ANTONIOLI, Carlo
Armando Petrucci
Nacque a Correggio (Modena) il 2 ott. 1728 da Giuseppe e Domenica Rivolta. Educato nel locale collegio degli scolopi, passò nel 1744 a Firenze, ove compi gli studi [...] da sostituto poi, dal 1754 al 1760, al Corsini, unendo a questi incarichi, dal 1753, l'insegnamento della logica e metafisica. Dopo la morte del maestro (27 nov. 1765), l'A., abbandonato l'insegnamento filosofico, ottenne la cattedra del Corsini, che ...
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quiditate
Il latinismo occorre due volte e ha in primo luogo il valore di " essenza " e, insieme, di " nozione ", " definizione ", in quanto correlato intellettuale di un'essenza, di una sostanza o, [...] e 'l predicato eziandio facendone demonstrazione in quelle cagioni che la natura della cosa nomata porta come appare nelle Posteriora e nella Metafisica ": cfr. Arist. An. post. II 7, 92b 26, Metaph., in partic. IV 4, 1012a 23-24 (ripreso da D. in Cv ...
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sopranaturale (sovranaturale)
Andrea Mariani**
Il termine compare in uso aggettivale due volte, nel Convivio. Si tratta di vocabolo non raro nell'italiano del tempo, derivato dal tardo latino supernaturalis, [...] con naturali e matematice le cose s. indicheranno pertanto le realtà separate da materia che la ragione considera in sede di metafisica e di teologia, cioè l'essere in sé e le cause eterne come manifestazione prima di Dio (cfr. Tommaso Comm. Metaph ...
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nous
Traslitt. dal gr. νοῦς «intelletto, mente, ragione». Anassagora chiamò n. la divina ragione ordinatrice del mondo, il quale è il risultato del processo originato dal moto vorticoso prodotto nel [...] 4, 984 a 15 e segg.), che considera in qualche modo estrinseco e accessorio il ricorso al n. da parte di Anassagora. Nella Metafisica (➔) (XII, 7, 1072 b) Aristotele individua nel n. divino il primo motore delle cose, che muove il tutto in qualità di ...
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ruralista
s. m. e f. e agg. Chi o che si richiama ai valori tradizionali della vita contadina.
• Prelievi a campione, dunque, tra collina e piana, non certo esplorazione sistematica. Ma quel che scorre [...] 23 luglio 2011, p. 39) • «Coltivatore d’idee nell’orto dove la vita di tutti i giorni s’incontra con la metafisica, ruralista, storico della cultura e fabbricante di lunari», come si definisce, [Massimo] Angelini fa della sua passione per la terra e ...
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Genna, Giuseppe
Gènna, Giuseppe. – Scrittore e blogger (n. Milano 1969). Ha cominciato la sua carriera come poeta e redattore della rivista Poesia negli anni Novanta del 20° secolo. Attivista culturale [...] e velleitaria nel fosco Hitler (2008), rappresentazione del dittatore come coagulo di un vuoto storico e incarnazione metafisica del Male. Italia, de profundis (2008) è una sorta di autobiografia acida, romanzata e allegorica dove affronta ...
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Per I. si intende sia l’età della storia d’Europa compresa tra la conclusione delle guerre di religione del 17° sec. o la rivoluzione inglese del 1688 da un lato e la Rivoluzione francese del 1789 dall’altro, [...] in parte come tentativo di ricostruire i fondamenti logici della fisica newtoniana, non più sulle basi irrecuperabili della metafisica razionalista, ma radicandoli nelle strutture a priori della sensibilità e dell’intelletto, così da sottrarli a ogni ...
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Teologo e mistico bizantino (n. Costantinopoli 580 - m. nel castello di Schemari, Transcaucasia, 662). Monaco a Crisopoli (Scutari), visse poi nell'Africa settentrionale (626-646). Ebbe parte notevole [...] , costituisce il fondamento d'una visione gerarchico-liturgica del mondo, che si alimenta d'una forte ispirazione metafisica di derivazione procliana. La polemica cristologica gli ispirò il nucleo centrale della sua filosofia, l'idea cioè che ...
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Scrittore religioso inglese (Hereford 1636 circa - Teddington, Middlesex, 1674). Ecclesiastico, fu rettore a Credenhill e poi cappellano nella casa di Sir Orlando Bridgeman a Teddington, dove rimase tutta [...] natura come creazione divina e sola via attraverso cui si giunge alla conoscenza di Dio. T. appartiene alla tradizione "metafisica" inglese per lo stile, ed è forse più grande come pensatore (sotto l'influenza soprattutto del platonismo italiano) che ...
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Pittore (Venezia 1430? - Ascoli Piceno 1494/1495). Formatosi a Venezia a contatto con le botteghe dei Vivarini e di J. Bellini, si avvicinò poi all'ambiente tardo-gotico dello Squarcione. Fu a Zara (1459-60 [...] , J. Gardner Mus.), si avvicina all'arte di Pisanello e nelle ultime opere tende a raggelarsi nella ricerca di una metafisica perfezione. Tra le opere principali: la Madonna del Museo di Castelvecchio di Verona (1450 circa); il polittico del duomo di ...
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metafisica
metafìṡica s. f. [dal lat. mediev. metaphysica, e questo dal gr. μετὰ τὰ ϕυσικά (v. oltre)]. – 1. a. In Aristotele, è la dottrina, da lui chiamata «filosofia prima» (πρώτη ϕιλοσοϕία) e definita come teoria dell’«ente in quanto ente»...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.