arche
archè
Dal gr. ἀρχή «principio, origine», termine il cui uso risale ai primordi della tradizione filosofica. La scuola ionica designa infatti con il nome di a. la sostanza primordiale, da cui pensa [...] . Questi, adopera il termine a., da un lato, come equivalente di αἰτία («causa»), dando anche il nome di «principi» ai momenti metafisici determinanti l’essere e il divenire delle cose, e consolidando così il significato più propriamente realistico e ...
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Nori, Paolo
Nòri, Paolo. – Scrittore e traduttore (n. Parma 1963). Si è laureato in letteratura russa all’Università di Parma e ha esordito con il romanzo Le cose non sono le cose (1999), che subito [...] della piccola comunità, tassonomia dell’eroe stralunato, passatismo nostalgico, esibita passionalità carnale e taciuto sentimento metafisico – narrando piuttosto storie di fallimenti esistenziali o amorosi (Bassotuba non c’è, 1999; Spinoza, 2000 ...
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Masnovo, Amato
Filosofo italiano (Fontanellato, Parma, 1880 - Parma 1955). Sacerdote (1903), prof. (1921) di storia della filosofia medievale e di filosofia teoretica nell’univ. Cattolica di Milano, [...] in sede conoscitiva, delle verità di fatto, o reali, rispetto alle verità di ragione, o ideali. In campo metafisico approfondì la «prima via» di Tommaso d’Aquino (➔), reinterpretandola come confutazione del divenire e dimostrazione dell’indivenibile ...
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Filosofia
In contrapposizione a monismo, in generale ogni concezione del mondo fondata su un’essenziale dualità di principi. Il termine ha cominciato a entrare nell’uso solo agli inizi del 18° sec., ma [...] ; ma il motivo sopravvive anche nel cristianesimo, attraverso l’antitesi fra Dio e il diavolo.
Trasferito sul piano metafisico e filosofico, questo d. ha la sua più caratteristica incarnazione nel platonismo, per la contrapposizione dell’eterna e ...
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Pensatore e storico della filosofia, nato a Paderborn il 16 settembre 1853, morto a Monaco il 7 ottobre 1924. Dopo aver studiato nelle università di Monaco (in cui poi insegnò) e di Münster in Vestfalia, [...] di molti punti di quel periodo della storia della filosofia. Nel campo teorico, il B. professò un "idealismo metafisico-etico", che mirava a rinnovare l'oggettivismo aristotelico-tomistico, concepito in senso ortodosso, tentando di accordarlo con le ...
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privazione
Concetto impiegato da Aristotele, che nella Metafisica ne individua le diverse accezioni (V, 1022 b 22 - 1023 a 7). È riferito fondamentalmente al divenire, e indica la mancanza di una forma, [...] altro se non assenza […] invece nel caso della p. vi è anche un sostrato naturale che fa da predicato alla p. stessa» (Metafisica, IV, 1004 a 14-16). In ambito etico, nel pensiero cristiano e nella tradizione agostiniana, il concetto di p. è centrale ...
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Complesso di teorie e tecniche che assumevano la loro ispirazione dalle pratiche tendenti a ottenere la trasmutazione dei metalli vili in oro, la pietra filosofale, l’elisir di lunga vita. Il termine deriva [...] ; in particolare ne sono state messe in luce, insieme ai presupposti tecnici e pratici, le implicazioni di carattere religioso e metafisico. Per C.G. Jung, che ha affrontato il problema dell’a. in chiave di psicologia analitica, l’a. simbolizza, nei ...
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KUBRICK, Stanley (App. IV, ii, p. 292)
Giovanni Grazzini
Regista statunitense morto a Harpenden (Hertfordshire) il 7 marzo 1999. È compreso fra gli autori di 'culto', per i suoi film e grazie al mito [...] di S. King, ambientato in un albergo custodito d'inverno da uno scrittore che soffre di allucinazioni, è un horror metafisico sui fantasmi che abitano gli oscuri labirinti della mente, un puzzle di magistrale fattura, interpretato da J. Nicholson. In ...
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riduzione erotica
riduzióne eròtica locuz. sost. f. – Nozione proposta dal filosofo francese Jean-Luc Marion (Le phénomène érotique, 2003) in merito alla questione fenomenologica della ‘riduzione’, ossia [...] la priorità nei diversi approcci filosofici, e quella del ‘luogo’ della ‘donazione’ (uno dei cardini del pensiero metafisico-teologico di Marion) di tale dato, ossia ciò che approssimativamente definiamo l’io (o, secondo diverse prospettive, il ...
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Taylor, Alfred Edward
Filosofo e storico scozzese della filosofia (Saint Andrews, Fifeshire, 1869 - Edimburgo 1945). Fu prof. di filosofia morale nell’univ. di Saint Andrews (1908-24), poi (1924-41) [...] ). Sul piano teoretico la sua riflessione verte soprattutto sui problemi dell’etica, pervenendo a una prospettiva di tipo metafisico «neoplatonico» (The faith of a moralist, 2 voll., 1930), con una notevole inclinazione per le posizioni religiose del ...
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metafisico
metafìṡico agg. e s. m. [der. di metafisica] (pl. m. -ci). – 1. agg. Nel linguaggio filos., che concerne la metafisica (intesa come scienza della realtà assoluta) o è proprio di essa: problemi m.; principî m.; che poi la vita sia...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.