(anche carolina) Scrittura usata dalla fine dell’8° sec. al 12°, così detta perché la sua formazione è in rapporto con la rinascita promossa da Carlomagno. Si sviluppò in maniera quasi uniforme nei vari [...] che si attuano in scrittori lontani, partendo da forme diverse, dalla merovingica o dall’onciale o dalla semionciale o dalla minuscola corsiva. Con l’inizio del 9° sec. scompaiono per dar luogo alla c., salvo che nell’Italia meridionale, dove dalla ...
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Disciplina storica che studia le testimonianze scritte del passato, di qualsiasi tipo ed epoca, e i contesti socioculturali del loro uso, ricostruisce la storia delle forme grafiche, le decodifica, le [...] alla cultura scritta di età gotica provocarono con F. Petrarca e C. Salutati il ritorno a forme grafiche sempre più simili alla minuscolacarolina, che sfociò, fra gli ultimi anni del 14° sec. e i primi anni del 15°, nella formazione di una nuova ...
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Umanesimo Periodo storico le cui origini sono rintracciate dopo la metà del 14° sec., e culminato nel 15°: tale periodo si caratterizza per un più ricco e più consapevole fiorire degli studi sulle lingue [...] . L’ammirazione per la scrittura chiara e sobria degli antichi manoscritti (per lo più dei sec. 9°-12°, in minuscolacarolina) indusse a riportare in uso la littera antiqua, ritenuta la scrittura antica dei Romani, a riprodurre cioè l’alfabeto ...
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Nella tradizione paleografica moderna, in campo greco genericamente la scrittura maiuscola libraria, in campo latino una particolare scrittura libraria di forme rotondeggianti, usata fra 4° e 9° secolo.
Nell’ambito [...] promosso a Roma da Gregorio Magno); sotto Giustiniano fu usata anche a Bisanzio. Scomparsa praticamente dall’uso con l’affermarsi della minuscolacarolina, l’o. fu ancora adoperata a lungo nei codici come maiuscola per le rubriche e per i titoli. ...
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Nell’uso della tipografia tedesca, la scrittura latina in carattere tondo in contrapposizione alla gotica; nella tipografia anglosassone, il carattere latino tondo in contrapposizione al carattere corsivo.
Gli [...] umanisti italiani chiamarono littera antiqua la minuscolacarolina, in contrapposizione alle scritture del loro tempo, definite modernae, e a quelle altomedievali, considerate gothicae o longobardae. Il nome fu assunto anche dalla scrittura ...
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SCRITTURA
Guglielmo Cavallo e Jack R. Goody
Storia della scrittura
di Guglielmo Cavallo
Introduzione
La scrittura può essere definita un sistema organizzato di simboli figurati o astratti (pittogrammi, [...] uno stesso ambiente scrittorio. Almeno nella scrittura libraria, a partire dallo scorcio di quel secolo si ha, con la minuscolacarolina diffusa nei e dai territori dell'Impero carolingio, un ritorno all'unità grafica, ma restano fuori più o meno a ...
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scrittura minuscola
Tipo di scrittura latina comparsa nei secc. 2°-3° d.C. come evoluzione della scrittura capitale, caratterizzata a differenza di questa, che aveva le lettere inscritte in un modulo [...] le epoche successive. Da essa derivano infatti numerosi tipi di scritture altomedievali. In epoca carolingia fu creata la minuscolacarolina, che si impose e diffuse in tutta l’Europa, sostituendo nell’uso librario la scrittura onciale. La ripresa ...
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Centro in prov. di Rieti, nel comune di Fara in Sabina, famoso per l’abbazia fondata nel 680 da Tomaso di Moriana, protetta dai Longobardi e quindi dai Franchi. Il periodo di splendore avuto sotto i Carolingi, [...] nei sec. 11°-12° la scrittura farfense (maiuscola o minuscola), uno dei pochi tipi noti di maiuscola carolina italiana, che si collega alla cosiddetta minuscola romana, caratterizzata dal modulo relativamente grande delle lettere, schiacciate e ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] II. Notevole fu nell'Europa unificata dalla scrittura carolina l'influenza delle soluzioni grafico-ornamentali adottate nella mondo bizantino l'affermazione, dal sec. 9° in avanti, della minuscola in campo librario, faceva sì che nel corso del sec. 10 ...
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Gino Roncaglia
Lingua e tecnologia
Usi della lingua e strumenti di rete
di Gino Roncaglia
27 gennaio
A San Francisco, Steve Jobs, fondatore e amministratore delegato di Apple, presenta iPad, ‘tavoletta’ [...] dell’Impero romano, e poi da un processo di riunificazione grafica che portò alla creazione di una minuscola comune detta ‘carolina’ (fine 8°-9° secolo) e quindi, da questa, alla formazione della tipizzazione cosiddetta ‘gotica’ e di alcune ...
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romanesco
romanésco agg. [der. di romano1] (pl. m. -chi). – 1. Proprio, caratteristico della città e della popolazione di Roma medievale e moderna: il dialetto r., o come s. m. il romanesco, il dialetto, di tipo italiano centro-meridionale,...
rotondo
rotóndo (ant. ritóndo) agg. e s. m. [lat. rotŭndus, der. di rota «ruota»]. – 1. agg. Che ha forma circolare, cilindrica, sferica, esatta o più o meno approssimativa: figura, macchia, piazza, stanza r.; anello, tronco, vaso, ciottolo...