RANGONI, Giacomino
Giancarlo Andenna
– Figlio di Guglielmo e di una Guiglia, della quale non è noto il casato, Rangoni nacque nei primi anni del XIII secolo ed è documentato per la prima volta il [...] comperato nei territori del conte, nella diocesi di Ravenna, o altrove.
Il testo esemplifica bene la varietà delle modulazioni retoriche e politiche (moral suasion, inviti alla moderazione, velate minacce di intervento armata manu, promesse di amore ...
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PATRIZIO Ravennate
Leardo Mascanzoni
PATRIZIO Ravennate. – Della vita di questo cronista non è noto nulla. Neppure vi è certezza circa il secolo in cui visse e scrisse la sua opera. È probabile si tratti [...] poiché quest’ultima fu sicuramente scritta nella seconda metà del Trecento laddove le altre, pur con diverse modulazioni cronologiche, possono essere riconosciute come quattrocentesche), si stabilisce così un rapporto molto ravvicinato fra la Cronica ...
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CORANO
A.M. Piemontese
Libro sacro musulmano (arabo Qur'ān 'salmodia, lettura cantilenata'; siriaco Qeryânâ) recante il testamento divino di Allāh in lingua araba, rivelato al profeta Maometto (ca. [...] oro che reca, per tutta testata dove a margine spicca la palmetta, il titolo della sūra su una linea di comune modulo e smagliante contrasto alle altre d'inchiostro bruno. Nell'età matura, specialmente con la più minuta naskh, la bruna scrittura ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Musica e musici nel mondo greco: rischi e vantaggi della professione musicale
Massimo Raffa
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il mondo [...] musicale spesso indicata come “nuova musica”. I ditirambografi Melanippide, Frinide, Cinesia, Filosseno e soprattutto Timoteo di Mileto modulano da una scala all’altra nel corso del medesimo brano e contaminano generi e ritmi diversi, attirandosi gli ...
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MANCINI, Carlo
Federico Trastulli
Figlio di Lorenzo e della contessa Lucrezia Barbiano di Belgioioso, nacque a Milano il 28 febbr. 1829.
L'ambiente domestico fu determinante nella formazione del suo [...] 59), ove lo specchio lacustre non è che un pretesto, giacché il grosso della tela è occupato dalle infinite modulazioni formali e cromatiche della parete rocciosa e delle fronde arboree.
La maestria disegnativa del M. s'individua nelle cime assolate ...
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GERARCHIE ANGELICHE
M. Bussagli
Scala gerarchica della tradizione cristiana costituita - secondo le indicazioni dello pseudo-Dionigi (De coel. hierar., VII-IX) e di s. Tommaso d'Aquino (Summa theol., [...] di occhi (per es. Cefalù, cattedrale, volta del bema) -, gli arcangeli e gli angeli, che tuttavia subiscono le medesime modulazioni iconografiche. Così nel Passionale della badessa Cunegonda, del 1316-1320 (Praga, Státni Knihovna, XIV A 17, c. 250v ...
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La dispietata mente, che pur mira
Mario Pazzaglia
. Canzone (Rime L) di cinque strofe con fronte e sirma, sullo schema 6 + 7, abc, abc: cdeedff, con concatenatio e combinatio, e congedo ghh. A parte [...] resta isolata e senza svolgimento: subito spenta in una suavitas troppo scoperta e retoricamente programmatica, che giunge, più oltre, a modulazioni sin troppo cantabili (E voi pur sete quella ch'io più amo, v. 40). La tematica si aggira nell'ambito ...
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FILIPPESCHI, Mario
Roberto Staccioli
Nato a Palaia (prov. di Pisa) il 7 giugno 1907, da Uriliana Benvenuti e da Silvestro, dotato d'una voce tenorile di particolare estensione, volume e consistenza [...] delle incisioni discografiche, riscontrò nella sua voce notevoli durezze che causavano alquante difficoltà nel canto legato e nelle modulazioni (p. 54).
In effetti fu spesso imputata al F. una certa mancanza di fantasia interpretativa e per questo ...
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ASIOLI, Bonifacio
Riccardo Nielsen
Nacque a Correggio il 30 ag. 1769 e fu il più illustre rappresentante di una famosa famiglia di artisti. Fin dai sette anni cantava accompagnandosi con un piccolo [...] di composizione ossia seguito del trattato di armonia, libri tre (opera postuma, Milano 1832); Corso di modulazioni classificate; Primi elementi per il canto (1809); Disinganno sulle osservazioni fatte sul temperamento proprio degli istromenti ...
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Ingegneria
Il termine a., introdotto negli anni 1940 da J. Diebold per descrivere il largo impiego di apparecchiature automatiche manifestatosi soprattutto nell’industria automobilistica, esprime oggi [...] per es., a effettuare trasduzioni di grandezze, conversioni di segnali dalla forma continua a quella codificata o viceversa, modulazioni, calcoli ecc.; b) che, in base ai segnali contenenti le informazioni per l’operazione da eseguire, forniscono le ...
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modulante
agg. [part. pres. di modulare2]. – Che modula: passaggio m., in musica, passaggio ad altra tonalità; segnale m., in elettronica e nella tecnica delle telecomunicazioni (anche, come s. f., la m.), l’onda che contiene l’informazione...
modulare1
modulare1 agg. [der. di modulo]. – Relativo a un modulo (nel suo sign. primo e più generale), basato su un modulo, e quindi anche costituito dal vario accostamento di elementi (detti essi stessi elementi m.) che ripetono le misure,...