Attrice russa (Pietroburgo 1864 - Taškent 1910). Nel 1904 fondò un proprio teatro drammatico a cui dapprima suo fratello, il regista F. F. Komissarževskij, diede un carattere realistico-psicologico; in [...] seguito V. E. Mejerchol´d lo portò sulla via del modernismo e del simbolismo. Notevoli le sue interpretazioni della Francesca da Rimini di G. D'Annunzio e di Nora in Casa di bambola di Ibsen. ...
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Poeta spagnolo (Cadice 1884 - ivi 1939). Dopo una prima produzione nel solco del romanticismo di fine secolo (Plumaditas, 1902; Mariposas de oro, 1907; Hacia las cumbres, 1917), si volse a una maggiore [...] sobrietà formale che segnò il superamento del modernismo (Cascabeles de plata, 1923; Inquietudes, 1925), per approdare infine a esiti vicini a quelli delle avanguardie (Rarezas literarias, 1925; Intimidades literarias, 1937). ...
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Architetto e urbanista italiano (Bucarest 1931 - Milano 2009). Formatosi nell'ambiente del tardo razionalismo milanese, C. si è volto in particolare allo studio tipologico delle infrastrutture urbane. [...] Nella produzione architettonica ha anticipato alcune tematiche che confluiranno nel cosiddetto post-modernismo (municipio di Segrate, 1963-66 e centro civico di Pieve Emanuele, 1972-79, entrambi in collab. con M. Achilli). Presidente (dal 2007) dell’ ...
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Poeta messicano (San Luis Potosí 1858 - Città di Messico 1906). La sua lirica, incentrata sulla descrizione del paesaggio rurale e pervasa da un sentimento della natura quasi religioso, segnò in Messico [...] il superamento della poesia romantica e l'avvio del modernismo: Poemas rústicos (1902); Idilio salvaje (1906); El himno de los bosques (post., 1908). Scrisse anche drammi e racconti. ...
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Poeta spagnolo (Benaque, Malaga, 1857 - Malaga 1933). Autodidatta, lavorò come giornalista e viaggiò nelle Filippine e in America. Le sue prime raccolte di liriche (Renglones cortos, 1880; Noventa estrofas, [...] 1883; En tropel, 1892; Camafeos, 1897) lo pongono tra i precursori del modernismo di lingua spagnola; la preoccupazione per il ritmo, il gusto per la parola e per la musicalità, i riferimenti alla mitologia classica avvicinano la sua opera a quella ...
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Storico delle religioni (Roma 1882 - ivi 1958), prete; tra i primi cultori degli studî storico-religiosi in Italia, insegnò storia delle religioni come libero docente e incaricato, a Roma e a Firenze; [...] fu redattore dell'Enciclopedia Italiana. Rimasto sostanzialmente estraneo alla problematica del modernismo, indirizzò i suoi studî specialmente nel settore della religione romana; ma svolse anche attività divulgatrice d'alto livello, comprendente l' ...
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Teologo (Brancourt, Aisne, 1842 - Albi 1918), studioso di scienze naturali, storiche ed ecclesiastiche. Svolse larga attività pastorale (fu vescovo di Fréjus, 1890; arcivescovo di Albi, 1899) ed ebbe larghissima [...] ammirazione per A. Loisy; per questo, e per il suo atteggiamento in materie teologiche, che, aperto alle esigenze della moderna critica storica, testimonia il profondo rinnovamento della cultura cattolica francese tra la fine del 19º e gli inizî del ...
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Uomo politico e storico (Truns, Grigioni, 1855 - ivi 1916). Cattolico, membro del Consiglio cantonale (1877) e nazionale (1881-1905), promosse la fondazione di varî istituti nazionali e internazionali, [...] diretti alla tutela dei lavoratori. Partecipò alla redazione dell'enciclica Rerum novarum; si distinse nella lotta contro il modernismo. Fondò, con G. Python, l'università di Friburgo, in cui anche insegnò (1905-14). Scrisse di argomenti storici ( ...
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Cardinale, teologo e apologista cattolico inglese (Londra 1801 - Edgbaston, Birmingham, 1890). Figura trainante del cosiddetto Movimento di Oxford e autorevolissimo nel suo paese per la dottrina e le mirabili [...] difesa del dogma cattolico; e instaurava un nuovo metodo apologetico ripreso dalla fine dell'Ottocento e particolarmente vivo nella moderna storiografia e teologia del dogma. Nella Grammar of assent, N., in polemica col razionalismo e il liberalismo ...
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Pensatore religioso (Firenze 1852 - Londra 1925), uno dei maggiori studiosi cattolici del problema religioso nel 19º sec. In stretti rapporti con i più noti modernisti (A. Loisy, G. Tyrrell, E. Buonaiuti), [...] di apertura e di rinnovamento del pensiero cattolico, pur senza aderire ufficialmente alle maggiori prese di posizione del modernismo, del quale respingeva certi esiti immanentistici. È molto evidente, nella sua maniera d'intendere la rivelazione e ...
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modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...
modernista
s. m. e f. [der. di modernismo] (pl. m. -i). – 1. Fautore o seguace del modernismo cattolico. Come agg., relativo al modernismo: movimento m., teorie moderniste. 2. Seguace del modernismo come movimento letterario, artistico o architettonico....