LEVI, Eugenio Elia
Luca Dell'Aglio
Nacque a Torino il 18 ott. 1883, da Giulio Giacomo e da Diamantina Pugliese, e fu fratello del matematico Beppo. Allievo della Scuola normale superiore di Pisa, si [...] tra cui si cerca l'estremante hanno derivate di ordine n-1 limitate (Sui criterii sufficienti per il massimo e per il minimo nel calcolo delle variazioni, in Annali di matematica pura ed applicata, s. 3, XXI [1913], pp. 173-218).
Nel 1915 furono ...
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Erone
Eróne [gr. Hèron] [STF] (n. Alessandria 3° sec. d.C.; secondo altri 2° e anche 1° sec. d.C.) Filosofo, matematico e grande tecnico (ebbe l'epiteto di ó mechanikós). ◆ [STF] [TRM] Eolipila di E.: [...] di E. del cammino più corto: posto da E. a base della sua diottrica, afferma che la luce percorre sempre il minimo cammino da un punto a un altro; da questo principio, anticipatore del principio variazionale di Fermat, E. trasse varie interessanti ...
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Curva descritta da un punto rigidamente collegato a un cerchio K (epiciclo), che rotoli nel piano, senza strisciare, su una retta fissa s. Una c. (v. fig.) si dice: a) ordinaria, se il punto P giace sulla [...] punti A, B in un piano verticale, un grave che scenda, in assenza di attrito, da A a B lungo un arco di curva impiega il minimo tempo se l’arco di curva è un arco di c.;
b) è la curva «dello stesso tempo» (tautocrona): cioè, preso un arco completo di ...
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Matematico italiano (Torino 1736 - Parigi 1813), di famiglia d'origine francese. Indirizzato dal padre verso gli studî legali, si iscrisse a quattordici anni all'univ. di Torino, iniziando anche [...] morte di questi (1783). Nel secondo volume dei Miscellanea (1762), L. pubblicò il suo metodo per i massimi e per i minimi arricchito dall'applicazione ai principî della dinamica. Nel 1763 visitò Parigi dove incontrò d'Alembert e Condorcet e si fece ...
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Matematico (Cholmeč, governatorato di Gomel´, 1908 - Leningrado 1990); prof. di analisi matematica e numerica dal 1937, ha insegnato dal 1944 alla univ. di Leningrado. Allievo di N. Günther e V. Smirnov [...] integral´nye uravnenija ("Equazioni integrali singolari", 1948), Problema minimuma kvadratičeskogo funkcionala ("Il problema del minimo di un funzionale quadratico", 1952), Variacionnye metody matematičeskoj fiziki ("Metodi variazionali della fisica ...
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(XIV, p. 132; App. III, i, p. 564; IV, i, p. 714; v. equazioni differenziali, App. V, ii, p. 131).
Il concetto generale di e. in matematica è trattato nella voce equazioni del vol. XIV dell'Enciclopedia [...] e Δ(uε−ϕ)(xε)≤0. Ne segue che
e quindi, al limite per ε↓0,
[4]
Analogamente si verifica che, se u−ϕ ha un minimo locale stretto in x₀, allora
[5]
Ciò mostra che l'e. [3] produce, al limite per ε↓0, le disuguaglianze [4] e [5]. La definizione di ...
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L'Ottocento: matematica. Equazioni differenziali alle derivate parziali
Thomas Archibald
Equazioni differenziali alle derivate parziali
Nel corso del XIX sec. la teoria delle funzioni di più variabili [...] dove la funzione u sia continua nel senso di Cauchy, e dove du=0; allora "il corrispondente valore di F(α) è un massimo o un minimo per α=0 se per tutti i possibili valori di dx, dy, ecc. la prima delle grandezze F′(0),F″(0),… che non si annulla in ...
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Waring Edward
Waring 〈uèërin〉 Edward [STF] (Shrewsbury 1734 - ivi 1798) Prof. nell'univ. di Cambridge (1770). ◆ [ALG] Formule di W.: formule che permettono di esprimere xn+yn secondo le quantità x+y [...] prima dimostrazione nel caso generale fu data da D. Hilbert (1909), che assegnava un limite superiore per r (in funzione di n), ulteriormente riducibile. Un limite superiore molto minore e assai vicino al minimo, fu dato nel 1934 da J.M. Vinogradov. ...
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. La teoria dei corpi (astratti) costituisce uno dei capitoli più profondamente studiati dell'algebra moderna (v. in questa App.); essa ha avuto origine da una celebre memoria di E. Steinitz del 1910, [...] = 0 in K, si può costruire un'estensione algebrica K′ di K, univocamente definita a meno di isomorfismi, che rappresenta il corpo minimo, nel quale l'equazione f(x) = 0 ha tante radici quanto è il grado del polinomio f(x), ogni radice essendo contata ...
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L'Ottocento: matematica. Il rigore in analisi
Umberto Botta
Il rigore in analisi
L'eredità di Lagrange
All'epoca della Rivoluzione francese, l'esigenza di formare una classe di ingegneri civili e militari [...] π]. Nell'ipotesi che la funzione sia continua, o al più discontinua in un numero finito di punti, e presenti un numero finito di massimi e minimi, lo sviluppo in serie di Fourier di f(x) converge a (1/2) [f(x+ε)+f(x−ε)], dove ε è un infinitesimo.
Nel ...
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minimo
mìnimo agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. minĭmus, superl. di minor «minore»; v. meno]. – Piccolissimo, il più piccolo. Funge da superlativo di piccolo (come il lat. minĭmus rispetto a parvus) e si contrappone direttamente a massimo. 1....
minima
mìnima s. f. [femm. sostantivato dell’agg. minimo, per ellissi da semibreve minima]. – Figura musicale di durata equivalente a una metà della semibreve, introdotta nella notazione nel sec. 14°.