La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. Le istituzioni culturali e la trasmissione del sapere
Wesley M. Stevens
Le istituzioni culturali e la trasmissione del sapere
Istituzioni [...] , o sull'agricoltura o sul commercio ‒ in Italia si affermarono due indirizzi che influenzarono gradualmente l'organizzazione del monachesimo nell'Europa occidentale: la 'Regola del Signore' e la 'Regola di San Benedetto'. Esse provvedevano a ...
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CAVALCA, Domenico
Carlo Delcorno
Nacque verso il 1270 a Vico Pisano, come attestano i più antichi manoscritti delle sue opere e le notizie che si leggono nella Cronaca trecentesca e nei più tardi Annali [...] . La prosa del C. tocca la misura di un’eleganza raccolta e uniforme esercitandosi nella libera traduzione dei testi fondamentali del monachesimo orientale e occidentale: le Vitae Patrum e i Dialogi libri IV di s. Gregorio.
Il Dialogo è uno dei libri ...
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Jainismo
Colette Caillat
Introduzione: l'India settentrionale nel corso del I millennio a.C
Verso la metà del I millennio a.C. l'India settentrionale è teatro di importanti cambiamenti economici e politici. [...] , etici, principî della vita religiosa); la terza, più tecnica, raccoglie i più antichi compendi di regole del monachesimo jaina; la quarta raggruppa alcune delle più celebri antologie di scritti sulla vita religiosa; la quinta, più eterogenea ...
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La formula di Heer dell’era costantiniana (1949-1953)
Il cristianesimo in mezzo al tempo e all’eternità
Gianmaria Zamagni
Nella primavera del 1953 lo storico delle idee austriaco Friedrich Heer pubblica [...] francese o dall’Ottocento, ma proprio dalla Scolastica. Tale movimento chiama in causa quattro fattori: la disgregazione del monachesimo; la formazione di una curia romana burocratica e l’impossibilità di riformarla già al concilio di Basilea; lo ...
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SARPI, Paolo
Antonella Barzazi
(Pietro). – Pietro Sarpi nacque a Venezia il 14 agosto 1552 da Francesco, mercante, originario di San Vito in Friuli, e dalla veneziana Isabella Morelli.
Morto precocemente [...] della Chiesa delle origini fossero state progressivamente abbandonate, a causa delle trasformazioni dell’episcopato e del monachesimo – arricchiti da lasciti e donazioni –, dell’affermarsi del centralismo pontificio e del sistema dei benefici (G ...
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Terrorismo
Luciano Pellicani
di Luciano Pellicani
Terrorismo
sommario: 1. Il terrorismo globale. 2. Fondamentalismo e terrorismo. 3. Una guerra di civiltà. 4. La cultura dei diritti di fronte al terrorismo. □ [...] del Corano, fu concepita da Maometto come un dovere religioso. Tant'è che un ḥadīth dice che "il ǧihād è il monachesimo dell'Islam" e che coloro che combattono sulla "via di Dio" - i ghāzī - sono destinati a entrare immediatamente nel Paradiso. E ...
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MESOPOTAMIA
V. Strika
(gr. Μεσοποταμία)
Regione storica del Medio Oriente, il cui territorio si articola in due distinti nuclei, l'Iraq (arabo ῾Irāq) e la M. Superiore (arabo al-Jazīra), che si estende [...] episodico in M., a giudicare anche dalle comunità sopravvissute fino a oggi. Esso si diffuse sia nella forma del monachesimo, importato dall'Egitto da Mār Augin, sia nella forma siro-giacobita, sia in quella nestoriana. Centri importanti furono ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Lo spazio sacro del cristianesimo
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Non è possibile parlare di una vera architettura [...] personaggi di corte non di rado imparentati con la casa regnante. Anche in Italia un segno del favore dei Carolingi per il monachesimo benedettino è la fondazione, tra gli altri, del monastero di Sant’Ambrogio a Milano nel 784, di quello di San Zeno ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Raffaello Morghen
Grado Giovanni Merlo
Nel suo itinerario di studioso e di organizzatore di cultura Raffaello Morghen visse stagioni diverse, passando dalla ricerca prevalentemente erudita e filologica [...] vicino all’universo di valori morgheniani, come appare soprattutto negli studi dedicati a Cluny e al monachesimo cluniacense, che Morghen giudicò espressione «notevole di storiografia cattolica, rigorosamente impegnata nella problematica del pensiero ...
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DONNOLO, Shabbĕtay Bar Abrāhām
Gianfranco Fiaccadori
Medico e uomo di scienza ebreo, figlio di Abrāhām, nato ad Oria, oggi in provincia di Brindisi, nel 913 o poco dopo. I principali dati della sua [...] n. s., XII (1963), 2, pp. 579-600; A. Milano, Storia degli Ebrei in Italia, Torino 1963, p. 55; B. Cappelli, Il monachesimo basiliano ai confini calabro-lucani, Napoli 1963, pp. 120, 141, 151, 158; L. Cracco Ruggini, Note sugli Ebrei in Italia dal IV ...
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monachesimo
monachéṡimo (non com. monachismo) s. m. [der. di monaco]. – Complesso fenomeno religioso, caratteristico di quasi tutte le maggiori religioni, consistente nell’abbandono della vita sociale da parte di individui che, in genere rinunciando...
orientale
agg. [dal lat. orientalis]. – 1. Di oriente, posto a oriente rispetto ad altri luoghi (contrapp. a occidentale): le coste o. d’Italia; i confini o. dell’Ungheria; le regioni o. della Francia; la Sicilia o.; il Mediterraneo o.; le...