COMMITTENZA
S. Bagci
La figura del committente, detto anche patrocinatore, ovvero promotore dell'esecuzione di un'opera d'arte, va distinta - là ove possibile - da quella del donatore, ossia dal finanziatore [...] (625-638), raffigurato in S. Agnese f.l.m. con il modello della chiesa (Oakeshott, 1967, tav. XVI), il Lib. Pont. ( preziosi che vennero donati dai Plantageneti vanno ricordati il Salterio di Westminster (Londra, BL, Royal 2.A.XXII; Age of Chivalry, ...
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TEMPLARI
G. Curzi
Ordine, detto anche Ordine del Tempio, pauperes commilitones Christi, milites/militia Templi Salomonis/Iherosolimitani, costituitosi in Terra Santa nel gennaio 1120, quando alcuni [...] combattenti per la fede cristiana, destinato a fungere da modello per i successivi ordini militari (v.) nazionali e internazionali di Purbeck secondo moduli stilistici diffusi dal cantiere di Westminster, doveva costituire la vera e propria camera, o ...
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RITRATTO
P.C. Claussen
T. Velmans
L. Travaini
Le aspettative collegate a un r. nel Medioevo sono di diversa natura. In ambito religioso, per es. come immagine del fondatore, oppure come effigie funebre, [...] la lastra di Childeberto, che, per la presenza di un modello nelle mani, ha nel contempo anche la funzione di immagine del e di Eleonora di Castiglia (m. nel 1290), nell'abbazia di Westminster a Londra, fuse dopo il 1292 da William Torel.In Italia i ...
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PITTURA dal 1260 al 1400
A. Châtelet
In tutto il mondo occidentale, nel periodo compreso tra il 1260 e il 1400 la p. ebbe un grande sviluppo, subendo al tempo stesso una profonda trasformazione; questo [...] diverse maturate dall'artista sia, in alternativa, come suoi modelli.A ogni modo, la vita di s. Francesco, di A.M. Romanini, Roma 1983; P. Binski, The Painted Chamber at Westminster, London 1986; G. Freuler, Lippo Memmi's New Testament Cycle in the ...
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VETRATA
B. Kurmann-Schwarz
La v. è un settore particolare della pittura monumentale, il cui effetto viene determinato dalla traslucidità del materiale.
I singoli pannelli sono composti da frammenti [...] per le pitture delle v. della cappella di S. Stefano a Westminster, 1351-1352; John Thornton per la grande finestra orientale nella 'impostazione spaziale delle scene indicano tuttavia l'impiego di modelli degli anni tra il 1320 e il 1340. Le ...
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PALLADIO, Andrea
Guido Beltramini
PALLADIO, Andrea. – Figlio di Pietro detto ‘della Gondola’, nacque a Padova nel 1508.
Città e data di nascita sono state oggetto di discussione a partire dal Settecento. [...] e a Trento, e intorno al 1554 stese una memoria sul modello del porto di Pesaro di Bartolomeo Genga, abbozzata sul foglio di Oxford, nella Devonshire Collection di Chatsworth e nella Westminster Abbey Library. Il gruppo più consistente rimasto in ...
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Vedi COLLEZIONI ARCHEOLOGICHE dell'anno: 1973 - 1994
COLLEZIONI ARCHEOLOGICHE
L. Salerno
(Collezioni dal Rinascimento al sec. XVIII).
ITALIA
ROMA. - Per le collezioni di antichità nel Rinascimento:
Bibl.: [...] Federico II di Svezia. - Possedeva monete romane sul cui modello coniò le augustali.
Nella battaglia e saccheggio dell'Abbazia di Nel 1772 lasciò l'Italia per costruirsi una casa a Westminster, che divenne un centro di ritrovo di intellettuali.
Un ...
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CAVALIERE
F. Pomarici
La figura equestre del dio, del sovrano, dell'eroe, ma anche del semplice soldato o cacciatore, fu di grande rilevanza nell'arte antica tanto nel campo della rappresentazione regale, [...] monarchia in Francia sin dall'epoca merovingia, che divenne il modello del nobile c. ricco di virtù cristiane.Determinante per il Crouchbach, conte di Lancaster, del 1297 ca. (Londra, Westminster Abbey), appare invece un c. che procede al passo con ...
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MAUSOLEO
R. Hillenbrand
Costruzione isolata per uso funerario di carattere privato, generalmente dalle forme architettoniche monumentali e priva di funzione cultuale, il cui nome deriva dal colossale [...] abbazia della Trinità a Venosa in Basilicata; abbazia di Westminster a Londra; duomo di Spira; duomo di Monreale); l'edificio gerosolimitano costituì per il mondo musulmano medievale un modello paragonabile a ciò che fu la chiesa del Santo Sepolcro ...
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VIZI e VIRTÙ
J. Baschet
I v. e le virtù sono categorie essenziali nelle rappresentazioni cristiane. Definiscono uno sguardo completo sulla realtà terrena e si inscrivono necessariamente all'interno [...] di Aulnay-de-Saintonge, del 1140 circa.Questo modello venne inoltre ripreso, e talvolta ampliato, su alcuni AC 73, 1985, pp. 385-404; P. Binski, The Painted Chamber at Westminster, London 1986; C. Casagrande, S. Vecchio, I peccati della lingua, Roma ...
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penultimatum
s. m. (iron.) Nel linguaggio giornalistico, con riferimento alle relazioni o alle trattative tra forze o esponenti politici, una minaccia di ultimatum fatta per ottenere in cambio qualche vantaggio o concessione. ♦ I commenti...