MALIPIERO, Gian Francesco
Compositore di musica, nato a Venezia il 18 marzo t882. Studiò al conservatorio di Vienna, poi al Liceo musicale di Venezia con M. E. Bossi e in Germania. Fu per qualche tempo [...] per l'ampiezza del respiro e la plasticità della melodia, e vi si trovano l'incisiva fermezza dei questo linguaggio, si afferma nell'assoluta mancanza di sviluppi formalistici: la melodia nasce e vive per sé, non per variazione o amplificazione di ...
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VLACHOIÁNNĒS, Giánnēs (Γιάννης Βλαχογιάννης, detto 'Επαχτίτης)
Polymnie LASCARIS
Letterato greco nato a Lepanto nel 1868. Fece gli studî universitarî ad Atene; ma presto si dedicò alla letteratura e [...] (dal 1900 al 1908). Ma l'opera sua migliore rimangono le Storie: scritte in un linguaggio popolare e in uno stile melodico, esse descrivono la rude vita dei contadini dell'Epiro e hanno un fascino semplice, grave e profondo. Anche il suo senso ...
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IMPERIAL, Francisco
Mario Casella
Poeta castigliano, nato a Genova verso il 1360; si trasferì insieme col padre Giacomo, gioielliere, durante il regno di Pietro I (1350-69) a Siviglia, dove forse morì [...] nascita di don Juan e più ancora nel Decir a las syete virtudes traducendo e componendo a mosaico svolse quell'elemento melodico che accenna e palpita nell'antica lirica gallega. Per le qualità intrinseche della sua arte, per l'esempio dato nell'uso ...
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Si possono definire prassi esecutive tutte quelle convenzioni, caratteristiche di ogni momento storico, che suggeriscono come un brano musicale debba essere interpretato, ossia: tempo, fraseggio, accentuazione, [...]
Fino al 14° sec., lo sviluppo dei sistemi di notazione fu impegnato a rendere con sempre maggiore precisione il rapporto melodico-metrico dei suoni (altezza e durata) per consegnare alla memoria scritta la testimonianza di una musica che, nata al di ...
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(o trovadore) Il poeta-musicista provenzale. Troviere è invece il poeta in lingua d’oil della Francia settentrionale. I due termini derivano dal verbo ‘trovare’ (trobar), d’etimo discusso; l’opinione prevalente [...] studi sempre più estesi e rigorosi della filologia romanza.
Della lirica trovadorica sono pervenuti circa 2600 componimenti poetici, ma solo 260 melodie. Tra i più importanti t., di cui si sono conservati pezzi con musica, vi sono Guglielmo IX duca d ...
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JAZZ
. Voce, d'origine incerta, designante l'arte già peculiare di un tipo d'orchestrina negro-americana da ballo, fondata su strumenti a fiato e batteria (jazz-band), che dal 1914-15 in poi si diffuse, [...] a un altro, anche lontano, si scivola sul "portamento", così costante e tipico nella strumentalità negro-americana; la frase melodica ne risulta sempre diversa, volta per volta e da un'esecuzione all'altra; lo strumentale si dissocia, affinandosi in ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luca Marconi e Cecilia Panti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Secondo una pratica verosimilmente assai diffusa – soprattutto grazie alla [...] e all’interno delle scuole, ogni suonatore) ha una propria introduzione, che ne è, per così dire, la firma. E l’andamento melodico delle prime due battute della Pastorale di Storace ricorda assai da vicino, se pure su un’estensione maggiore, la scala ...
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Componimento poetico di argomento religioso e di carattere popolare, proprio della letteratura italiana medievale. Nacque probabilmente fra l’Umbria e la Toscana (Iacopone, Guittone), si diffuse largamente [...] delle litanie) fino alla forma tripartita (A-B-A) che rispondeva alla stessa struttura del testo poetico. La melodia si potrebbe ricollegare a esempi liturgici (canti alleluiatici, sequenze), ma differisce dal gregoriano per il contorno della frase ...
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Compositore, nato verso la fine del sec. XIV, forse a Chimay (Hainaut), morto il 27 novembre 1474 a Cambrai. Dapprima cantore nella cattedrale di Cambrai, ebbe in questa cappella i suoi maestri in Nicolas [...] questo disegno è inoltre assai libero, raramente legato a lunghe imitazioni, e anzi - a confermare la supremazia dell'elemento melodico -, per quanto le parti abbiano un'uguale dignità di lavoro e d'espressione, spesso la parte del discanto assume ...
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METRICA (gr. μετρική [τέχνη]; da μέτρον "misura")
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ambrogio BALLINI
Giorgio PASQUALI
Salvatore BATTAGLIA
Nicola FESTA
Andreas HEUSLER
Roman JAKOBSON
È il complesso dei [...] de Troyes, che è poeta di poesia recitata, lo schema degli accenti è ridotto e poggia soltanto sulla rima. Viceversa nel grande sviluppo melodico a cui giunge la lirica trovatorica (in Provenza prima e di lì per tutto l'Occidente), i tipi di versi si ...
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melodico
melòdico agg. [dal lat. tardo melodĭcus, gr. μελῳδικός] (pl. m. -ci). – Della melodia, attinente alla melodia, che ha carattere di melodia: pensiero, discorso m.; frase m.; sviluppo di un’idea m., di un tema o motivo m.; la parte...
melode1
melòde1 s. f. [dal lat. tardo melode, rifacimento su ode del gr. μελῳδία], poet., ant. – Melodia: S’accogliea per la croce una melode Che mi rapiva (Dante); tacquer le melodi sante (Carducci).