Re degli Unni (dal 434 al 453; fino al 445 circa col fratello Bleda da lui ucciso); unificò le varie tribù unne, sottomettendo tutta la Scizia e imponendo la sua autorità sui Germani orientali: in unione [...] (tra Châlons-sur-Marne e le Argonne), ripiegò in Pannonia. L'anno dopo invase l'Italia: distrutta Aquileia, arrivò fino al Mincio, dove l'incontrò l'ambasceria guidata dal papa Leone I; per la minaccia di Marciano alle spalle, per la fame e le ...
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Generale e scrittore militare, nato in Firenze il 21 ottobre 1826, morto a Genova il 30 maggio 1905. A 18 anni si arruolò volontario nell'esercito sardo. Nel 1848, passato volontario nel piccolo esercito [...] di stato maggiore al comando del V corpo d'armata francese, che non giunse in tempo a partecipare alle operazioni sul Mincio. Prese parte alla campagna del 1860-61 nell'Italia centrale partecipando onorevolmente alla presa d'Ancona e al passaggio del ...
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Generale austriaco (Feldzeugmeister), nato a Sopron (Ödenburg) in Ungheria il 14 luglio 1804. Ufficiale a 18 anni, già colonnello a 36, si specializzò nella conoscenza dello scacchiere di guerra italiano, [...] all'estrema destra dello schieramento degli imperiali, il quale si svolgeva lungo le alture moreniche della riva occidentale del Mincio. Difese brillantemente la posizione di S. Martino di fronte ai replicati attacchi dei Piemontesi e il suo corpo d ...
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Le espressioni d'arte: le sculture
Chiara Frugoni
Intanto il corpo del santo giaceva qui, composto in pace: e questo suo requiem sulla filattera dorata era già scritto sin da allora in ebraico, in [...] della mano dell'artefice e con ogni visione dei suoi occhi. In latino col ritmico verso, calmo come l'onda del Mincio, di cui Vergilio era stato maestro. Ma se volete leggerlo dovete ora comprendere, una volta per sempre, il metodo di espressione ...
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VALLI GRANDI VERONESI (A. T., 24-25-26)
Arrigo Lorenzi
VERONESI Nella Pianura Padana, a monte del Polesine, dove il corso pensile dell'Adige volge a SE. e poi decisamente a E., prendendo così una direzione [...] di circa 850 kmq. e le effiltrazioni laterali del Mincio, del Po e particolarmente dell'Adige che fiancheggia la bacino medesimo, immesse artificialmente con derivazioni dall'Adige e dal Mincio. L'estensione che le paludi avevano negli ultimi secoli e ...
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VENETIA et HISTRIA
F. Rebecchi
G. Ciurletti
B. M. Scarfì
M. Verzár Bass
R. Matija¿ic
La Regio X augustea, delimitata a Ν dalle Alpi, a S dal Po, a O dalla valle dell'Oglio, a E dal fiume Arsa, comprendeva [...] più recente (II-I sec. a.C.) sono state scavate nel Veronese a Casalandri di Isola Rizza e a Valeggio sul Mincio, ai confini con il Mantovano. A Valeggio l'assenza di armi rivela un aspetto fondamentale della trasformazione in senso romano delle ...
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MESSEDAGLIA, Angelo
Andrea Cafarelli
MESSEDAGLIA, Angelo. – Nacque a Villafranca di Verona il 2 nov. 1820 da Luigi e Margherita Fantoni, in una famiglia «né ricca, né potente» ma che apparteneva, «senza [...] al 1863, le funzioni di segretario del Comune di Verona.
Nel 1830, dopo aver frequentato la scuola elementare a Valeggio sul Mincio, il M. entrò come alunno «stipendiato» al cesareo regio liceo convitto di S. Anastasia a Verona, dove rimase fino al ...
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ALBERTINI, Cesare
Giuliano Capilupi
Nacque a Mantova il 21 genn. 1770, e nel 1793 ottenne, come il padre Lorenzo, la licenza di farmacista, esercitando poi tale attività in Quingentole (Mantova). Nella [...] morì il 30 ott. 1833.
Fonti e Bibl.: Archivio di Stato di Mantova, Protoc. Gen. della Ces. R. Prefettura del Dipart. del Mincio (141) n. progr. 1414, n. partic. 641 (per l'arresto del 1815); ibid., I. R. Delegazione Provinciale, Atti riserv. a. 1834 ...
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DANDOLO, Gherardo
Giuseppe Gullino
Patrizio veneziano, nacque verso il 1393, da Giacomo, del ramo a Castello.
Alla ricca documentazione che ne accompagna l'attività di diplomatico, specialmente al seguito [...] da Gian Galeazzo a Filippo Maria, in Storia di Milano, VI,Milano 1955, pp. 369, 375 s.; G. Soranzo, Battaglie sul Garda, sul Po, Mincio e Adige nella guerra veneto-viscontea del 1438-1441, in Nova hist., XIV (1962), 1-3, pp. 46, 53, 63, 66 s., 70; C ...
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pantano
Due volte questo termine indica la palude Stigia, altrove definita appunto palude (v.): in If VII 110 vidi genti fangose in quel pantano, e in VIII 12 se 'l fummo del pantan noi ti nasconde, [...] caratterizzare la località, forte / per lo pantan ch'avea da tutte parti (If XX 90; cfr. anche v. 83), in cui sorse Mantova: è la zona in cui il Mincio, dopo un percorso non lungo, trova una lama, / ne la qual si distende e la 'mpaluda (vv. 79-80). ...
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minchia
mìnchia s. f. [lat. mentŭla]. – 1. merid., volg. Il membro virile. La parola è frequente anche come esclamazione (di meraviglia, ecc.), o in espressioni ingiuriose (cfr. minchione). 2. M. di re, nome pop. sicil. del pesce donzella...