JANKÈLÉVITCH, Vladimir
Filosofo, moralista, musicologo francese di origine russa, nato a Bourges il 31 agosto 1903. Studiò all'École Normale Supérieure di Parigi e conseguì l'aggregazione in filosofia [...] et le matin, Debussy et le mystère, Neuchâtel 1949).
Bibl.: M. Barthélemy, Le "Traité des vertus" de V. J., in Revue de Métaphysique et de morale, ott.-dic. 1951; E. Riverso, V. J. o alle soglie dell'ineffabile, in Giornale di metafisica, 1959, n. 4. ...
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La Rivoluzione scientifica: modelli di conoscenza. Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Daniel Garber
Prospettive storiche: l'aristotelismo e le nuove filosofie
Il XVII sec. fu [...] necessario "seguire la dottrina di Aristotele in ciò che concerne la logica, la filosofia della natura, l'etica e la metafisica" (ed. Bianchi, p. 98). In questo modo, la filosofia aristotelica venne a costituire una sorta di lingua franca dell'Europa ...
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DE MEIS, Angelo Camillo
Fulvio Tessitore
Nacque il 14 luglio 1817 a Bucchianico, un paesino dell'Abruzzo chietino, situato sulle falde orientali della Maiella. Il padre, Vincenzo, fu medico, carbonaro [...] , sue provvisorie incarnazioni, le quali, sparse fila vitali, sono riannodate nell'unità di riflessione e di contemplazione, di metafisica e di filosofia positiva, di filosofia e di poesia.
Perciò la filosofia, la filosofia moderna per eccellenza e ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Don Howard
Fisica e filosofia della scienza all'alba del XX secolo
Simbiosi disciplinare
La [...] nega alla teoria fisica la capacità di guardare oltre i fenomeni e di scoprire la definitiva verità metafisica. Per Duhem ‒ cattolico osservante ‒ la metafisica era il regno della teologia non della scienza; lo scopo di quest'ultima doveva essere la ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Scienza e filosofia: Geymonat e Preti
Massimo Mugnai
La valorizzazione del pensiero scientifico in funzione antidealistica
Nell’immediato dopoguerra, a partire all’incirca dal 1945, Ludovico Geymonat [...] su questa base che sorgono prospettive autoritarie, legate alla convinzione di essere in contatto con la verità.
Al realismo metafisico, Preti contrappone una forma di realismo legata alla nozione di mondo del senso comune. Senso comune va inteso in ...
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GREGORIO da Rimini
Roberto Lambertini
A. Tabarroni
Alessandro Conti
Le informazioni relative alla provenienza familiare di G., nato probabilmente a Rimini agli inizi del Trecento, sono pressoché inesistenti: [...] significato da una proposizione viene così posto come un qualcosa di reale, giacché si tratterebbe di un tratto rilevante della struttura metafisica di uno o più enti finiti, ma non è propriamente una cosa, dal momento che non è un ente categoriale ...
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JUVALTA, Erminio
Piergiorgio Donatelli
Nacque a Chiavenna, in Valtellina, il 6 apr. 1862 dal barone Corrado e da Teresa Sacchetti. Frequentò il ginnasio presso l'istituto religioso Gallio di Como, il [...] e riguarda i motivi che ci spingono ad agire, tra cui lo J. includeva l'obbligazione generata dal sovrano, le credenze metafisiche e religiose; la seconda è una questione normativa e riguarda la giustizia. Lo J. si serviva della distinzione per fare ...
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PAOLO, della Pergola
Dino Buzzetti
– Fu il più famoso esponente di una famiglia marchigiana di insegnanti (Lepori, pp. 541 s.) e nacque a Pergola, nelle Marche, nell’ultimo ventennio del Trecento.
Il [...] , per diretta testimonianza, eccezionale e di carattere quasi enciclopedico. Oltre alla logica e alla fisica, tenne anche lezioni di metafisica e di filosofia morale, nonché qualche corso di teologia. Sicché, a parte l’insegnamento della teologia, il ...
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BIGLIA, Andrea (Andrea da Milano, Andrea de Biliis)
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Figlio di Pietro, di famiglia legata al servizio dei Visconti (un suo parente, Giovanni, era castellano di Pavia nel 1440), nacque verso il 1395 [...] . 1429 (Marletta, p. 523) aveva tenuto allo Studio l'orazione inaugurale De Laudibus disciplinarum. A Siena ancora tradusse la Metafisica e il De anima di Aristotele, con aggiunta di commenti. Vi compose poi la sua opera maggiore Mediolanensium rerum ...
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Filosofia
La c. nella filosofia antica e medievale
La c. nella filosofia antica è concepita come un processo le cui modalità vengono diversamente interpretate: secondo la concezione di Pitagora, ripresa [...] non si riduce, come spesso in passato (per es., nel darwinismo sociale), a una loro estensione metaforica, quando non metafisica, ad ambiti estranei alla biologia. L’idea fondamentale che informa l’approccio evoluzionistico alla c. è che i processi ...
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metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.