Posta al centro del bacino occidentale del Mediterraneo, la Sardegna trae dalla posizione geografica e dall’accentuata diversificazione interna del territorio i fattori che caratterizzano la sua storia [...] -ll- in retroflessa (pu[ɖː]u «pollo»), condivisa col sassarese e gallurese, oltre che col corso e con le parlate meridionali italiane;
(d) la formazione dell’articolo determinativo da ipsu (su, sa, plur. logudorese e nuorese sos, sas; campidanese is ...
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Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] .
L’ipercorrettismo fornisce anche un esempio di cambiamento analogico a livello morfosintattico. In diverse varietà meridionali, spec. campane, è diffuso il cosiddetto ➔ accusativo preposizionale, che opera con oggetti diretti denotanti esseri ...
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Le comunità serbocroate molisane (o slavomolisane), tutelate dalla legge 482/1999 come minoranza linguistica (➔ minoranze linguistiche; ➔ legislazione linguistica), risiedono in tre comuni della provincia [...] hanno anche valore modale. La forma con jimat, oggi assente in area balcanica, è probabilmente dovuta ai dialetti romanzi meridionali, nei quali la struttura avere + infinito è usata per indicare il futuro (d’obbligo e necessità) in mancanza di ...
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L’espressione baby talk (prestito composto da baby «bambino piccolo» e talk «parlata», attestato in inglese dal 1836) designa il modo di rivolgersi a bambini in tenera età da parte degli adulti che si [...] è riflessa nel frequente riferimento ai ruoli dei parlanti (bello di nonna, gioia di mamma), che in varietà meridionali traspare anche nell’allocuzione inversa, in cui al bambino viene rivolta l’espressione della figura parentale che gli parla ...
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La spirantizzazione (detta anche fricativizzazione) è un processo fonetico per cui un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) è realizzato come fricativo o, in altri termini, spirante (➔ fricative). [...] , non essendoci in toscano il corrispettivo lungo di [ʒ].
Altri processi di spirantizzazione si hanno nell’Italia meridionale (➔ meridionali, dialetti). In diversi dialetti, tra cui il campano, il calabrese e il siciliano (➔ siciliani, calabresi e ...
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L’espressione variante combinatoria indica, fra le possibili realizzazioni di un fonema (➔ allofoni), quelle determinate dal contesto, che cioè dipendono dall’intorno fonetico in cui compaiono e sono quindi [...] (come Parma), ecc.; la produzione del nesso tr- con pronuncia retroflessa in gran parte della Sicilia, della Calabria meridionale e dell’Umbria: [ʈɽ]e, tre (cfr. Canepari 19863; ➔ Palermo, italiano di).
Le varianti libere, geografiche e stilistiche ...
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In genere, delle Fiandre, ma con riferimenti geografici di varia estensione: a) delle Fiandre in senso stretto (la regione tra i fiumi Lys e Schelda e il Mare del Nord); b) di tutta la metà settentrionale [...] che parla dialetti di ceppo germanico e ha una lingua letteraria quasi identica al nederlandese, in contrapposto alla metà meridionale, che parla dialetti di ceppo romanzo (valloni) e ha per lingua letteraria il francese; c) delle Fiandre nel senso ...
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(ted. Preussen) Regione storica della Germania, la cui denominazione deriva dai Borussi, o Prussi, popolazioni baltiche che abitavano la zona costiera detta più tardi P. orientale. Fino al 1945 la P. [...] ; dopo la Seconda guerra mondiale, per gli accordi della conferenza di Potsdam (1945), passò alla Polonia (la parte meridionale, da Elblag ai Laghi Masuri) e all’URSS (la parte settentrionale).
Guerra prussiano-danese Durante il regno di Cristiano ...
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VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
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M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] L'estremo punto settentrionale, la Vetta d'Italia è anche il più settentrionale d'Italia (lat. 47°5′30′′), l'estremo meridionale è sui M. Lessini. Il compartimento formò dapprima una provincia unica: dal 1927 è distinto nelle due provincie di Bolzano ...
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I foni velari sono così chiamati in quanto, per produrli, la parte posteriore (postdorso) della lingua crea un diaframma con il palato molle o velo palatino (da qui il termine velare). Tale termine si [...] Nel tarantino diventa [j], come in pagare [paˈjɛ] e agosto [aˈjust]). Inoltre, in alcune colonie gallo-italiane dell’Italia meridionale, come nel gruppo dialettale di Potenza, [k] viene realizzata come fricativa sonora (ad es., nevica [ˈneːvəɣa] e ...
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meridionale
agg. [dal lat. tardo meridionalis, der. di meridies (v. meriggio), sul modello di septentrionalis]. – 1. a. Che si trova a mezzogiorno, cioè a sud, sia assolutamente (cioè a sud dell’equatore, ma in questo senso si dice più spesso...
meridionalismo
s. m. [der. di meridionale]. – 1. Vocabolo, locuzione, costruzione sintattica e sim. peculiare dei dialetti parlati nelle regioni meridionali d’Italia, spec. in quanto siano penetrati nella lingua nazionale o nell’uso d’altre...