LANZONI, Francesco
Guido Gregorio Fagioli Vercellone
Nacque a Faenza il 10 luglio 1862 da Evangelista, di una famiglia di mugnai, e da Teodora Ferniani di Brisighella (al paese di origine egli dedicò [...] spesso rivolte (cfr. L. Bedeschi, Lineamenti dell'antimodernismo: il caso L.,con documenti inediti, Parma 1970; M. Zaccaria, Il modernismo di mons. F. L., in Boll. della Biblioteca comunale di Faenza, 1999-2000, nn. 35-36, pp. 3-24), accettando ...
Leggi Tutto
GIACOMELLI, Antonietta
**
Nacque a Treviso il 15 ag. 1857 da Angelo e da Maria Rosmini, parente del filosofo Antonio Rosmini Serbati.
Proprio dall'ambiente familiare, e in particolare dai genitori che [...] . e i primi fermenti del movimento ecumenico, in L'Avvenire d'Italia, 14 apr. 1966; Id., I pionieri della D.C. Modernismo cattolico, 1896-1906, Milano 1966, ad ind.; Carteggio Giacomelli - Sabatier, a cura di C. Brezzi, in Fonti e documenti, II (1973 ...
Leggi Tutto
GUARDINI, Romano
Maria Virginia Geremia Borruso
Nacque a Verona, il 17 febbr. 1885, da Romano Tullo e da Paola Maria Berardinelli, entrambi appartenenti ad agiate famiglie di commercianti. Un anno dopo [...] l'anelito di rinnovamento, il tentativo di superare la divisione che si era creata tra la cultura ecclesiastica ufficiale e il moderno pensiero scientifico.
Nell'ottobre del 1908, il G. entrò in seminario a Magonza e il 28 maggio 1910 ricevette gli ...
Leggi Tutto
PIGNETTI, Valeria (in religione Maria di Campello), detta Sorella Maria. – Nacque a Torino il 28 gennaio 1875 da Bartolomeo e Maria Valerio, seguita nel 1878 dal fratello Ugo. Il padre, insegnante e poi [...] scomunica maggiore subita dal prete romano nel 1926, e con don Brizio Casciola, a sua volta imputato di modernismo e spesso ospite all’eremo. Particolarmente significativi per il rilievo dei corrispondenti sono l’amicizia epistolare intrattenuta dal ...
Leggi Tutto
GAMBA, Giuseppe
Bartolo Gariglio
Nacque a San Damiano d'Asti, il 25 apr. 1857, in una famiglia di modesti mezzadri. Il padre, Pietro, morì quando egli aveva sette anni; alle esigenze della famiglia [...] e tentando di recuperarli a posizioni di piena "ortodossia". Per questa ragione fu accusato di scarso vigore nel combattere il modernismo e dovette superare, con sofferenza, una visita apostolica tesa, tra l'altro, a chiarire la fondatezza di certe ...
Leggi Tutto
FERRARI, Andrea
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Lalatta di Palanzano (Parma) il 13 ag. 1850, primogenito dei quattro figli di Giuseppe e di Maddalena Longarini. La famiglia Ferrari apparteneva al ceto [...] ma relativamente aperte in campo culturale, incorrendo in accuse di filomodernismo.
Dopo la pubblicazione dell'enciclica Pascendi contro il modernismo, la diocesi di Milano fu al centro di continui sospetti, nonostante gli sforzi del F., il quale nel ...
Leggi Tutto
LATTES (Lattes Ajò), Dante
Gadi Luzzatto Voghera
Nacque a Pitigliano il 13 sett. 1876 da David e da Emilia Ajò.
Il padre, rimasto vedovo, si era risposato solo secondo il rito ebraico. Pertanto il L. [...] Rass. mensile di Israel, XLII (1976), n. 9-10 (numero monografico dedicato al L.); G. Luzzatto Voghera, D. L.: ebraismo, nazione e modernità prima della Grande Guerra (1898-1914), in Bailamme, 1991, n. 8, pp. 113-138; A. Luzzatto, D. L.: una presenza ...
Leggi Tutto
PIO XI, papa
Francesco Margiotta Broglio
PIO XI, papa. – Achille Ratti nacque a Desio, borgo tra Monza e Como, il 31 maggio 1857, quarto figlio di Francesco e di Teresa Galli di Saronno. Venne battezzato [...] Cremona, G. Bonomelli, e con mons. A. Ratti, in Aspetti religiosi e culturali della società lombarda negli anni della crisi modernista, 1898-1914, a cura di C. Marcora, G. Rigamonti, Como 1979; C. Snider, L’episcopato del Cardinale Andrea C. Ferrari ...
Leggi Tutto
BENEDETTO XV, papa
Gabriele De Rosa
Giacomo Della Chiesa nacque a Genova il 21 nov. 1854 dal marchese Giuseppe, di antica illustre famiglia, originaria dai duchi di Spoleto, e da Giovanna Migliorati, [...] il suo governo.
L'azione diplomatica di B. XV, volta ad allargare e stabilizzare i rapporti della Santa Sede con gli Stati moderni, fu coronata da successo, anche se l'influsso del suo pensiero sui problemi della pace non ebbe l'incidenza che egli si ...
Leggi Tutto
ELLERO, Giuseppe
Franco Laicini
Nacque a Tricesimo (Udine) il 6 giugno 1866 da Luigi, proprietario di una filanda, e Anna Fabris, che dedicò tutte le sue cure all'educazione di quest'unico figlio. Carattere [...] patriottiche e sociali ad echi dell'ultimo romanticismo.
Al pari di alcuni saggi dello stesso periodo (Le nuove tendenze del pensiero moderno all'aprirsi del sec. XX, in Riv. intern. di scienze sociali e discipline ausil., IX [1901], pp. 177-197; Le ...
Leggi Tutto
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...
modernista
s. m. e f. [der. di modernismo] (pl. m. -i). – 1. Fautore o seguace del modernismo cattolico. Come agg., relativo al modernismo: movimento m., teorie moderniste. 2. Seguace del modernismo come movimento letterario, artistico o architettonico....