COSCIENZA O COSCENZA?
La grafia corretta è coscienza. In realtà, la i non si pronuncia e non serve neanche a indicare la corretta pronuncia del gruppo sc (che davanti a e si leggerebbe comunque con lo [...] stesso suono di scelta). La sua conservazione si deve solo al prestigio del modello latino (conscientiam), che influenza anche la grafia della parola (e quella di derivati come coscienzioso).
VEDI ANCHE conoscenza o conoscienza?; -cia, -gia, -scia, ...
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La d. nasce nel 19° secolo con ritardo rispetto alla linguistica tout court, e non soltanto perché ne forma un sottoinsieme ancillare, dedito all'indagine sulle varietà (di frequente segnate da inferiorità [...] via degli ambiti geoculturali dei loro usi.
Centralità dell'Italia nella giovane dialettologia. − In breve tempo l'ampio modello indoeuropeo venne trasferito nel più ristretto ambito romanzo, e l'Italia doveva assumere un posto privilegiato per due ...
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L’ellissi grammaticale è, in generale, il fenomeno per cui un elemento previsto dalla struttura sintattica di un’espressione viene omesso (➔ ellissi). Nella seconda coordinata dell’enunciato (1) c’è, ad [...] di partire prima di aver finito il lavoro, ecc.
(d) Se è vero che l’ellissi si definisce in base a un modello grammaticale di riferimento, questo non è sempre facile da individuare. Si consideri l’es. esaminato in Marello (1984: 264 segg.):
(14) mi ...
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Orientalista (Arcevia 1828 - Pausula 1909), prof. (1863) di lingue dell'Estremo Oriente nell'Istituto di studî superiori di Firenze. Tra i suoi lavori: traduzioni del Taketori Monogatari ("La fiaba del [...] nonno tagliabambù", 1881) e di un romanzo di T. Ryūtei, l'Ukiyogatarokumai byōbu (alla lettera "Un paravento a sei ante posto a modello di questo mondo effimero", ma nella traduzione italiana: Uomini e paraventi, 1872). ...
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Con riferimento alla nozione di discendenza generazionale che il termine ''famiglia'' implica, la locuzione f. l. fa riferimento a gruppi di lingue che risultino in qualche modo imparentate fra loro (v. [...] nei citati brani biblici finì rapidamente con l'imporsi, nel momento in cui si attuò la sovrapposizione del modello culturale cristiano (con forti ascendenze ebraiche) su quello classico. Così autori quali Agostino e Isidoro di Siviglia asserirono ...
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GRECISMI
Sono grecismi le parole, i ➔prefissi, i ➔prefissoidi, le ➔locuzioni e i costrutti propri della lingua greca ed entrati nell’italiano.
Le parole di origine greca presentano alcune particolarità.
• [...] greco; in questi casi in italiano possono convivere entrambe le pronunce
mìmesi (secondo il modello greco) / mimèsi (secondo il modello latino)
antonomàsia (secondo il modello greco) / antonomasìa (secondo il modello latino).
VEDI ANCHE prestiti ...
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A rigore, la lingua letteraria è definita e distinta da quella non letteraria soltanto dal fatto di essere scritta (anche se è esistita ed esiste una letteratura solo orale) e dalle finalità estetiche, [...] e provenienza. La lingua del teatro (➔ teatro e lingua) varia invece a seconda che si tratti di commedie (in cui segue il modello della prosa narrativa; Testa 1991) o che si tratti di tragedie o libretti d’opera (si veda, per es., Serianni 2002: 113 ...
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ANODINO O ANODINO?
La pronuncia corretta di questo aggettivo che significa ‘scialbo, senza carattere’ è anòdino. Si è mantenuta l’accentazione ➔sdrucciola, che la parola aveva nel latino tardo e prima [...] dolore’ (da cui lo specifico significato in ambito medico di ‘calmante, lenitivo’).
La pronuncia anodìno, dovuta al modello delle numerose e diffusissime parole in -ino con accentazione ➔piana (carino, latino, tavolino), anche se piuttosto diffusa ...
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SUFFICIENTE O SUFFICENTE?
La grafia corretta è sufficiente, con la i.
La i, che non si pronuncia, in questo caso non ha neanche la funzione di indicare la corretta pronuncia di c (che davanti a e si [...] leggerebbe comunque con lo stesso suono di cena): la sua conservazione si deve solo al prestigio del modello latino (sufficientem).
VEDI ANCHE ce o cie, ge o gie, sce o scie? ...
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RACCATTARE O RACATTARE?
La grafia corretta di questo verbo (che significa ‘raccogliere, mettere insieme’) è raccattare, con due c. La parola deriva dal verbo accattare con l’aggiunta del prefisso r(i)- [...] ), che indica ripetizione.
La forma con una sola c, racattare, tipica del parlato soprattutto settentrionale, è dovuta al modello di altri verbi formati con il prefisso ri- che non presentano il ➔raddoppiamento sintattico, come rifuggire (da fuggire ...
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modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé per costruirne un altro uguale o simile,...
modella
modèlla s. f. [femm. di modello]. – Donna che, come attività professionale, posa come modello per opere artistiche figurative o fotografiche, generalm. di nudo: fare la m.; essere la m. di un pittore, di uno scultore; fare da m. a...