Architetto e urbanista (Isola di Ösel, Estonia, 1901 - New York 1974). Fra le figure più interessanti dell'architettura della seconda metà del 20° sec., K. intraprese una via autonoma rispetto alle esperienze [...] di architettura all'univ. di Pennsylvania a Filadelfia. Pur risentendo largamente di esperienze, talora contraddittorie, del movimento moderno, la sua opera si qualifica per una realizzazione franca, vigorosa, che si oppone all'astrazione dell ...
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Architetto dei Paesi Bassi (n. Rotterdam 1944). Personalità tra le più significative del periodo contemporaneo, la sua architettura - sostanziata da linguaggi espressivi eclettici e apparentemente distonici [...] - pur rimanendo soprattutto debitrice nei confronti del modernismo è stata associata al movimento decostruzionista. I progetti di K. nascono da articolati programmi funzionali che non rinunciano a manifestare tutta la loro complessità anche nell' ...
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Architetto statunitense (Charlotte 1938 - New York 2009). È il più giovane architetto che abbia ricevuto il Brunner Prize del National institute of arts and letters (1974). Il suo lavoro, caratterizzato [...] di Le Corbusier, giunse alla notorietà nel 1969 con la mostra Five architects presso il Museum of modern art di New York, e soprattutto con l'omonima pubblicazione del 1975.
Vita
Ha frequentato la scuola di architettura presso la University ...
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Uomo politico e scrittore brasiliano (São Bento do Sampucaí, San Paolo, 1901 - San Paolo 1975). Fondatore (1932) del movimento integralista di tendenza fascista, esule in Portogallo (1938), tornò in Brasile [...] nel 1945. Come scrittore, vicino al modernismo nazionalista del gruppo Verdamarelo, pubblicò romanzi in cui emergono miti indianisti e xenofobi (O extrangeiro, 1926; O esperado, 1931; O cavaleiro de Itararé, 1932), saggi letterarî (A literatura ...
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Frate cappuccino (Zell, Kufstein, 1860 - Roma 1928); biblista, consultore della Pont. Commissione biblica (1914), professore di Sacra Scrittura nel collegio di Innsbruck (1885-1914) e nel Pontificio ateneo [...] del Seminario romano (1914-28). Fu avversario tenace del modernismo. Pubblicò molti articoli e una cinquantina di opere; molto curata l'edizione critica della Vulgata: Biblia sacra (1906, poi ristampata a uso delle scuole). ...
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Poeta canadese di lingua inglese (Québec 1899 - Montreal 1985). Insigne giurista (Essays on the constitution, 1977), docente alla McGill university di Montreal (1928-61), fu attivo in politica e nelle [...] lotte per i diritti civili. Esponente del modernismo canadese, con debiti evidenti nei confronti dell'imagismo, trovò poi una sua originale misura, segnatamente sperimentale, che unisce elemento lirico e affermazione politica, lungo un arco complesso ...
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Poeta e critico portoghese (Lisbona 1888 - ivi 1935). Artefice principale del rinnovamento della letteratura portoghese nel 20° sec., P. anticipò molte delle novità letterarie europee. Attraverso le varie [...] esperienze poetiche del tempo P. s'impose nel modernismo, al quale ha dato l'avvio nel suo paese con enunciazioni programmatiche dalla rivista Orpheu. La validità della sua lirica, riconosciuta gradualmente e tardi a causa delle scarse pubblicazioni ...
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Storico italiano del cristianesimo (Cortona 1862 - Perugia 1950); prof. di sacra scrittura e rettore nel seminario di Perugia che lasciò nel 1907, fu poi prof. incaricato di storia delle religioni a Firenze. [...] Fu uno dei maggiori esponenti del modernismo e, tra i suoi scritti, Che cosa è la Bibbia? (1909) fu molto discusso per tale orientamento. Si ricordano inoltre: L'impero romano e il cristianesimo (1913); Il misticismo greco e il cristianesimo (1922). ...
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Poeta portoghese (Lisbona 1855 - ivi 1886). La sua produzione lirica, poco apprezzata dai contemporanei e riunita dopo la morte nel Livro de Cesário Verde (1887 in ed. fuori commercio; 1901), è stata rivalutata [...] dalla critica letteraria come anticipatrice del modernismo portoghese. ...
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Poeta messicano (Città di Messico 1859 - ivi 1895). Si dedicò presto al giornalismo e alla poesia, con varî pseudonimi (Junios, Re camier, El duque Job). Nel 1892 fondò la Revista Azul, alla quale collaborarono [...] Bécquer e de Musset, rinnovò i toni dell'immagine poetica di ascendenza romantica con l'eleganza e la raffinatezza modernista in Poesía (post., 1896), cui un critico attribuì "pensieri francesi in versi spagnoli". Analoga ricercatezza formale è nella ...
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modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...
modernista
s. m. e f. [der. di modernismo] (pl. m. -i). – 1. Fautore o seguace del modernismo cattolico. Come agg., relativo al modernismo: movimento m., teorie moderniste. 2. Seguace del modernismo come movimento letterario, artistico o architettonico....