ANGERIANO, Girolamo
Anna Buiatti
Nacque quasi certamente a Napoli nel 1470 da Gaspare, giureconsulto e magistrato, e da Roberta de Guisi di Ariano di Puglia. Studiò legge come il padre e forse ricoprì [...] interessante dell'A. resta per. noi il trattatello in versi De miseria principum, che in una forma satiricamente didascalica sferza l'immoralità, l'incapacità e la vana ambizione della nobiltà del tempo.
L'A. passò probabilmente gli ultimi anni della ...
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BADUILA, re degli Ostrogoti
Ottorino Bertolini
Le monete coniate col nome di questo re attestano che esso, nell'uso ufficiale della sua corte, suonava Baduila, Badunila, Baduela. Dei testi narrativi, [...] Epiro, ne corsero tutto il litorale, misero a sacco alcuni dei suoi porti e le isole Ionie, catturarono molte navi B. aveva raccolto trecento giovani, figli di famiglie della nobiltà romana ed italico-romana, fatti scegliere città per città tra ...
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INNOCENZO III, papa
Werner Maleczek
Lotario nacque verso il 1160-61 a Gavignano, nel Lazio, a sud di Roma, figlio di un Trasmundo "de comitibus Signie", con cui non si allude al titolare di una contea [...] studi segnarono profondamente il suo modo di pensare e di argomentare e lo misero in contatto con un'élite intellettuale sulla quale dell'esercizio del potere delle città e della nobiltà. Nella Sabina e nel Lazio meridionale il dominio pontificio ...
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BENEDETTO, santo
Luigi Salvatorelli
Silvana Simonetti
Mentre per la data della morte di B. abbiamo - come si spiegherà in fine - un termine a quo (non prima della fine del 546), nulla di simile possediamo [...] santi e autori di miracoli.
La famiglia di B. era di piccola nobiltà provinciale ("fiberiori genere exortus"): favola tardiva è la il nuovo monastero esercitasse una funzione di soccorso alla miseria circostante. Così come l'episodio del goto Zalla - ...
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AMBROGINI, Angelo, detto il Poliziano
Emilio Bigi
Nacque a Montepulciano (sul cui nome latino Mons Politianus egli foggerà poi il proprio appellativo umanistico) il 14 luglio 1454 da Benedetto, egregius [...] addirittura dalla miseria (il cugino presso cui alloggiava, era uomo povero e "senza aviamento"), egli è ben , antitesi, parallelismi, ecc. -gustosamente contrastanti, nella loro nobiltà retorica, con la natura di quegli schemi; né diversamente ...
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ALFONSO V d'Aragona, re di Sicilia, re di Napoli
Ruggero Moscati
Nacque presumibilmente nel 1396, da Ferdinando I. Educato in Medina del Campo alla corte di Enrico III di Castiglia - di cui, per ragioni [...] fra i poteri dello stato ed i poteri della nobiltà feudale. Che questi ultimi fossero decisamente e coacientemente accresciuti dal primo sovrano aragonese è un'affermazione che è stata troppo concordemente avanzata in ogni tempo dai feudisti ...
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PERGOLESI, Giovanni Battista
Claudio Toscani
PERGOLESI, Giovanni Battista. – Nacque a Jesi il 4 gennaio 1710 da Francesco Andrea e da Anna Vittoria Giorgi, terzogenito di una famiglia di modeste condizioni [...] un dramma di Metastasio, alla presenza del re e della nobiltà napoletana (ed. critica a cura di D. e spirituale; è infondata la tradizione che lo raffigura in condizioni di abbandono emiseria.
Morì il 17 marzo 1736 di tubercolosi, ventiseienne, e ...
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DOLFIN, Daniele
Gino Benzoni
Nato a Venezia, il 14 ott. 1654, da Daniele (II), detto Andrea (1631-1707), di Niccolò e da Elisabetta di Daniele Gradenigo, il D. ebbe il nome di Daniele (III) e venne [...] prima deciso a conservare ed accrescere il "decoro" alla nobiltà, la "sicurezza" ai cittadini, "l'abondanza" al , perché ho scoperto miseriee piaghe maggiori d'ogni suposto". Purtroppo s'è rarefatto il "traffico" ed è "quasi"abbandonata la ...
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GRAZIADEI, Antonio
Pietro Maurandi
Nacque a Imola il 5 genn. 1873, da Ercole e Giulia Trotti, in una famiglia benestante e di antica nobiltà. A venti anni entrò nel Partito socialista, partecipando [...] alla fondazione del Partito comunista d'Italia.
Era opinione del G. che le condizioni di miseria in cui la guerra aveva gettato operai e contadini non lasciassero più margini al gradualismo turatiano; inoltre, la rivoluzione bolscevica aveva segnato ...
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CAVICEO (Cavizzi), Iacopo
Lorenza Simona
Secondo la biografia di Giorgio Anselmi, suo concittadino e contemporaneo, il C. nacque a Parma il 1° maggio 1443 da Antonio e da una Margherita. L'anno resta [...] e non il conseguimento di un dottorato: egli insegnò forse in qualche scuola privata o fu precettore in famiglie della nobiltà di un'opera più vasta, i Dialoghi sulla miseria dei curiali, citata dall'Anselmi e di cui non si hanno ulteriori notizie.
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pezzente
pezzènte s. m. e f. [voce di origine merid., part. pres. di pezzire (v.)]. – Mendicante, accattone, persona che vive di elemosina: un p. lacero e sporco; davanti alla chiesa c’erano sempre dei p. in attesa; con senso più generico,...
spirituale
spiritüale (ant. o poet. spiritale) agg. [dal lat. spiritualis, der. di spiritus -us «spirito»]. – 1. Che è immateriale, esente da materialità, che appartiene alla sfera dello spirito: esseri, creature s., per es. gli angeli e i...