BERENGARIO II, marchese d'Ivrea, re d'Italia
Paolo Delogu
Figlio di Adalberto, marchese di Ivrea, mutuò il nome dall'avo Berengario, re d'Italia e imperatore, da cui discendeva per via di madre, Gisla.
Adalberto [...] l'atteggiamento dei marchesi piemontesi -, arroccato nella marca di Spoleto stringeva i legami con i potentati dell'Italia centrale e meridionale. Il 26 dic. 951 emanò un diploma per S. Vincenzo al Volturno e, nel marzo dell'anno seguente, uno per ...
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LANZA, Giovanni
Silvano Montaldo
Nato a Casale Monferrato il 15 febbr. 1810, perse in giovane età il padre Francesco, fabbro e negoziante in ferro, ma grazie all'impegno della madre Angela Maria Inardi [...] di Aspromonte, si occupò soprattutto di questioni finanziare e amministrative e presiedette la commissione d'inchiesta sulle Ferrovie meridionali, che per la prima volta mise in luce i pericolosi legami tra deputati e ambienti affaristici. Al governo ...
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GUARDATI (Guardato), Tommaso (Masuccio Salernitano)
Fabio De Propris
Fu uno dei tre figli di Margherita (Margaritella) Mariconda e di Loise, membro della nobile famiglia sorrentina dei Guardati, titolata [...] complica e appesantisce la sintassi. Tuttavia lo stile del G. si eleva al di sopra dei livelli raggiunti da scrittori meridionali coevi quali Loise De Rosa e Francesco Del Tuppo e perciò dovette essere visto favorevolmente nell'ambito di una politica ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Bernardino Telesio
Alessandro Ottaviani
Se non si rinviene immediatamente una schietta componente politica nel pensiero telesiano, il tentativo di scardinare i principi della filosofia naturale di Aristotele [...] , la figura di Telesio è così posta sulla scena dove si intende disegnare una genealogia del pensiero italiano di area meridionale. L’albero disegnato da Rinaldi ospita nei rami più antichi Agostino Nifo, Simone Porzio e Marcantonio Zimara. Segue l ...
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PERGOLESI, Giovanni Battista
Claudio Toscani
PERGOLESI, Giovanni Battista. – Nacque a Jesi il 4 gennaio 1710 da Francesco Andrea e da Anna Vittoria Giorgi, terzogenito di una famiglia di modeste condizioni [...] ingresso in Napoli e il 16 venne incoronato re. Gli austriaci dovettero abbandonare la città, ritirandosi nelle regioni più meridionali e in Sicilia; la guerra sarebbe proseguita su più fronti, fino all’autunno 1735. In vista delle ostilità, molti ...
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LUDOVICO II, re d'Italia, imperatore
François Bougard
Nato tra l'822 e l'825, il figlio primogenito di Lotario I e di Ermengarda non ha lasciato tracce di sé prima della sua ascesa al trono del Regno [...] la ripartizione del Ducato tra Salerno, affidata a Siconolfo, e Benevento, nelle mani di Radelchi.
L'accresciuta legittimità nell'Italia meridionale fornì a L. la possibilità di un maggiore margine d'autonomia. Tra l'849 e l'850 fu riunita a Pavia ...
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FALCANDO, Ugo
Glauco Maria Cantarella
Sotto questo nome compaiono nella loro editio princeps, curata da Gervasio di Tournay, pubblicata a Parigi nel 1550, due opere di ambiente siciliano del sec. XII: [...] suo ispanicissimo nome in quello meno insolito di Enrico - che Romualdo di Salerno, Matteo d'Aiello, Gentile d'Agrigento (meridionali autoctoni, i primi due; giunto il terzo dall'Ungheria ma presto assimilato: tutti esponenti di punta del partito che ...
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FASANELLA (Fascianella, Faxianella, Fagianella, Phasanella, Phasenella), Pandolfo di
Norbert Kamp
Nacque nel Cilento, probabilmente nel primo decennio del XIII secolo, dal nobile Guglielmo di Fasanella, [...] nel concilio di Lione fece però venir meno la sua lealtà, dato che egli, al pari di molti altri nobili meridionali, era condizionato, nel suo orientamento politico, dallo stretto legame basato sui rapporti feudali che legavano il Regno al Papato. La ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Luca Cagnazzi de Samuele
Francesco Di Battista
Questo economista pone un problema storico rilevante: in che senso possiamo considerarlo un economista di transizione? E dunque più in generale: con quali [...] e il primo volume del saggio sulla popolazione nel 1819. Contemporaneamente, fu l’anima della prima grande statistica del Regno meridionale, quella del 1811: se si confrontano gli scopi, il metodo, le suddivisioni e i questionari adoperati nel corso ...
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FORTIS, Alberto
Luca Ciancio
Nato a Padova il 9 o il 10 nov. 1741, da Giovanni Antonio Fortis Feracini e da Francesca Maria Bragnis, sua seconda moglie, fu battezzato con il nome di Giovanni Battista, [...] vicenda della nitriera di Molfetta lo disilluse circa la possibilità di realizzare una riforma dell'economia e della società meridionali, ma non incrinò la sua curiosità per i dibattiti culturali che vi si svolgevano. Dalla riflessione sugli effetti ...
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meridionale
agg. [dal lat. tardo meridionalis, der. di meridies (v. meriggio), sul modello di septentrionalis]. – 1. a. Che si trova a mezzogiorno, cioè a sud, sia assolutamente (cioè a sud dell’equatore, ma in questo senso si dice più spesso...
meridionalismo
s. m. [der. di meridionale]. – 1. Vocabolo, locuzione, costruzione sintattica e sim. peculiare dei dialetti parlati nelle regioni meridionali d’Italia, spec. in quanto siano penetrati nella lingua nazionale o nell’uso d’altre...