figura
Fernando Salsano
Significa in astratto la " forma che definisce un corpo ", come in Cv III IX 6 Ben è altra cosa visibile, ma non propriamente.., sì come è la figura, la grandezza, lo numero, [...] Guido forse meglio si documenta quella stilnovistica complessità di rapporti tra l'immagine e la realtà e tra il fisico e il metafisico; cfr. la nota del Marti in Poeti del Dolce stil nuovo, Firenze 1969, 156).
Nelle poche attestazioni delle Rime l ...
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sostenere [ind. pres. III plur. sostegnon; pass. rem. III singol. anche sostenette; cong. pres. III singol. anche sostegna; condiz. pres. III singol. anche sosterria]
Andrea Battistini
Il verbo conserva [...] verbo, ancora nell'accezione di " sopportare ", è riferito alla capacità o meno della vista di sostenere il bagliore metafisico. Tale situazione, anticipata in Pg II 39 (D. è abbagliato dall'angelo nocchiero), ricorre soprattutto nella seconda parte ...
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SANTINELLO, Giovanni. –
Gregorio Piaia
Nacque a Padova il 1° febbraio 1922, primogenito di Diego, geometra e gerente di un’azienda meccanica, e di Pia Toninello, diplomata maestra e casalinga.
Conseguita [...] in modo vario, la presenza in sé dell’idea dell’incondizionato, senza cedere all’illusione di essere essa stessa incondizionata» (Metafisica e critica in Kant, Bologna 1965, pp. VI-VII; cfr. inoltre Conoscere e pensare nella filosofia di Kant, Padova ...
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Socrate (Socrato)
Philippe Delhaye
Nell'opera di D. la figura di S. compare quasi soltanto nel Convivio, dov'è evocata in maniera breve e frammentaria. Lo spazio è dedicato quasi del tutto ad Aristotele, [...] Fedone.
L'esatta definizione del contenuto dell'insegnamento di S. non trova d'accordo gli storici. C'è un S. metafisico messo in scena da Platone (Apologia di S., Critone, Gorgia, Menone, Fedone, Simposio) senza che si arrivi a distinguere quanto ...
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possibilita
possibilità
Il definirsi di tale concetto si connette strettamente alla più generale riflessione sul concetto di ‘realtà’ o di ‘essere’. Il ‘possibile’ non è infatti un ‘reale’ o ‘ente’, [...] ne riassume le tesi: «c’è potenza solo quando c’è atto e […] quando non c’è atto non c’è neppure potenza» (Metafisica, IX, 3, 1046 a 29-30). Platone, che concepisce in termini ‘eleatici’ il mondo dell’essere ideale, e in termini ‘eraclitei’ quello ...
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scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati.
In [...] galileiana andrà perduto a vantaggio di una sistemazione filosofica coerente sia da un punto di vista metodologico sia metafisico.
Il gran successo dei Philosophiae naturalis principia mathematica (1687) di I. Newton fece prevalere la convinzione che ...
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(pol. Warszawa) Città capitale della Polonia (1.767.798 ab. nel 2018). Sorge in un punto in cui si raccordano vie commerciali e di comunicazione storiche e attuali, sulle due rive della Vistola, lungo [...] Scuola logica di V. Movimento filosofico, iniziato sotto l’influenza di K. Twardowski come reazione all’irrazionalismo metafisico dei romantici polacchi; la scuola s’interessò soprattutto di logica matematica, affiancandosi al Circolo di Vienna negli ...
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(gr. Μεσοποταμία) Nome con cui l’antichità classica designava la regione dell’Asia Anteriore compresa tra i fiumi Tigri ed Eufrate, dalle pendici meridionali degli altopiani anatolico e armeno fino alla [...] corale e strumentale; nei riti funebri si utilizzavano lamentazioni musicali, perché ai suoni veniva attribuito carattere spirituale e metafisico.
La musica era utilizzata anche in occasioni profane, come le ricorrenze, le cerimonie pubbliche e i ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] di macchine, tubi, ganci, ruote di ferro, trasfigurati in trofei e in personaggi (evidenti i rapporti col dadaismo e anche con la metafisica, grazie a un sentimento, che ne scaturisce, di enigma, d'ironia e di silenzio) e quelli - al contrario - di F ...
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È termine recente, forse comparso per la pri ma volta, nel 1971, nel titolo di un volume dell'oncologo V.R. Potter: Bioethics: bridge to the future. L'autore l'intende come ripristi no di rapporti tra [...] il filosofo australiano P. Singer. Dall'altra, impostazioni personalistiche, d'impianto psicologico o giuridico, o dichiaratamente metafisico: la vecchia autonomia dell'etica medica riaffiora qui, con l'insistenza su problemi di fondo, come il ...
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metafisico
metafìṡico agg. e s. m. [der. di metafisica] (pl. m. -ci). – 1. agg. Nel linguaggio filos., che concerne la metafisica (intesa come scienza della realtà assoluta) o è proprio di essa: problemi m.; principî m.; che poi la vita sia...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.