BORGIANNI (Borgiani, Burgiano, Borján), Orazio
Harold E. Wethey
Nacque a Roma intorno al 1578 da Giovanni, falegname fiorentino.
Dal testamento del B. risultano suoi "fratelli uterini" Giovanni Domenico [...] , dove lo sfondo architettonico richiama senza alcun dubbio edifici romani e le figure hanno per lo più il modulo allungato dei manieristi, come nella Circoncisione e nella Visitazione (una versione quasi identica della Visitazione, già in Spagna ...
Leggi Tutto
FERRO, Pietro Antonio
Sabino Iusco
Non si conoscono gli estremi anagrafici del F., che nacque probabilmente a Ferrandina (ora prov. di Matera; Barbone Pugliese, 1987, p. 257) verso l'anno 1570.
La ricostruzione [...] un orgoglio cittadino in memoriam.
La pala, ancorata al tormento espressionistico dell'ultima maniera romana di A. Lilio, ripete il modulo della teofania in luce in alto e dei primi piani sbalzati plasticamente su un fondo in penombra. E la scalatura ...
Leggi Tutto
DE MOTTIS
Caterina Pirina
Famiglia di pittori e istoriatori di vetro operosi in Lombardia nel sec. XV. Cristoforo figlio di Giacomo senior era, come il padre, milanese. Fu attivo nel duomo di Milano [...] dal Bramante con il celebre voltone in prospettiva nell'abside della milanese chiesa di S. Satiro (1481). Tale modulo infatti comincia ad apparire nell'arte padano-veneta proprio nel settimo decennio dei '400 e a divenire una inconfondibile ...
Leggi Tutto
MERLINO, Francesco Saverio
Giampietro Berti
– Nacque a Napoli il 15 sett. 1856 da Antonio e Giovanna Colarossi.
Di ceto medioborghese, la famiglia era fortemente impregnata di cultura giuridica. Il [...] di sfuggita, quel dibattito fra storiografia marxista e storiografia liberale avvenuto in Italia dopo il 1945, in quanto delinea un modulo storiografico che, per certi versi, si può definire gramsciano avant la lettre.
Nei primi mesi del 1890 il M ...
Leggi Tutto
BONASONE, Giulio
Alfredo Petrucci
Figlio di Antonio - di famiglia originaria di Carpi che si era stabilita a Bologna alla fine del sec. XV acquistando i diritti di cittadinanza nel 1492 - fu attivo, [...] ciò si deduce dal fatto che egli pubblicò perfino una serie di Figure anatomiche (tredici: B. 329-341) inscritte in un modulo tra il marcantoniano e il mantovano; ma il suo vero amore fu il nudo femminile, contemplato non tanto nell'armonia delle sue ...
Leggi Tutto
REA, Domenico
Francesco Durante
REA, Domenico. – Nacque l’8 settembre 1921 a Napoli da Giuseppe, ex carabiniere, e da Lucia Scermino, sua seconda moglie e ostetrica. In casa c’erano già la sorellastra [...] del 1956 in un’intervista apparsa nella rivista Il Caffè, rispose: «Tra noialtri più giovani che cominciammo a lavorare su un modulo di racconto tough, movimentato, plebeo, chi è andato più avanti di tutti è Rea».
Malgrado le continue richieste di un ...
Leggi Tutto
ODERISIO
Mariano Dell'Omo
– Non si conoscono la data e il luogo di nascita di questo monaco, figlio del conte Oderisio II della Marsica, che fu abate di Montecassino dal 1087 al 1105.
La Chronica monasterii [...] all’attività dello scriptorium cassinese, nondimeno diversi codici, caratteristici per la riduzione del formato oltre che del modulo della scrittura, risalgono sicuramente agli anni compresi tra il 1088 e il 1105 (di contenuto classico: Firenze ...
Leggi Tutto
CRIVELLI, Vittore
Pietro Zampetti
Figlio di Iacopo e fratello del più famoso Carlo, nacque a Venezia e fu anch'egli pittore. La prima notizia che lo riguarda lo dà presente a Zara, e risale al 1465 [...] non risolto. La sua operosità marchigiana è quella di un abile artigiano, più che di un creatore, e la ripetizione di moduli orinai fissati ne è conferma. Nelle cose più felici - per es. la Madonna col Bambino e angeli adoranti, della coll. Benson ...
Leggi Tutto
DEGNI, Demetrio
Salvatore Adorno
Nacque a Barletta nel 1648. Nel 1671 si trasferì a Modena dove, dopo un breve periodo d'inattività, installò una tipografia nella quale stampò parecchi libri e soprattutto [...] (il libro viene appunto chiamato giornale) basati sul culto della notizia, sul valore oggettivo del fatto. Questo modulo - tipico della gazzetta - applicato al libro, ebbe "un successo enorme, superiore agli antecedenti, quasi incredibile" che spinse ...
Leggi Tutto
COLLECINI, Francesco
Giovanna Rosso Del Brenna
Delle sue origini si sa solo che era romano, come egli stesso si definisce firmando nel 1750 i disegni per la sua prima attività professionale: il concorso [...] di saper brillantemente risolvere problemi di natura pratica e funzionale: in questo caso la realizzazione di una "unità modulare ripetitiva, che potesse rispondere a problemi di terreni scoscesi, e di orientamento del sole" (Plunz, 1977, p. 110 ...
Leggi Tutto
modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare o proporzionare le misure di un insieme;...
modulante
agg. [part. pres. di modulare2]. – Che modula: passaggio m., in musica, passaggio ad altra tonalità; segnale m., in elettronica e nella tecnica delle telecomunicazioni (anche, come s. f., la m.), l’onda che contiene l’informazione...