono le aspirazioni intellettuali e spirituali; una zona mediana, sede dell'Io empirico e delle emozioni; una zona inferiore delle pulsioni e della sessualità; una direzione sinistrorsa ...
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Per variazione diatopica (dal gr. diá «attraverso» e tópos «luogo») si intende la ➔ variazione linguistica su base geografica. L’espressione è stata, se non creata, certo diffusa negli studi linguistici [...] (cfr. Sornicola 2002; Como, Milano & Puolato 2003), e della conca aquilana, attraversata dal confine tra dialetti mediani e meridionali (Avolio 2009). In certi casi le differenziazioni vanno ricondotte allo «spirito di campanile» (Saussure 19832 ...
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mediana
s. f. [dall’agg. mediano, per ellissi di linea o sim.]. – 1. Nel linguaggio sport., lo stesso che linea mediana (v. mediano). 2. In geometria, m. di un triangolo, la retta (o il segmento) che congiunge un vertice con il punto di mezzo...