Matematico statunitense (New York 1926 - Trondheim 1994), prof. alla Brandeis University (dal 1957). Ha dato fondamentali contributi all'algebra, e in partic. all'algebra omologica e all'algebra associativa [...] su anelli commutativi, A. e O. Goldman (1960) hanno generalizzato la nozione di separabilità partendo dal concetto di modulo proiettivo, consentendo l'estensione della teoria di Galois agli anelli commutativi, nel caso di anelli intermedi separabili ...
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Fermat, ultimo teorema di
MMassimo Bertolini
di Massimo Bertolini
SOMMARIO: 1. Introduzione. ▭ 2. Storia: il lavoro di Kummer. ▭ 3. Estensioni abeliane di Q. ▭ 4. Estensioni esplicite di campi e funzioni [...] a un toro C/Λ, il gruppo E[m] è isomorfo a (Z/mZ)2; fissata una base (P1,P2) per E[m] come Z/mZ-modulo, si ottiene un'identificazione del gruppo Aut(E[m]) di automorfismi di E[m] con il gruppo GL2(Z/mZ) delle matrici invertibili di ordine 2 a ...
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pressione
pressióne [Der. del lat. pressio -onis, dal part. pass. pressus di premere "premere"] [MCC] (a) Generic., l'azione del premere, cioè dell'esercitare una forza sulla superficie di un corpo. [...] azione: precis., per una forza ripartita su una superficie sulla quale essa agisca ortogonalmente, è il rapporto tra il modulo della forza e l'area della superficie. Tale definizione di tipo introduttivo può essere enunciata per il generico punto di ...
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VARIETÀ (App. II, 11, p. 1089)
Edoardo Vesentini
In geometria il termine v. è comunemente inteso in due differenti accezioni: v. algebrica (per la quale rinviamo alla voce geometria: Geometria algebrica, [...] ;F(X); assumeremo inoltre come zero dello spazio vettoriale &scr;T??? (X) il campo dei vettori nulli in ogni punto di X); b) è un modulo sopra l'anello &scr;F(X) (per ogni coppia di elementi t di &scr;T??? (X) ed f di &scr;F (X), il ...
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Sinai Yakov Grigorevic
Sinai 〈sàini〉 Yakov Grigorevič [STF] (n. Mosca 1935, nat. SUA) Prof. di matematica nel-l'univ. di Princeton (1983). ◆ [MCS] Biliardo di S.: modello di meccanica statistica costituito [...] e contenente uno o più ostacoli circolari (o almeno strettamente convessi). L'insieme Ω dei dati iniziali con velocità di modulo 1 è considerato come lo spazio delle fasi di un sistema dinamico metrico in cui l'evoluzione temporale è semplic. il ...
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velocita
velocità [Der. del lat. velocitas -atis, da velox -ocis "veloce"] [LSF] Nell'accezione più generale, con rifer. a una grandezza variabile o a un fenomeno, il termine indica un elemento atto [...] : I 386 b, c. ◆ [MCC] V. areale, o areolare: in un moto piano, di un punto rispetto a un polo, il vettore il cui modulo è pari alla derivata temporale dell'area spazzata dal vettore r che unisce il polo al punto mobile, la cui direzione è normale al ...
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norma
nòrma [Lat. norma "squadra"] [LSF] Regola, modo di procedere stabilito o conveniente per una determinata categoria di problemi. ◆ [ALG] Applicazione da uno spazio vettoriale X all'insieme dei numeri [...] ., è detta n. C∗, se per ogni vettore x si ha ||x∗✄x||= ||x||2. Un esempio di n. C∗ è l'usuale nozione di modulo di un numero complesso su C: ||z||= ||a+ib||=(a2+b2)1/2. ◆ [MCQ] N. definita positiva: v. meccanica quantistica: III 709 b. ◆ [ALG] N ...
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equipollente
equipollènte [agg. Der. del lat. aequipollens -entis, comp. di aequus "uguale" e del part. pass. pollens -entis di pollere "potere, aver forza" e quindi "che ha uguale valore"] [FAF] Proposizioni [...] orientati paralleli, di uguale lunghezza e di versi concordi. ◆ [MCC] Sistemi e. di forze: quelli che hanno e. sia il risultante, sia il momento rispetto a un punto qualsiasi. ◆ [ALG] Vettori e.: vettori paralleli, di uguale modulo e uguale verso. ...
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Si chiama c. ogni numero della forma a + i b, essendo a e b due numeri reali relativi (positivi, negativi o anche nulli) e rappresentando il simbolo i (unità immaginaria o immaginario) la radice quadrata [...] numero c. a+i b il vettore che, applicato nell’origine O del piano c., ha come estremo il punto (a, b). Il modulo sopra definito del numero c. a+i b, ρ=√‾‾‾‾‾‾a2+‾‾b2 è allora uguale alla distanza dall’origine del punto rappresentativo del numero c ...
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CIPOLLA, Michele
Francesco Saverio Rossi
Nato a Palenno il 28 ott. 1880 da Luigi e da Rosaria Moncada, dopo aver seguito con onore, gli studi medi superiori nel liceo della sua città, iniziò quelli [...] in Annali di matematica, IX[1903], pp. 113-60). Dal 1903 al 1906 si occupò ancora delle congruenze numeriche del tipo xn ≡ a (modulo p) (a e n interi positivi, p primo) e su quel tema spiccano fra le altre le due note Applicazione della teoria delle ...
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modulo
mòdulo s. m. [dal lat. modŭlus, dim. di modus «misura»]. – In genere, misura, forma, esemplare, che si assume come modello a cui attenersi, o come elemento fondamentale secondo il quale determinare o proporzionare le misure di un insieme;...
modulante
agg. [part. pres. di modulare2]. – Che modula: passaggio m., in musica, passaggio ad altra tonalità; segnale m., in elettronica e nella tecnica delle telecomunicazioni (anche, come s. f., la m.), l’onda che contiene l’informazione...