Teoria linguistica che concepisce la grammatica (grammatica generativa) come un insieme finito di regole in grado di generare tutte le infinite frasi di una lingua che abbiano carattere di grammaticalità.
Prime [...] la realtà mentale sottostante ai comportamenti linguistici effettivi e, in questa prospettiva, la grammatica si configura come un modello della competenza del parlante.
Per Chomsky esistono due tipi di creatività: il primo dipende dalla competenza e ...
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Non si possono definire gli argomenti senza partire dal predicato, cioè da «quell’elemento linguistico il cui significato descrive una situazione, uno stato di cose, un evento, qualcosa che è, accade o [...] più rari, verbi che non hanno bisogno di argomenti (detti anche verbi impersonali: piove, nevica; ➔ impersonali, verbi).
Dobbiamo questo modello di frase al francese Lucien Tesnière (1959; trad. it. 2001; da cui le citazioni che seguono), che lo ha ...
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L’enigma (dal gr. áinigma «discorso coperto») è una forma letteraria tradizionale nella quale un testo, normalmente in versi, fa allusione in modo più o meno criptico a un tema nascosto che il destinatario [...] registro umoristico della scena descritta, come nel caso de Ho una fidanzata timida, di «Fan» (Gianfranco Riva):
Forse perché è un modello di virtù
o perché sono in tanti ad osservarla,
lei mi costringe a entra’ nella credenza
ogni volta che decido d ...
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Giacomo Leopardi (Recanati 1798 - Napoli 1837) ricevette nell’infanzia un’educazione tradizionale, affidata a istruttori ecclesiastici. L’analisi linguistica degli scritti del periodo 1809-1810 non a caso [...] di ciascuna lingua, l’argomento, per così dire, rimaneva scoperto e allo scrittore si ponevano due scelte: rintracciare modelli stranieri che colmassero la lacuna oppure rinunciare in favore di settori meglio coperti da testi esemplari.
Più una ...
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semiotica Scienza generale dei segni, della loro produzione, trasmissione e interpretazione, o dei modi in cui si comunica e si significa qualcosa, o si produce un oggetto comunque simbolico.
Scienze [...] possibilmente in modo più esplicito; la semiosi è allora la riorganizzazione continua del nesso segno-oggetto), la distinzione tra modello e realizzazione di un segno, cioè tra ‘tipo’ di segno e sua concreta occorrenza, e la suddivisione di tre ...
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HALLIDAY, Michael Alexander Kirkwood
Giulio Lepschy
Linguista inglese, nato a Leeds il 13 aprile 1925. Si è laureato in lingua e letteratura cinese all'università di Londra, e si è perfezionato in Cina [...] ispirata al pensiero socio-etnologico di B. Malinowski. È stato anche allievo dell'eminente linguista cinese Wang Li.
Il modello originario, detto a ''scale e categorie'', elaborato da H., si è evoluto in una complessa analisi del linguaggio, attenta ...
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In questa voce si può tenere conto della recente edizione integrale, critica e commentata, in tre volumi, dell’intero corpus poetico dei Siciliani e dei Siculo-toscani (Antonelli, Di Girolamo & Coluccia [...] cortese tra loro indipendenti, che per certi aspetti (in primo luogo la versificazione e la presenza della musica), guardano a modelli galloromanzi. Ma si tratta di episodi isolati, per quanto importanti.
Non è dubbio che solo con i Siciliani nasca ...
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Nella storia della lingua letteraria italiana Gabriele D’Annunzio (Pescara 1863 - Gardone Riviera, Brescia, 1938) occupa un posto di primo piano, per due ordini di ragioni. Innanzi tutto, si tratta di [...] classici, a una poesia che ritrovi la sua forza primigenia. Il modello principale è ➔ Carducci, da cui viene ripreso tra l’altro l anche la frequenza di forme inventate dall’autore sul modello di parole latine o greche, come ignispicio «divinazione ...
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Il punto esclamativo (detto talvolta anche punto ammirativo), composto da un punto in basso e da un trattino verticale soprascritto ‹!›, è un segno di interpunzione (➔ punteggiatura) classificabile tra [...] Garavelli 2003: 46-47). Superata dunque la rigidità dello schema ascendente-discendente postulato come modello del tono della voce nell’esclamazione, modello cui, in realtà, si possono «assegnare non una ma molteplici realizzazioni», si è preferito ...
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semantica Ramo della linguistica che si occupa dei fenomeni del linguaggio non dal punto di vista fonetico e morfologico, ma guardando al loro significato. Il termine fu coniato da M. Bréal nel 1883 come [...] loro struttura. La s. logica che discende più direttamente da quella tarskiana è la s. classica a due valori (vero, falso). Un modello classico M per un linguaggio formale L è una coppia <I, D> costituita da una funzione d’interpretazione I e ...
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modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé per costruirne un altro uguale o simile,...
modella
modèlla s. f. [femm. di modello]. – Donna che, come attività professionale, posa come modello per opere artistiche figurative o fotografiche, generalm. di nudo: fare la m.; essere la m. di un pittore, di uno scultore; fare da m. a...