BRACCIOLINI, Poggio (Poggius, Poggius Florentinus)
Armando Petrucci
Emilio Bigi
Nacque a Terranuova nel Valdarno Superiore (oggi Terranuova Bracciolini) l'11 febbr. 1380 da Guccio, speziale, e da Iacoba [...] fra il 1402e il novembre del 1403; esso, basato sull'imitazione diretta, e ancora stentata, di una tarda minuscolacarolina del secolo XI, può essere considerato il primo manoscritto in umanistica finora noto. Del B., che continuò per parecchi ...
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GIORGI, Ignazio
Paolo Vian
Nacque a Roma il 10 sett. 1849, da Giuseppe, di una famiglia da più generazioni romana e un tempo ricca, e da Angela Boscarini.
Il bisavolo, Carlo, ricco mercante di campagna, [...] (ibid., XX [1897], pp. 247-312).
Nell'articolo del 1897 il G. avanzò l'ipotesi dell'origine romana della minuscolacarolina sulla base di un confronto tra il frammento laurenziano, Acquisti e doni 195, del Liber pontificalis, datato alla seconda metà ...
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FEDERICI, Vincenzo
Vittorio De Donato
Nato a Monterotondo (Roma), il 12 ag. 1871 da Gregorio e da Francesca Moreschi, frequentò nella capitale il ginnasio-liceo e il corso di laurea in lettere, che [...] gotica. L'esposizione da un lato conclude una serie di interventi sulla identificazione della tipizzazione "romanesca" della minuscolacarolina (tutti tra il 1900 e il 1904: recensione a B. Albers, Consuetudines Farfenses..., in Arch. della Soc ...
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DE ROSSI, Giovan Francesco
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Roma il 6 dic. 1796 da Giovanni Gherardo, noto letterato ed erudito discendente da una famiglia di mercanti di stoffe e banchieri d'origine [...] francesi, tedeschi e fiamminghi. Il più antico è una copia delle opere cronologiche del ven. Beda, scritto in minuscolacarolina in Francia nel sec. IX, con belle tavole cronologiche e astronomiche che rivelano influssi irlandesi, passato per il ...
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MANARESI, Cesare Augusto
Gemma Guerrini Ferri
Nacque a Roma il 10 sett. 1880, "dall'unione naturale" di Giuseppe, muratore analfabeta, "con donna non maritata", identificata come Felicita Carloni.
Per [...] la sua personalità di studioso nel quadro di una scuola particolare", interessandosi egli soprattutto dell'origine della minuscolacarolina e adottando le ipotesi di J. Mallon sull'argomento (si vedano: Nuovi orizzonti sugli sviluppi della scrittura ...
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GISEPRANDO, detto anche Gezone
Irene Scaravelli
L'ipotesi del Mor che G., cappellano e cancelliere dei re d'Italia Ugo e Lotario, e poi vescovo di Tortona e abate di Bobbio, fosse originario d'Oltralpe, [...] riconobbe che il confronto non era da considerarsi probante, data la grande differenza tra i tipi di scrittura usati: la minuscolacarolina libraria per i due atti del 946 e del 962 e la cancelleresca per i testi e le recognitiones degli altri ...
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CENCETTI, Giorgio
Massimo Miglio
Nato a Roma il 30 genn. 1908 da Edoardo e da Francesca Monti, appena dodicenne, studente ginnasiale, si era iscritto al gruppo giovanile nazionalista "Ruggero Fauro", [...] s. 5, I (1950, pp. 3-54, e da un intervento di rilievo nell'origine della minuscolacarolina (Postilla nuova a un problema paleografico vecchio: l'origine della minuscolacarolina, in Nova historia, VII[1955], pp. 9-32). Sono degli anni successivi l ...
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ANTONIO di Mario
Armando Petrucci
Fiorentino, nacque verso la fine del XIV secolo da un Mario di Francesco di Nino, e si dedicò agli studi notarili, conseguendo il titolo di notaio fra il settembre [...] libraria canonizzato da Poggio Bracciolini pochi anni prima e derivato dall'imitazione della minuscolacarolina: la "lettera antica", oggi comunemente denominata "umanistica libraria" o "rotonda". Non sappiamo chi abbia insegnato ad A. la nuova ...
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MALPAGHINI, Giovanni (Giovanni da Ravenna)
Maddalena Signorini
Nacque a Ravenna da Jacopo, probabilmente intorno al 1346. Indicato spesso dai contemporanei come Giovanni da Ravenna, fu a lungo confuso [...] come nel caso di molti altri intellettuali trecenteschi, la minuscola cancelleresca. E d'altra parte la successiva carriera al dalle scritture distintive usate in codici più antichi in carolina. In entrambi i casi tali divergenze vengono considerate ...
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BONANDO
Augusto Vasina
Secondo nella serie dei notai omonimi di Bologna (il primo figura attivo fin verso la fine del sec. XI), nacque presumibilmente in questa città nel tardo secolo XI.
I pochi dati [...] col tabellione Angelo, influì in misura determinante sul processo evolutivo della scrittura notarile bolognese dalla minuscola corsiva alla carolina libraria, a una scrittura cioè dal tratto piuttosto pesante e dalle forme raddrizzate e sviluppate ...
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romanesco
romanésco agg. [der. di romano1] (pl. m. -chi). – 1. Proprio, caratteristico della città e della popolazione di Roma medievale e moderna: il dialetto r., o come s. m. il romanesco, il dialetto, di tipo italiano centro-meridionale,...
rotondo
rotóndo (ant. ritóndo) agg. e s. m. [lat. rotŭndus, der. di rota «ruota»]. – 1. agg. Che ha forma circolare, cilindrica, sferica, esatta o più o meno approssimativa: figura, macchia, piazza, stanza r.; anello, tronco, vaso, ciottolo...