Citti, Franco
Lorenzo Esposito
Attore e regista cinematografico, nato a Roma il 23 aprile 1935. Tra i più originali e convincenti artisti 'presi dalla strada', la sua significatività è legata in modo [...] , nel cupo e cinico Storie scellerate (1973), in Casotto (1977), film quasi sperimentale girato in un solo ambiente, nel metafisico Il minestrone (1981), nella serie televisiva Sogni e bisogni (1984) e nel favolistico I Magi randagi (1996).
La sua ...
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Jean Paul
Pseud. dello scrittore, pedagogista e filosofo Johann Paul Friedrich Richter (Wunsiedel, Bayreuth, 1763 - Bayreuth 1825). Figlio di un pastore protestante, studiò teologia a Lipsia (1781-84), [...] al romanzo Titan (Clavis fichtiana; trad. it. Clavis fichtiana seu leibgeberiana) accusa la filosofia fichtiana di solipsismo metafisico, in cui vede la premessa del solipsismo estetico. In Levana J. riprende la concezione pedagogica di Rousseau ...
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Per il pensiero greco antichissimo "essere" era la stessa realtà sensibile, il mondo. Ma il cangiamento della realtà sensibile è essenziale all'essere, o questo è sempre identico a sé stesso? Eraclito, [...] circostanze. Quel che ciascuna cosa è, vale a dire la sua definizione o il suo concetto, acquistò per Platone valore metafisico, quando egli contrappose questo essere o essenza della cosa a ciò che di essa appare e muta, concependo l'essere come ...
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TRANSTRÖMER, Tomas
Cecilia Causin
Poeta e scrittore svedese, nato a Stoccolma il 15 aprile 1931 e ivi morto il 26 marzo 2015. La sua principale forma espressiva è sempre stata la poesia grazie alla [...] lugubre gondola, 2011), composta sei anni dopo l’ictus che ne ha limitato, ma non impedito, la produzione.
Poeta metafisico, poco ancorato al contemporaneo, fortemente legato alla tradizione letteraria del suo Paese, T. ricerca una poesia assoluta e ...
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VITERBO, Dario
Mario Tinti
Scultore nato a Firenze il 25 gennaio 1890. A 22 anni ottenne il diploma di pittura nell'Accademia di belle arti di Firenze. Coltivò dapprima pittura e musica. Datosi poi [...] maniere sono egualmente dominate dall'aspirazione a un superamento del "vero" fisico e formale in vista del "vero" metafisico e interiore. L'opera del V., mentre si differenzia nettamente dalla tradizione naturalistica latina e italiana, si connette ...
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Termine filosofico usato da Aristotele per designare la realtà che ha raggiunto il più pieno grado del suo possibile sviluppo, avendo attuato totalmente la sua potenza. L'ἐντελέχεια si contrappone perciò [...] : e in questa accezione, ormai trasferita esclusivamente sul piano delle scienze biologiche e liberata da ogni ulteriore significato metafisico, essa è riapparsa di recente, nel senso di individuale principio organico, nel vitalismo di Driesch (v ...
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La riduzione fenomenologica e la questione dell’amore
Jean-Luc Marion
Dall’esperienza alla coscienza dell’esperienza
In ogni indagine filosofica il punto decisivo è l’inizio: infatti una volta che ci [...] mia morte, la mia nascita e la mia carne, in breve, la mia ipseità irriducibile. Non si può certo rimproverare alla metafisica e alle scienze che la declinano di pervenire più a delle incertezze che a delle certezze – dopo tutto, esse hanno fatto ciò ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Scolastica
Oreste Bazzichi
Questa trattazione può considerarsi un tentativo conoscitivo, analitico e sintetico di dar conto di quel complesso sistema o metodo culturale medievale che va sotto il nome [...] e dell’influsso della teologia, con una visione e un atteggiamento verso le realtà terrene non puramente ed esclusivamente metafisico e contemplativo, ma teso a formare ed esprimere la nuova coscienza sociale.
Basti pensare alle opere dei francescani ...
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PAOLAZZI, Leo
Niva Lorenzini
(Antonio Porta). – Nacque a Vicenza il 9 novembre 1935 da Anna Trentini, di famiglia benestante, e da Pietro Antonio, futuro proprietario della casa editrice Rusconi e Paolazzi.
Il [...] ’ che faceva scattare nelle sue poesie un «sistema di fatti sincopati, brutali». La molla consisteva nello «sgomento metafisico», nella «duplicità “manzoniana” – scriveva – di questo cattolico indocile, di questo borghese improprio che invece che ...
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PRETI, Giulio
Roberto Gronda
PRETI, Giulio. – Ultimo di cinque figli, nacque a Pavia il 9 ottobre 1911, da Roberto e da Alberta Giulia Mariani.
I genitori, emiliani di origine, erano entrambi maestri [...] Difesa del principio di immanenza (Sophia, IV (1936), 2-3, pp. 281-301) in cui attraverso una critica al realismo metafisico di Ottaviano, formulò il principio cardine del suo pensiero: la tesi, che gli giungeva mediata da Husserl e da Banfi, della ...
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metafisico
metafìṡico agg. e s. m. [der. di metafisica] (pl. m. -ci). – 1. agg. Nel linguaggio filos., che concerne la metafisica (intesa come scienza della realtà assoluta) o è proprio di essa: problemi m.; principî m.; che poi la vita sia...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.