Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Paolo Mattia Doria
Roberto Scazzieri
Filosofo, pensatore politico ed economista, Paolo Mattia Doria è una delle figure di spicco della cultura italiana nella prima metà del 18° secolo. Profondamente [...] a accogliere la ‘medicina’ cartesiana che risolveva il contrasto nella regolamentazione del meccanismo che presiede e lontane dalle dinamiche effettive della produzione e della divisione dellavoro: «Il Commercio Ideale poi con eccesso praticato fa ...
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FABRETTI, Ariodante (Giuseppe Goffredo Ariodante)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Perugia il 1° ott. 1816 da Giuseppe, singolare personaggio di popolano autodidatta originario di Deruta, e da Assunta [...] medicina dell'università di Bologna, dove ottenne il baccellierato in medicina il 19 giugno 1840 e la licenza in medicina della città Perugia dal 1308 al 1630, in parte rifusione dellavoro già pubblicato in Arch. stor. ital.); e Documenti di storia ...
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CASTIGLIONI, Arturo
Vincenzo Cappelletti
Federico Di Trocchio
Nacque il 10 aprile 1874 da Vittorio e da Enrichetta Bolaffio a Trieste, dove conseguì la maturità classica. Subito dopo, nel 1890, s'iscrisse [...] della "connessione di cultura generale e medicina nel processo evolutivo del pensiero medico",preposto dal Neuburger alla Geschichte. Peraltro nella disamina fattane dal C. il lavoro storiografico appariva soprattutto diacronico, e il movimento ...
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DE SANCTIS, Sante
Laura Fiasconaro
Nacque a Parrano (prov. di Terni) il 7 febbr. 1862 da Sante e da Amalia Bologna.
Laureatosi in medicina e chirurgia all'università di Roma nel 1886 con una tesi in [...] pp. 524 ss.; L. Cimatti, S. D. e la psicotecnica ital., in Organizz. scient. dellavoro, X (1935), p. 6; V. Challiol, S. D., in Riv. sperim. Di di Duns Scoto, in Pubbl. dell'Ist. di stor. d. medicina di Roma, Roma 1968, pp. 3-10; I. Fischer, ...
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ONGARO BASAGLIA, Franca
Maria Grazia Giannichedda
Nacque a Venezia il 5 settembre 1928, seconda di quattro figli: Alberto, il maggiore, Cecilia e Luisa. La madre, Carolina Trevisan, faceva la casalinga, [...] esercitato sulla psichiatria. All’epoca si era aperto nel mondo della medicina un dibattito ricco di idee ed esperienze innovative, in particolare sui temi dellavoro, dell’ambiente, del corpo e della salute delle donne. Figura chiave era Giulio ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Arthur Schopenhauer si forma nella Germania del dibattito post-kantiano e idealista, [...] , decide di intraprendere gli studi ginnasiali e iscriversi a medicina a Göttingen nel 1809. Passa presto a filosofia e, corpo e sulle sue dirette estensioni, come il frutto dellavoro.
A possedere un fondamento naturale – una volta rigettata la ...
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CROCE (Della Croce), Giulio Cesare
Lucia Strappini
Nacque il "dì di carnevale" del 1550 a San Giovanni in Persiceto, comune della campagna bolognese.
Questa, come le altre scarse notizie attorno alla [...] fu affidato, a. Castelfranco., dopo la morte del padre nel 1557. Abbandonati ben presto gli studi, dati gli scarsi risultati raggiunti, cominciò a lavorare nella bottega da fabbro dello 1105 trasferendosi con lui a Medicina (1563 c.) in un casale di ...
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COGNETTI DE MARTIIS, Salvatore
Riccardo Faucci
Nato a Bari il 19 genn. 1844 da Raffaele, commerciante, e da Clorinda de Martiis (il cui cognome unì a quello paterno), studiò presso l'università di Pisa, [...] un liberismo duttile e sensibile ai problemi del mondo dellavoro, e in politica da un liberalismo ispirato locali concessi dal laboratorio di patologia del Bizzozero e dal Laboratorio di medicina legale del Lombroso - suonava programmatico. Ad esso ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Tra XI e XII secolo si assiste a un grandioso processo di trasmissione del sapere conosciuto [...] Santalla. Il primo, lavora a Barcellona in collaborazione con il matematico ebreo Abrham bar Hiyya (Savasorda) e traduce opere di astronomia e medicina; il secondo, attivo intorno alla metà del secolo, traduce, con il sostegno del vescovo di Tarazona ...
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Devianza
Roberto Beneduce
Si indicano come devianti i comportamenti che implicano una trasgressione rispetto ai modelli culturali prevalenti di un gruppo sociale, in una direzione disapprovata dalla [...] , misurarne la fatica e l'energia nel corso dellavoro, colgono anche nella semplice inerzia il significato di una L'otium ha rappresentato a lungo una zona ambigua dove medicina, dottrina morale e religione si sono sovrapposte contendendosi la ...
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medicina
s. f. [dal lat. medicina, in origine ars medicina, femm. dell’agg. medicinus «pertinente al medico o al curare», der. di medĭcus «medico2»]. – 1. a. La scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione:...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...