Elemento chimico di simbolo Fe, numero atomico 26, peso atomico 55,85, densità 7,85 g/cm3, punto di fusione 1536 °C. È il metallo più abbondante della Terra (costituisce il 34,6% della massa della Terra, [...] ; trova impiego in medicina, come colorante nell’industria tessile, per la conservazione del legno.
Carbonato ferroso
speciali, specie acciai per utensili a elevata velocità di lavoro (autotempranti); è aggiunto a volte direttamente all’acciaio ...
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Il complesso delle trasformazioni chimiche che avvengono nelle cellule degli organismi eucarioti e procarioti in modo coordinato e finalizzato, al quale cooperano molti enzimi e sistemi multienzimatici [...] sintesi di macromolecole o per lo svolgimento di varie forme di lavoro, secondo lo schema generale (v. fig.):
Per questo va ricordato un aspetto importante del m. procariotico, e cioè la produzione degli antibiotici.
Medicina
Da quando (1908) A.E ...
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Uno dei maggiori rappresentanti dell'Illuminismo francese (Langres 1713 - Parigi 1784). Figlio di un artigiano, fece i primi studî in un collegio gesuitico e fu per breve tempo avviato allo stato ecclesiastico; [...] della cultura inglese traducendo libri di medicina e di storia. Con la traduzione del Saggio sulla virtù e il merito deve l'ampliamento del progetto e la realizzazione dell'Encyclopédie. D. ne fu il principale animatore: cominciò a lavorare per la ...
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Farmacologo statunitense (Whiting, Indiana, 1936 - Menlo Park 2023). Premio Nobel, con L. J. Ignarro e R. F. Furchgott, per la medicina o fisiologia nel 1998 per gli studi sul ruolo del monossido d'azoto [...] di farmacologia della School of medicine della Western reserve university, 1997 al 1999) il Department of medicine and integrative biology and pharmacology della sanguigni, riducendo il carico di lavoro e la conseguente richiesta di ossigeno ...
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Biologo molecolare britannico (n. Neston, Merseyside, 1943). Si è laureato (1964) e ha conseguito il PhD (1968) presso l'Università di Cambridge. Dal 1968 insegna presso il Marine Biological Laboratory [...] lavoro di ricerca presso l'Imperial cancer research fund di Londra. Nel 2001 gli è stato assegnato, insieme a L. H. Hartwell e P. M. Nurse, il premio Nobel per la medicina o la fisiologia per i suoi studi sulla regolazione del ciclo ...
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Naturalista (Mairago 1773 - Lodi 1856). Laureato in giurisprudenza a Pavia, si dedicò a studî di medicina, biologia, zootecnia, pastorizia, bacologia, patologia animale e vegetale, ecc., pubblicando parecchie [...] più importante e classico lavoro è quello (1835) Del mal del segno, calcinaccio o moscardino, malattia del baco da seta, in microbiologia, poiché essa rappresentò la convalida della dottrina del contagio animato che si riallacciava all'intuizione di ...
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Microbiologo britannico (n. Norfolk 1949). Laureato nel 1970 presso l'Università di Birmingham, ha conseguito il PhD nel 1973 presso l'università di East Anglia. Dal 1973 al 1984 ha svolto il suo lavoro [...] è stato conferito, insieme a L. H. Hartwell e a T. R. Hunt, il premio Nobel per la medicina o la fisiologia per i suoi studi sulla regolazione del ciclo cellulare. Ha ricevuto nel 2002 la Legion d'Honneur in francia e nel 2006 è stato eletto membro ...
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Farmacologo svedese (Uppsala 1923 - Göteborg 2018), prof. di farmacologia presso le università di Lund (dal 1956) e di Göteborg (dal 1959), dove ha svolto le sue ricerche più rilevanti e dove è diventato [...] , tra i quali il premio internazionale Feltrinelli del presidente della Repubblica italiana, nel 1999. Per premio Nobel per la medicina o la fisiologia. C. è stato uno dei pionieri e dei fondatori della neurofarmacologia e il suo lavoro ha posto le ...
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Biochimico (Bahía Blanca, Argentina, 1927 - Cambridge, Gran Bretagna, 2002). Lavorò prima presso l'Instituto nacional de microbiología di Buenos Aires (1957-63), passò poi al Med ical research council [...] di Cambridge (1963) e ne divenne in seguito direttore del reparto di chimica delle proteine e degli acidi nucleici. Studiò la struttura, , gli venne assegnato nel 1984 il premio Nobel per la fisiologia o la medicina insieme a G. Köhler e N. H. Jerne. ...
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Scienziato inglese (Londra 1933 - ivi 2017). Nonostante le sue umili origini, riuscì a laurearsi in fisica presso il Queen Mary College di Londra (1959), dove ottenne anche il PhD (1962). Dopo una breve [...] esperienza di lavoro negli Stati Uniti presso la Univ. of Illinois (1962-64), a partire dal 1964 iniziò a insegnare riconoscimenti, tra i quali l'assegnazione nel 2003, insieme a P. Ch. Lauterbur, del premio Nobel per la fisiologia o la medicina. ...
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medicina
s. f. [dal lat. medicina, in origine ars medicina, femm. dell’agg. medicinus «pertinente al medico o al curare», der. di medĭcus «medico2»]. – 1. a. La scienza che ha per oggetto lo studio delle malattie, la loro cura e la loro prevenzione:...
lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di una macchina, del computer; l. muscolare,...