Nome col quale è noto il teologo cattolico Johann Maier o Mayr (Egg [donde il nome Eckius, Eck] an der Günz, Baviera, 1486 - Ingolstadt 1543). Sacerdote nel 1508, prof. di teologia nell'università di Ingolstadt [...] a compromettere l'esito di iniziative conciliatrici che trovavano in quel tempo largo favore anche in campo protestante. Melantone gli fu particolarmente avverso: e l'opera maggiore di E., l'Enchiridion locorum communium (1525), è appunto diretta ...
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La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. Johannes Kepler
Eberhard Knobloch
Johannes Kepler
Johannes Kepler nacque il 27 dicembre 1571 a Weil der Stadt, nei pressi di Stoccarda, nel Ducato protestante [...] augustana, la professione di fede proclamata dai principi protestanti nell'anno 1530, improntata al pensiero tollerante di Filippo Melantone (1497-1560). A tale spirito Kepler rimase fedele per tutta la vita, mentre rifiutò sempre il riconoscimento ...
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Nome umanistico del riformatore e teologo A. Hosemann (Gunzenhausen, Norimberga, 1498 - Königsberg 1552). O. è noto soprattutto per essere stato l'autore della premessa anonima alla prima edizione del [...] . In campo teologico sostenne la dottrina della redenzione attraverso la «inhabitatio Christi» nell'uomo, in polemica con Melantone. L'esposizione più esauriente delle sue concezioni apparve nel 1551 in una doppia redazione, tedesca (Von dem einigen ...
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Pittore e incisore (Kronach 1472 - Weimar 1553). La sua formazione, avviata nella bottega del padre Hans a Kronach, la cittadina da cui prese il nome, legata culturalmente a Bamberga e a Norimberga, rivela [...] politico, umanistico e religioso, dei quali diede incisivi ritratti, da quelli dei principi sassoni a quelli di Lutero e Melantone, del card. Alberto di Brandeburgo, dell'astronomo J. Carion ecc. Il suo stile appare più composto e misurato, piegato ...
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BRESCIANI, Pietro
John A. Tedeschi
Le notizie in nostro possesso su questo medico ed eretico di Casalmaggiore (Cremona) sono desunte essenzialmente da documenti dell'Inquisizione.
Le fonti principali [...] a credere "che non habiamo libero volere et arbitrio" e "le imagine essere soverchie della Giesia". Lesse opere di Lutero, Melantone e Calvino procurategli da due amici, anch'essi medici, e altri libri, quali le Prediche di Bernardino Ochino e Giulio ...
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FACCHINEI (Fachinei), Ferdinando (al secolo Marco)
Paolo Preto
Di antica famiglia forlivese, nacque a Forlì nel 1725 da Francesco Facchinei Mercuriali. Entrò ancora adolescente nel convento vallombrosano [...] , a Gianfrancesco Scottoni, Giuseppe Maria Pujati ed Ugo Foscolo.
Appena venticinquenne, scrisse un commento alle opere di Melantone, Beza, ed Erasmo, autori non graditi ai superiori vallombrosani, i quali dovettero letteralmente sobbalzare vedendo l ...
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PALEARIO, Aonio
Chiara Quaranta
PALEARIO, Aonio (Antonio della Pagliara). – Nacque a Veroli nel 1503, o forse l’anno seguente, da Matteo della Pagliara e da Clara Jannarilli. Fu lui stesso ad adottare [...] si dedicò non soltanto allo studio della filosofia aristotelica, ma anche all’approfondimento degli scritti di Erasmo, di Melantone e di Lutero. Sollecitato dall’elezione di Alessandro Farnese al soglio pontificio e dalla ventilata convocazione del ...
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Teologo, filosofo e storico tedesco (Aunstetten, Augusta, 1865 - Berlino 1923). Centrale nella riflessione di T. è il rapporto tra religione e storia: egli portò la speculazione teologica sul piano storicistico, [...] al tempo stesso il carattere profano dell'appello alla ragione proprio del pensiero dei due riformatori Gerhard e Melantone (Vernunft und Offenbarung bei Johann Gerhard und Melanchthon, 1891). Nei primi anni del Novecento T. si accostò alle ...
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BONIFACIO, Giovanni Bernardino
Domenico Caccamo
Nacque il 25 apr. 1517 da Roberto e dalla gentildonna napoletana Lucrezia Cicara, divenendo ben presto unico erede per la morte dei fratelli e per la [...] fissa dimora nella città degli Amerbach, ma si portò con continui spostamenti a Zurigo e a Worms, dove conobbe Melantone; non trascurava di arricchire la biblioteca, ottenendo dall'Amerbach alcuni autografi di Erasmo, e dal "praeceptor Germaniae" un ...
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CURIONE, Celio Secondo
Albano Biondi
Nacque a Ciriè nel Canavese (prov. di Torino) il 1° maggio 1503, ultimo dei ventitré figli di Jacomino Troterio e di Carlotta Montrotier, dama di corte di Bianca [...] gli agostiniani e in particolare Gerolamo Negri, fece la prima conoscenza con gli scritti dei riformatori, Lutero, Zwingli, Melantone: De captivitate Babylonica, De falsa et vera religione, Loci communes. Un progetto di recarsi con amici nelle terre ...
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criptocalvinista
s. m. e f. [comp. di cripto- e calvinista] (pl. m. -i). – Nome con cui furono designati polemicamente (in ted. Kryptokalvinisten) i seguaci del riformista Filippo Melantone (1497-1560), accusati dai luterani di coperta adesione...
adiaforista
s. m. e f. [der. di adiaforia, adiaforo] (pl. m. -i). – 1. Seguace dell’ideale etico dell’adiaforia. 2. Al plur., adiaforisti, i sostenitori della concezione teologica degli adiaphora enunciata da Melantone (v. adiaforo).