Filosofo e saggista spagnolo (Madrid 1883 - ivi 1955). Nella forma allora sempre più in voga del saggio scrisse le sue opere, non molte, ma di molto valore sia filosofico sia letterario. O. è infatti anche [...] Opere e pensiero
Acuto interprete di fenomeni artistico-letterari e politico-sociali, nei suoi scritti ha espresso una dottrina metafisica, il «razio-vitalismo», che individua la realtà ultima del mondo non nel pensiero né negli oggetti ma nella vita ...
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La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. La struttura del sapere
Alfonso Maierù
La struttura del sapere
La classificazione delle conoscenze
Il periodo che precede la 'rinascita' [...] non con il solo quadrivio. Ma in Dante un cielo, in Alfarabi un unico capitolo è dedicato alla fisica e alla metafisica, e in Dante la morale (in Alfarabi, la politica) sta al culmine delle discipline umane; in entrambi le scienze religiose coronano ...
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Filosofo inglese (Stradbrook, Suffolk, 1175 - Lincoln 1253). Fautore di un ritorno al platonismo agostiniano, risulta centrale nella sua fisica e metafisica la dottrina della luce e il concetto di illuminazione [...] motu corporali et luce) rifluiscono soprattutto motivi del platonismo agostiniano e arabo. È fondamentale nei suoi studi di fisica e metafisica la dottrina della luce come prima forma: è la luce che, estendendosi per sua propria natura, coestende la ...
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Scienza greco-romana. La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Giulio Lucchetta
La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Problemi di metodo
Nel Libro I della Metafisica, Aristotele traccia un [...] osserveremmo se la Terra fosse al centro» (De caelo, II, 293 b 26-29). Dal confronto con i passi citati dalla Metafisica, sorge un altro problema e cioè come possano i pitagorici sostenere ambedue i movimenti: è probabile che il movimento dei cieli ...
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Berkeley, George
Vescovo di Cloyne e filosofo irlandese (Thomastown 1685 - Oxford 1753). Contribuì a molteplici campi del sapere, dalla metafisica, all’etica, alla matematica, alla medicina, all’ottica, [...] all’economia. In quest’ultimo ambito B. propose misure governative atte a risollevare le condizioni di depressione economica e sociale dell’Irlanda. Pur mancando di una teoria economica coerente, anticipò ...
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Gioberti, Vincenzo
Mario Scotti
Benché il G. non abbia, se non nelle giovanili Chiose alla Commedia (1821-23), trattatto espressamente di D. (disegnò, infatti, ma non scrisse un libro su questo tema), [...] e scrittore, se non fosse stato eziandio filosofo e teologo insigne ". Per altre vie, credendo nella metafisica in cui credeva D., anzi scoprendo nella metafisica cristiana la base di una filosofia che poteva opporsi alle aporie del sensismo e dell ...
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Asclepio di Tralle
Filosofo neoplatonico (6° sec. d.C.), scolaro di Ammonio. Nel suo commentario dei libri I-VII della Metafisica di Aristotele sono spesso trascritti brani di Alessandro di Afrodisiade. ...
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Filosofo italiano (Milano 1903 - ivi 1990); prof. di filosofia teoretica nell'univ. di Pavia (dal 1949) e nell'univ. cattolica di Milano (dal 1951). Acuto studioso della gnoseologia moderna (Studi di filosofia [...] moderna, 1966) si è fatto sostenitore di una "metafisica contemporanea" (Conversazioni di metafisica, 2 voll., 1971). Altre opere: Saggio di una metafisica dell'esperienza (1938); Dall'attualismo al problematicismo (1946); Dal problematicismo alla ...
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Nella filosofia contemporanea, orientamento che, negando la possibilità di un sapere certo e definitivo, sottolinea la problematicità di ogni concezione metafisica. Per il p., il compito della filosofia [...] non consiste nella soluzione dei problemi, ma nella impostazione critica di essi e nel riconoscimento delle esigenze da cui traggono origine. Più in particolare, esso assume da una parte che ogni posizione ...
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materia/forma
Distinzione utilizzata in un preciso senso gnoseologico (a parte l’uso che ne ha sempre fatto la speculazione metafisica: ➔ materia) da J.H. Lambert e Tetens, e sviluppata da Kant, nel [...] cui sistema filosofico ha un ruolo essenziale, consentendo, anche per questo verso, la contrapposizione tra sensibilità (molteplice sensibile) e intelletto (categorie come funzioni attive del soggetto ...
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metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.