Le frasi temporali (dette anche, semplicemente, temporali) sono frasi subordinate (➔ subordinate, frasi) che permettono di collocare nel tempo il processo espresso dalla frase principale, instaurando un [...] valore di quando. Etimologicamente deriva dal latino quomo(do) + et, con un’evoluzione che, non seguita dai dialetti meridionali (commo, comu) e settentrionali (com; co nel veneziano e friulano), si trova anche in francese (comme).
La connessione ...
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L’espressione curva melodica si riferisce all’andamento continuo delle variazioni di altezza tonale, prodotte simultaneamente con i foni di un enunciato e realizzate entro un’unità linguistica per convogliare [...] H%, fig. 14) sia con movimento ascendente-discendente (fonologicamente: H-L%, fig. 15).
In altre varietà, soprattutto meridionali, la componente tonale alta caratterizza invece l’accento intonativo finale della domanda polare e non necessariamente il ...
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Il modo congiuntivo è uno dei modi del verbo italiano (➔ modi del verbo). Ha quattro tempi: due semplici (il presente e l’imperfetto) e due composti (il passato e il trapassato). Nella tradizione grammaticale, [...] dire (Dante)
Bandite dalla normalizzazione cinquecentesca (➔ Pietro Bembo; ➔ questione della lingua) ma ancora vitali nelle parlate meridionali (Rohlfs 1954), le forme perifrastiche guadagnano terreno nell’uso attuale e forse prefigurano una tendenza ...
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È lo Stato più vasto tra quelli dell’America Meridionale interamente compresi entro la zona temperata australe. Confina a O con il Cile, a N con la Bolivia e il Paraguay, a E con il Brasile e l’Uruguay; [...] portatori di una civiltà affine a quella dell’antico Perù. I Diaghiti, come i cacciatori delle Pampas e del Chaco meridionale che adottarono l’uso del cavallo (Puelche, Querandí, Mocoví, Abipón), sono oggi estinti, e così gli Araucani (discesi nel 18 ...
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Stato dell’Africa settentrionale, di cui occupa l’estremo lembo occidentale. Confina a E e SE con l’Algeria e a S con il Sahara Occidentale: confini puramente convenzionali e in buona parte rettilinei; [...] di massima, decrescono verso S e verso E: dai valori minimi, nettamente inferiori ai 100 mm annui, delle sezioni orientale e meridionale, che hanno già affinità con il deserto, si passa ai massimi di oltre 1000 mm della sezione nord-occidentale, dove ...
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I primi testi volgari d’area italiana sono tradizionalmente considerati i Placiti capuani (marzo 960 - ottobre 963): un debutto tardo rispetto a quello francese (i Giuramenti di Strasburgo, primo documento [...] , con sviluppo di clitici soggetto obbligatori e del ➔ partitivo.
Geograficamente, se la prima combinazione è tipica delle lingue romanze meridionali, la seconda lo è delle settentrionali: il dominio italiano ne risulta diviso in due (italoromanzo ...
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Il lessico è l’insieme dei lessemi (o, con termine non tecnico, delle parole) di una lingua. Come altre lingue nazionali, che vengono usate da secoli per molte delle principali funzioni comunicative, anche [...] a un criterio etimologico siamo autorizzati oggi a classificare fasullo come romano e cafone o cozza come meridionali. È anche opportuno distinguere i regionalismi che hanno corrispondenti abbastanza precisi in italiano comune (il suddetto lomb ...
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Si intendono per volgari medievali d’Italia le varietà linguistiche diverse dal latino scritte in Italia nel medioevo e nel primo Rinascimento prima dell’imporsi del fiorentino, chiamato ben presto toscano [...] delle altre lingue». Sempre nel Trecento, il modello fiorentino si diffonde anche in centri dell’Italia centrale e meridionale come Perugia e Napoli. Il processo di unificazione della lingua letteraria, anzitutto poetica, procede – anche se con ...
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La produzione in prosa e in poesia del XVII secolo è concepita all’insegna del barocco, ispirata cioè all’abnorme e tendente all’iperbole e alla ‘maraviglia’. Il senso dispregiativo del termine si estese [...] di diversi codici: toscano poetico e stucchevole per l’innamorato, veneziano o bolognese per il vecchio, spagnolo o dialetti meridionali per soldati o bravi, bergamasco, milanese o napoletano per i servi. Il latino serviva a caratterizzare il pedante ...
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Si può definire gesto qualsiasi movimento fatto con le mani, le braccia o le spalle. Ma esistono gesti pratici (quelli che si fanno per afferrare o per costruire un oggetto, aprire una porta, appoggiarsi [...] ’Italia la mano si muove dall’alto in basso disegnando nell’aria una croce, mentre nelle regioni meridionali (Salerno, Calabria, Sicilia) descrive una piccola rotazione in senso orario.
Due gesti piuttosto frequenti nella comunicazione quotidiana ...
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meridionale
agg. [dal lat. tardo meridionalis, der. di meridies (v. meriggio), sul modello di septentrionalis]. – 1. a. Che si trova a mezzogiorno, cioè a sud, sia assolutamente (cioè a sud dell’equatore, ma in questo senso si dice più spesso...
meridionalismo
s. m. [der. di meridionale]. – 1. Vocabolo, locuzione, costruzione sintattica e sim. peculiare dei dialetti parlati nelle regioni meridionali d’Italia, spec. in quanto siano penetrati nella lingua nazionale o nell’uso d’altre...