Filosofo italiano (Pont Canavese 1872 - Castellamonte 1943). Dal 1907 prof. di filosofia teoretica all'Accademia scientifico-letteraria di Milano e poi (1923) nell'univ. di quella città. Fu rimosso dall'insegnamento [...] a una religiosità che ha risonanze plotiniane e spinoziane. Opere principali: Il sistema Sankhya (1897); Introduzione alla metafisica. I, Teoria della conoscenza (1904); traduzione e commento dei Prolegomeni di Kant (1913); Breviario spirituale (1923 ...
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pantelismo
Termine di duplice significato per il diverso valore possibile dei suoi componenti etimologici. (1) Come composto dei termini gr. πάν «tutto» e τέλος «fine, scopo», designa in generale le [...] tutto» e ϑέλω «volere», designa ogni concezione della volontà come fondamento metafisico delle cose, equivalente quindi di volontarismo assoluto; tale, per es., la metafisica di Schopenhauer, che nella volontà cosmica vede il principio reale di tutte ...
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Autorita
Augusto Del Noce
di Augusto Del Noce
Autorità
sommario: 1. Eclissi dell'idea di autorità e crisi del mondo contemporaneo. 2. Autorità e potere. 3. Autorità e rivoluzione. 4. L'Occidente e il [...] régne de la quantité et les signes des temps (1945). Per Guénon la crisi del mondo moderno è essenzialmente crisi metafisica. La negazione dell'autorità non è un momento o una conseguenza del razionalismo; è, invece, una sua condizione, come rifiuto ...
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scolastica
Dal lat. mediev. scholastica, femm. sostantivato dell’agg. scholasticus. Il termine, in questa accezione sostantivata, ha la sua origine nel Rinascimento, e deriva dalla parola scholasticus, [...] svolge in intima connessione all’insegnamento della fede e al magistero ecclesiastico: di qui il prevalere dei problemi metafisici, e soprattutto il continuo sforzo di elaborare una giustificazione filosofica dei dati rivelati, non con la pretesa di ...
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Scrittore russo (Mosca 1931 - ivi 2015). Diplomatosi nel 1955 presso l'Istituto tecnico-forestale di Mosca, nel 1974 è emigrato negli Stati Uniti, dove ha insegnato Letteratura russa alla Cornell University [...] Moskovskij gambit (1985) e Šatuny (1987; trad. it. Il killer metafisico, 1997). Della sua produzione letteraria, che si inserisce nella tradizione del realismo metafisico e descrive spesso universi psichici deviati e patologici, vanno ancora citati ...
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LANGE, Friedrich Albert
Antonio Banfi
Filosofo, nato a Walde presso Solingen il 28 settembre 1828; dal 1870 professore universitario prima a Zurigo, quindi a Marburgo, dove morì il 21 novembre 1875.
Al [...] , ma che deve restare assolutamente problematico. (Vedi lo sviluppo di tale idea nel Cohen). Perciò le condizioni metafisiche non sono conoscenza del reale, ma sue immagini poetiche, prodotti naturali dello spirito umano, tali da sostenerlo nel ...
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COSSALI, Pietro
Ugo Baldini
Nacque a Verona il 29 giugno 1748 dal conte Benassù e dalla contessa Laura Malmignati. Mancano notizie di rilievo sui primi anni di vita; convittore nel locale collegio gesuitico, [...] a Lambert a Carnot e, in Italia, a V. Brunacci ed altri (lo stesso C. contribuirà a questa problematica col successivo saggio Metafisica delle equazioni, nei Nuovi saggi dell'Acc. di Padova, I [1817], p. 159). Ciò che è peculiare alla Origine e la ...
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PESSIMISMO
Guido Calogero
. Usato per la prima volta dal Coleridge, questo termine si affermò soprattutto per opera dello Schopenhauer, che del pessimismo fu il massimo teorico. In senso generale, il [...] la sua svalutazione colpisce soltanto il mondo terreno e visibile, in antitesi a un migliore aldilà, e in "pessimismo metafisico", se la sua svalutazione si estende alla realtà universa. Secondo i particolari aspetti del reale a cui può riferirsi la ...
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. È un concetto fondamentale del sistema di Leibniz, che si propone di risolvere il problema dei rapporti fra l'anima e il corpo rimesso in discussione dalla scuola cartesiana, da quando Cartesio aveva [...] la possibilità di un influsso dell'anima sul corpo e viceversa.
Il problema ha per Leibniz due aspetti, uno empirico e uno metafisico. Dal punto di vista empirico, egli nega, con Cartesio, che l'anima e il corpo possano agire l'uno sull'altro, e ...
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Filosofo (Montpellier 1798 - Parigi 1857). Allievo della Scuola Politecnica a Parigi nel 1814 e 1815, segretario di Saint-Simon dal 1817 al 1824, il suo primo interesse, sotto l'influenza appunto di Saint-Simon, [...] manifestazioni del divenire umano. Non tutte le scienze, per esempio, hanno raggiunto lo stadio positivo; in alcune persistono residui metafisici. Anche il generale corso storico è considerato secondo la legge dei tre stadî. Il suo punto di arrivo, l ...
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metafisico
metafìṡico agg. e s. m. [der. di metafisica] (pl. m. -ci). – 1. agg. Nel linguaggio filos., che concerne la metafisica (intesa come scienza della realtà assoluta) o è proprio di essa: problemi m.; principî m.; che poi la vita sia...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.