Teologo e logico (Berlino 1884 - Münster 1956). Prof. di teologia sistematica e filosofia della religione a Breslavia (1917-19), insegnò successivamente a Kiel, poi a Münster (dal 1928), dove nel 1943 [...] oppose sia al formalismo sia al costruttivismo, aderendo al platonismo. Discusse da un punto di vista logico le tesi metafisiche più importanti del pensiero occidentale, da Platone ad Aristotele, dalla filosofia scolastica a Leibniz e Bolzano. Tra le ...
Leggi Tutto
Tripiṭaka Nome sanscrito del canone pali del buddhismo, diviso in tre parti: il Vinaya-piṭaka, che riguarda la disciplina e le regole della vita monastica; il Sutta-piṭaka (sanscr. Sūtra-piṭaka), che contiene [...] , rielaborati e in parte anche versificati; e l’Abhidhamma-piṭaka («canestro della religione superiore»), di carattere dottrinale e metafisico. Il canone si è costituito durante il regno di Aśoka e ha assunto la sua forma sostanzialmente, seppure non ...
Leggi Tutto
Espressione con cui si nega, contrario di affermazione.
Filosofia
Il latino negatio corrisponde all’ἀπόϕασις della logica aristotelica, designante il giudizio che connette il soggetto e il predicato in [...] o di limitazione) e il soggetto. In G.W.F. Hegel la n. viene a costituire, in un complesso quadro logico-metafisico in cui è determinante la relazione finito-infinito, un elemento essenziale; è proprio infatti della natura del finito che esso debba ...
Leggi Tutto
In senso ampio, tutto ciò che arreca danno turbando comunque la moralità o il benessere fisico ed è perciò temuto, evitato, oggetto di riprovazione, di condanna o di pietà, di compassione ecc.
Filosofia
Il [...] del m. coincide quindi con la soluzione del problema etico (➔ etica), sia che esso venga considerato come dipendente da quello metafisico dell’assoluta essenza della realtà e da quello teologico della natura di Dio e della sua azione sul mondo, sia ...
Leggi Tutto
Filosofia
In contrapposizione a monismo, in generale ogni concezione del mondo fondata su un’essenziale dualità di principi. Il termine ha cominciato a entrare nell’uso solo agli inizi del 18° sec., ma [...] ; ma il motivo sopravvive anche nel cristianesimo, attraverso l’antitesi fra Dio e il diavolo.
Trasferito sul piano metafisico e filosofico, questo d. ha la sua più caratteristica incarnazione nel platonismo, per la contrapposizione dell’eterna e ...
Leggi Tutto
CORSINI, Edoardo (Odoardo)
Ugo Baldini
Nacque da Pellegrino il 4 ott. 1702 a Fellicarolo di Fanano (Modena) e fu battezzato con il nome di Silvestro, mutato poi all'ammissione tra gli scolopi in Eduardus [...] la posizione accademica del C., se consolidatasi nel 1746 col passaggio dalla lettura di logica a quella più prestigiosa di metafisica ed etica, era pur sempre eterogenea rispetto al corso recente dei suoi studi; ma nel 1752, morto Politi, egli gli ...
Leggi Tutto
La scienza bizantina e latina: la nascita di una scienza europea. Agostinismo e aristotelismo
Daniel A. Di Liscia
Agostinismo e aristotelismo
In Occidente, durante il Medioevo, scienza e filosofia furono [...] del De anima, dei Parva naturalia e del De animalibus, per finire con gli pseudoaristotelici De plantis e De mineralibus. La Metafisica forniva poi il sistema teorico di riferimento: il Libro I offriva una storia della filosofia, il Libro V un vero e ...
Leggi Tutto
DE LUCA, Giuseppe
Gabriele De Rosa
Nacque a Sasso di Castalda (Potenza) il 15 sett. 1898 da Vincenzo e Raffaella Viscardi. Trascorse la fanciullezza a Brienza, piccolo borgo poco distante da Sasso, [...] della mia infanzia". Nutrì un grande amore per la sua terra e per il Mezzogiorno, un amore colto, storico e metafisico insieme, l'amore che gli veniva sentendo "sin da fanciullo" nomi come Melandro, Tanagro, Sele, Palinuro, Elea, Metaponto: "mi sento ...
Leggi Tutto
Essere sovrumano, ministro di Dio presso gli uomini per annunciare e fare eseguire la sua volontà. Il termine greco ἄγγελος («messaggero») applicato a messi divini (Hermes, Iride, la Fama, talvolta in [...] opera di s. Bernardo. Poi l’accettazione dell’aristotelismo condusse i teologi a esaminare problemi di carattere metafisico e si venne così formando un’angelologia propriamente teologica. La devozione continuò a svilupparsi nel cattolicesimo, specie ...
Leggi Tutto
metafisico
metafìṡico agg. e s. m. [der. di metafisica] (pl. m. -ci). – 1. agg. Nel linguaggio filos., che concerne la metafisica (intesa come scienza della realtà assoluta) o è proprio di essa: problemi m.; principî m.; che poi la vita sia...
metafisi
metàfiṡi s. f. [comp. di meta- e (dia)fisi]. – In anatomia, ciascuna delle due congiunzioni della diafisi con le epifisi, nelle ossa lunghe, costituita da un nucleo di tessuto osseo spugnoso coperto da uno strato sottile di osso compatto.