Complesso di pagine dello stesso formato, contenenti testi e illustrazioni, ricavate da fogli di carta stampati o manoscritti, piegati in segnature, cuciti o incollati, e tenuti insieme da un rivestimento [...] esemplari. Uscendo dalla tradizione del gotico tedesco, stampano le loro opere prima in caratteri modellati sulla minuscolacarolina (carattere romano), poi sull’umanistica. Dalla Germania altri tipografi si trasferiscono in Italia e con loro ...
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Libro scritto a mano la cui forma più antica fu, nel mondo mediterraneo, il rotolo di papiro, usato dagli Egizi e poi adottato dai Greci e dai Romani; la scrittura era disposta nel senso della maggiore [...] e poi in Europa, e preannunciato da Petrarca: alla scrittura gotica fu sostituito un artificiale rifacimento della minuscolacarolina, detto ‘minuscola umanistica’; il formato del m. ritornò a essere medio o piccolo; il testo fu disposto a piena ...
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Paleografo italiano (Monterotondo 1871 - Roma 1953); professore di paleografia e diplomatica all'univ. di Roma (1905-41), dal 1943 presidente della Deputazione romana di storia patria, socio nazionale [...] S. Apollinare nuovo (1907), di quello della Chiesa di Ravenna (1911-31), e La scrittura delle cancellerie italiane dal sec. XII al XVII (1934). Studiò in modo particolare la scrittura a Roma nell'alto Medioevo e le origini della minuscolacarolina. ...
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Disciplina storica che studia le testimonianze scritte del passato, di qualsiasi tipo ed epoca, e i contesti socioculturali del loro uso, ricostruisce la storia delle forme grafiche, le decodifica, le [...] alla cultura scritta di età gotica provocarono con F. Petrarca e C. Salutati il ritorno a forme grafiche sempre più simili alla minuscolacarolina, che sfociò, fra gli ultimi anni del 14° sec. e i primi anni del 15°, nella formazione di una nuova ...
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Diritto
Ciascuna delle annotazioni interlineari o marginali che accompagnano i testi giuridici medievali. Con valore collettivo, la raccolta delle annotazioni di un glossatore a un testo, con eventuale [...] g. nei margini dei codici letterari e scolastici si creò fra il 10° e l’11° sec. una particolare tipizzazione della minuscolacarolina, piccola, alta e sottile, che è detta appunto scrittura della g. o, in tedesco, Glossenschrift. Essa fu in seguito ...
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Che ha forma circolare, cilindrica, sferica, esatta o più o meno approssimativa. anatomia Legamento r. del fegato Cordone fibroso, residuo della vena ombelicale del feto, disposto lungo la base, o margine [...] contrappone a inclinata e a corsiva. Fra le scritture tardoantiche e medievali si dicono r.: l’onciale, la minuscolacarolina, l’umanistica libraria o diritta e l’insulare maiuscola; tendenze rotondeggianti si hanno anche nella curiale romana e nella ...
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Alcuino di York (o di Tours)
G. d'Onofrio
Maestro della scuola episcopale di York, teologo e protagonista del primo rinnovamento culturale carolingio. Nato in Northumbria dopo il 730, compì i primi studi [...] il libro come oggetto di studio e insieme di venerazione culturale, ma anche alla stessa diffusione negli scriptoria monastici della minuscolacarolina, al punto che per lungo tempo si è creduto di poter riconoscere in A. medesimo l'inventore e il ...
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GIORGI, Ignazio
Paolo Vian
Nacque a Roma il 10 sett. 1849, da Giuseppe, di una famiglia da più generazioni romana e un tempo ricca, e da Angela Boscarini.
Il bisavolo, Carlo, ricco mercante di campagna, [...] (ibid., XX [1897], pp. 247-312).
Nell'articolo del 1897 il G. avanzò l'ipotesi dell'origine romana della minuscolacarolina sulla base di un confronto tra il frammento laurenziano, Acquisti e doni 195, del Liber pontificalis, datato alla seconda metà ...
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CORBIE, Abbazia di
S. Maddalo
(Corbeia nei docc. medievali)
L'abbazia di C., situata in Piccardia (dip. Somme), non lontano da Amiens, alla confluenza dei fiumi Ancre e Somme, fu fondata nel 658-661 [...] Antichità e di autori contemporanei (Gasparri, 1991, pp. 300-301), e soprattutto per il contributo fornito all'elaborazione della minuscolacarolina, che fece la sua prima apparizione in forma compiuta proprio in un'opera vergata a C., la c.d. Bibbia ...
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romanesco
romanésco agg. [der. di romano1] (pl. m. -chi). – 1. Proprio, caratteristico della città e della popolazione di Roma medievale e moderna: il dialetto r., o come s. m. il romanesco, il dialetto, di tipo italiano centro-meridionale,...
rotondo
rotóndo (ant. ritóndo) agg. e s. m. [lat. rotŭndus, der. di rota «ruota»]. – 1. agg. Che ha forma circolare, cilindrica, sferica, esatta o più o meno approssimativa: figura, macchia, piazza, stanza r.; anello, tronco, vaso, ciottolo...