Galileo Galilei nacque nel 1564 a Pisa, dove trascorse l’infanzia fino al 1574 e dove tornò dopo sette anni di studio nel monastero di Santa Maria di Vallombrosa, per i corsi universitari (1581-1585) e [...] leva su il Sarsi e dice “Tutto sta bene ma è fuor del caso nostro”»; «Il Sarsi si leva su, e con mente alterata, cerca di provare»), fino addirittura a rivolgergli la parola («Che fate, Sig. Sarsi?»; «Voi dunque, Sig. Sarsi, mi tassate come cattivo ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] scrive all’antica».
Anche la formazione delle parole si allinea a questo profilo: per es., il suffisso -mento, al di là di poche espressioni tradizionali di marca tradizionale o letteraria del tipo conoscimento «conoscenza», incominciamento «inizio ...
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D'OVIDIO, Francesco
Lucia Strappini
Nacque da Pasquale e da Francesca Scaroina il 5 dic. 1849 a Campobasso, da dove la famiglia si trasferì nove anni dopo a Napoli. Qui compì gli studi secondari nel [...] non "dantesche" poiché "per farle sorgere, e per far sorgere quelle sole e porle a quel modo, bisogna avere la particolare forma di mente, che è del D'Ovidio" (p. 311).
Un nuovo gruppo di saggi furono raccolti in due volumi con il titolo Nuovi studi ...
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GALLICCIOLLI, Giambattista
Paolo Preto
Nato a Venezia il 17 maggio 1733 da Paolo e da Adriana Grismondi, ricevette un'istruzione privata da Jacopo Scattaia, mediocre precettore; nel 1749 abbracciò lo [...] filosofico, né perseguite allo scopo di appoggiare un sistema o un partito politico. In realtà pare che il carattere della sua mente, le sue abitudini e il suo stile non lo avessero attrezzato per un compito più alto che quello d'indagare le più ...
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Stato dell’Europa settentrionale, affacciato per breve tratto sul Mar Baltico (dov’è il porto di Klaipėda). Confina a N con la Lettonia, a E con la Bielorussia, a S con la Russia (oblast′ di Kaliningrad) [...] di maggiore splendore, quelli del Granducato di L., furono poveri di una letteratura scritta; ciò si comprende tenendo a mente le vicende proprie della storia lituana e la sua macchinosa evangelizzazione (1385); la conversione fece filtrare per il ...
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Il linguaggio degli SMS
Giuseppe Antonelli
La scrittura del Duemila
La scrittura di messaggi attraverso il telefono cellulare (SMS, Short Message Service) ha iniziato a diffondersi di pari passo con [...] .). Nelle date, i nomi dei mesi si trasformavano spesso in serie alfanumeriche (8bre, 9bre, Xbre), altrove venivano decurtati il -mente degli avverbi (incredibilm.e, finalm.e) e lo -zione degli astratti (relaz.e, educaz.e). Ma qualunque parola poteva ...
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L’infinito è un modo non finito del verbo (➔ coniugazione verbale; ➔ modi del verbo), che nella tradizione grammaticale è considerato forma di base del verbo stesso ed è, di conseguenza, usato come forma [...] da a:
(32) … ma l’idea di non picchiare a quella porta e di andarsene senza veder Paska non gli passava neppure nella mente (Deledda, Il vecchio della montagna, p. 109)
(33) E si diverte a portarmi in casa, perché io ne tragga novelle e romanzi e ...
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La corrispondenza epistolare comincia a diffondersi nella prima metà del Duecento, in concomitanza con la diffusione degli usi scritti del volgare, in seguito a due mutamenti di carattere materiale: l’inizio [...] tra scrivente e destinatario.
Come ricorda il Sansovino, adattando alla corrispondenza epistolare un noto passo del Cortegiano: «dobbiamo aver in mente chi scrive, a chi si scrive, ciò che noi semo rispetto a colui al qual si scrive, e ciò che sia ...
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Ugo Foscolo nacque a Zante nel 1778, da madre greca e padre veneziano. Si trasferì nel 1793 a Venezia. Dal 1797 al 1815 fu ufficiale del contingente italiano dell’esercito napoleonico e si dedicò prevalentemente [...] mi studio di dar vita alle mie parole con le idee accessorie e con l’armonia che mi verranno trasfuse nella mente dall’originale (Foscolo 1994-1995: 57-58).
In poesia Foscolo riproduce quei contrappunti tra passato e presente, tra antico e moderno ...
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L’interiezione (lat. interiectio «atto di gettare in mezzo») è una categoria di parole (tradizionalmente, una parte del discorso) invariabili con il valore di frase, usata per esprimere emozioni o stati [...] di grammatica italiana» 6, pp. 227-263.
Poggi, Isabella (1981), Le interiezioni. Studio del linguaggio e analisi della mente, Torino, Boringhieri.
Poggi, Isabella (1995), Le interiezioni, in Renzi, Salvi & Cardinaletti 1988-1995, vol. 3°, (Tipi ...
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-mente
-ménte. – Suffisso con cui si forma in italiano (e analogam. in altre lingue romanze) la massima parte degli avverbî tratti da aggettivi qualificativi (brevemente, lungamente, ecc.). È propriam. l’ablativo del lat. mens mentis in locuz....
mente
ménte s. f. [lat. mens mĕntis, affine al lat. meminisse e al gr. μιμνήσκω «ricordare»]. – 1. Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in partic. quelle intellettive, percettive, mnemoniche,...