Architetto statunitense (n. Atlanta 1943). Compiuti gli studi presso il Georgia institute of technology, dal 1967 al 1984 ha lavorato per lo studio Heery & Heery. Nel 1984 ha fondato ad Atlanta lo [...] school of design della Harvard University. Le realizzazioni di S. presentano uno stile poco convenzionale, nel quale il modernismo appare stemperato, a seconda delle circostanze, da un uso disinibito di forme, materiali e colori che radicano le ...
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Pensatore e agitatore musulmano (Asadābād, Afghānistān, 1839 - Costantinopoli 1897), apostolo dell'idea panislamica. Viaggiò molto in Oriente, Europa e America, e finì la vita ospite sorvegliato del sultano [...] il colonialismo occidentale. La sua ideologia contribuì alla formazione di una coscienza nazionale e di un temperato modernismo religioso in Egitto (da cui scaturirono più tardi i movimenti della Salafiyya e quello dei Fratelli musulmani), grazie ...
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Scrittore peruviano (Lima 1886 - Parigi 1959). Risiedette a lungo a Parigi dove diresse la Revista de América. Le sue lunghe assenze dalla terra d'origine non lo allontanarono dai temi e dalla cultura [...] della sua attività è quello dedicato alla critica e alla divulgazione della letteratura del suo paese: Del Romanticismo al modernismo: prosistas y poetas peruanos (1910), Literatura peruana, 1535-1914 (1914), Semblanzas de América (1919), ecc. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Luigi Salvatorelli
Angelo d'Orsi
Figura a lungo quasi dimenticata, Luigi Salvatorelli da qualche anno ha ritrovato un suo posto nella storiografia e nel dibattito culturale. La politica costituisce [...] atteggiamento verso la Chiesa cattolica, sempre disapprovata per la sua rigida chiusura alle novità e alla critica. Al Modernismo arriva anche attraverso l’attenzione all’opera politica di Romolo Murri: «la critica biblica ed evangelica, il fascino ...
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Diplomatico e letterato dominicano (Santo Domingo 1885 - ivi 1968), fratello di Pedro. Si trasferì molto giovane a Cuba, dove compì gli studî e fondò poi la Sociedad de conferencias, che esercitò grande [...] ricordare: Leyes de la versificación castellana (1914), Rodó y Rubén Darío (1918), La épica popular en España (1923), Breve historia del modernismo (1954), Las letras en la República Dominicana (1959), oltre a studî sul teatro francese contemporaneo. ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giuseppe Capograssi
Fulvio Tessitore
Quella di Giuseppe Capograssi è una delle forme più originali e autonome della filosofia contemporanea italiana, e non solo italiana, elaborata con desta partecipazione [...]
Per tal via non può darsi al filosofo e all’uomo di fede intonare alcun vade retro. Si tratta, al contrario, di accettare il moderno, che è lo spazio della responsabilità della persona, e di indagare come e perché sia andato in crisi e perché l’uomo ...
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Architetto tedesco (n. Riga 1935). Ha studiato a Berlino e a Braunschweig, laureandosi nel 1964. Ha iniziato la libera professione nel 1965, in associazione con V. Marg, e da allora ha condotto parallelamente [...] sede ad Amburgo, è uno dei più attivi della Germania e annovera numerose realizzazioni caratterizzate da un pacato modernismo, talora tradotto in forme altamente tecnologizzate; tra le principali si ricordano: l'aeroporto di Berlino-Tegel (1974), l ...
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Ecclesiastico italiano (Lalatta, Palanzano, 1850 - Milano 1921), sacerdote (1873), rettore del seminario di Parma (1876), vescovo di Guastalla (1890) e quindi di Como (1891), poi cardinale e arcivescovo [...] insensibile al problema di una pacificazione tra Stato e Chiesa. Tomista e tuttavia aperto alle esigenze di una "sana modernità di metodo" nell'insegnamento della teologia e nell'azione pastorale, fu più volte accusato e coinvolto nella reazione al ...
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PASCHINI, Pio
Marino Zabbia
– Nacque a Tolmezzo, in Carnia, il 2 marzo 1878, primo di undici figli, da Daniele e da Caterina Bonitti, originaria di Gemona del Friuli.
Dopo avere compiuto i primi studi [...] (già pubbl. in Metodi e ricerche. Rivista di studi regionali, I (1980), 3, pp. 17-33; P. Zovatto, P. P. e il modernismo, in Humanitas. Rivista bimestrale di cultura, n.s., XLIII (1988), 2, pp. 251-275, P. Simoncelli, Storia di una censura. “Vita di ...
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GENOCCHI, Giovanni
Rocco Cerrato
Nacque a Ravenna il 30 luglio 1860 da Federico e da Celeste Gori. Compiuti i primi studi nel seminario diocesano, nel 1877 passò a Roma al pontificio seminario Pio. [...] , J.M. Spalding, E. Le Camus, P.-H. Battifol, D. O'Connell, T. Roosevelt. Più tardi, nel momento più acuto della crisi modernista, un anonimo consultore del S. Uffizio poté scrivere che nella casa del S. Cuore a piazza Navona il G. aveva "formato una ...
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modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...
modernista
s. m. e f. [der. di modernismo] (pl. m. -i). – 1. Fautore o seguace del modernismo cattolico. Come agg., relativo al modernismo: movimento m., teorie moderniste. 2. Seguace del modernismo come movimento letterario, artistico o architettonico....