Scienza indiana. Il pensiero indiano
Raffaele Torella
Il pensiero indiano
Una 'filosofia' indiana?
I diversi modi in cui nel tempo si è articolata questa domanda e le risposte date a essa sono da inquadrare, [...] questa visione all'esempio della corda che è scambiata per serpente, la corda è il Brahman e il serpente il mondo della molteplicità nel quale si svolge la nostra esperienza ordinaria. I motivi per cui da sempre si incorre in questo errore, dal quale ...
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Il Rinascimento. Scienza e religione
John Monfasani
Scienza e religione
Il rapporto tra religione e scienza è stato condizionato, nel Rinascimento, almeno da tre fattori. Il primo è la pervasiva influenza [...] che oggi sarebbe impensabile, ma anche che l'ortodossia religiosa era socialmente imposta. La Riforma introdusse una molteplicità di 'ortodossie' cristiane, senza però attenuare la pressione politica in difesa della correttezza religiosa. Si verificò ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. La musica
Paolo Gozza
La musica
La musica e il Cosmo
Secondo la tradizione, l'istituzione del termine Cosmo (kosmos, mundus) risale a Pitagora. [...] ', disordine e dissolutezza, caos. Il concetto di Cosmo implica quindi il riferimento a un tutto organico, che comprende la molteplicità del reale in uno schema che è insieme principio di ordine e di bellezza. L'espressione più comprensiva del Cosmo ...
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Parte finita del tempo; determinata per un particolare accadere dalla relazione di simultaneità tra elementi in esso distinti e una serie di fatti successivi gli uni agli altri; che può quindi essere misurata [...] nello spazio, della durata reale o pura, forma che prende la successione quando è immediatamente sentita nella coscienza come molteplicità qualitativa di elementi che susseguendosi si penetrano e si fondono tra loro come note in una melodia. ...
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Scienza greco-romana. La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Giulio Lucchetta
La filosofia della Natura tra VI e V secolo
Problemi di metodo
Nel Libro I della Metafisica, Aristotele traccia un [...] immobile; e che non ci fosse il vuoto; ma il movimento non è possibile se non c’è il vuoto separato; (q) e neppure la molteplicità se non c’è ciò che divide. E non c’è differenza [secondo loro] fra dire che il tutto non è continuo ma diviso in corpi ...
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La scienza in Cina: dai Qin-Han ai Tang. I primordi dell'Impero
Anne Cheng
I primordi dell'Impero
Quando il Primo Imperatore Qin (Shi Huangdi) riuscì a unificare per la prima volta i principati dei [...] che l'esagramma qian è il cavallo?" (Zhou Yi lüeli, Ming Xiang).
Wang Bi respinge senz'altro l'idea di una irriducibile molteplicità che escluderebbe ogni legame tra le cose e afferma che esiste un principio unico: il 'non c'è' (wu), termine che egli ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Il marxismo dal 1945 al 1989
Francesca Izzo
Caratteri generali
Dopo la Seconda guerra mondiale, il marxismo – ovvero quell’insieme di teorie filosofiche, politiche, economiche, storiche ispirate al [...] in tal modo tratti minoritari o puramente accademici.
In Italia la sua sorte appare invece molto diversa. Attraverso una molteplicità di vie e di forme, il marxismo fa sentire la sua influenza sull’insieme della cultura italiana, diventando un ...
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GALLI, Gallo
Filosofo, nato a Montecarotto (Ancona), il 26 gennaio 1889. Studiò all'univ. di Roma (1908-12), ove fu scolaro di B. Varisco; prof. di filosofia teoretica (dal 1936) all'univ. di Cagliari, [...] centri di attività creatrice e non meramente percettiva, e rinviano a Dio, sintesi dell'unità pura e della molteplicità cosmica.
Sue opere principali: Kant e Rosmini, Citta di Castello 1914; Saggio sulla dialettica della realtà spirituale, Gubbio ...
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L’atto del prendere coscienza di una realtà che si considera esterna a noi.
Filosofia
Si possono distinguere due sensi con cui il termine p. è usato nella storia della filosofia. In un senso generale [...] del fenomeno, senza ricorrere ad altri osservatori. È chiaro che ciò favorisce la diffusione di una varietà e molteplicità di risultati, perché ciascun osservatore esperisce direttamente i fenomeni illustrati (come nel caso di molte illusioni ottiche ...
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Complesso dei miti di un popolo, cioè delle narrazioni fantastiche tradizionali di gesta compiute da figure divine o antenati (esseri mitici), diffuse, almeno in origine, oralmente.
La spiegazione classica
Il [...] dei pensatori. Di qui, nel quadro del suo pensiero monistico, Senofane di Colofone trasferì nell’unità del divino la molteplicità delle figure dominanti nel mito, gli dei. Il prestigio dell’epopea tuttavia spingeva a cercare una spiegazione dell ...
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molteplicita
molteplicità (non com. moltiplicità; ant. multiplicità) s. f. [dal lat. tardo multiplicĭtas -atis]. – 1. Il fatto di essere molteplice o, più spesso, di essere molteplici (cioè più d’uno e di vario genere o aspetto): m. di interessi...
-plo
[ricavato dal lat. duplus, triplus, ecc., forme equivalenti alle più com. duplex, triplex, ecc.; cfr. gr. διπλοῦς, τριπλοῦς, ecc.]. – Secondo elemento, atono, che serve a formare aggettivi moltiplicativi: triplo, quadruplo, quintuplo,...