Termine, introdotto da H. Frei e ripreso poi da A. Martinet, per designare le più semplici unità linguistiche dotate di significato: nella sequenza prendi la palla i m. saranno prend-, -i ‘seconda persona dell’indicativo presente’, l- ‘articolo determinativo’, -a (di la) e -a (di palla) ‘femminile, singolare’ (si tratta in questo caso di un m. discontinuo), pall-. Nella terminologia della linguistica ...
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In linguistica, e in particolare nella teoria funzionalista di A. Martinet, il monema lessicale, cioè la minima unità significativa del lessico (in opposizione a monema grammaticale o morfema).
Più in [...] generale, l’unità astratta che in un lessico, inteso come lista di parole o dizionario, viene assunta come forma di base comprendente tutte le forme della sua flessione (per es., l’infinito per i verbi) ...
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Linguistica
AAndré Martinet
di André Martinet
Linguistica
sommario: 1. Il linguaggio e le lingue. 2. Profilo storico. 3. La descrizione delle lingue. 4. Lo stile. 5. L'acquisizione del linguaggio e [...] l'avviso che il numero non è in funzione ma non potrò raggiungere la persona con cui voglio parlare. Il caso dei monemi può essere in una certa misura accostato a quello delle lettere nel sistema di cifrazione romana (preso nella sua forma primitiva ...
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Semantica
Tullio De Mauro
*La voce enciclopedica Semantica è stata ripubblicata da Treccani Libri con il titolo Il valore delle parole, arricchita e aggiornata da un contributo di Stefano Gensini.
sommario: [...] una parola o segno linguistico a nuovi e diversi sensi, o diciamo cosa ovvia e valida per ogni altro tipo di segni e monemi, o dobbiamo scavare e precisare meglio le nozioni di novità e diversità.
Diremo nuovo e diverso per una parola o per un segno ...
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Linguista svizzero (Baar 1899 - Ginevra 1980), professore di linguistica comparata dal 1940 e di linguistica generale (1945-69) nell'università di Ginevra. Mosso da posizioni prossime a quelle di Ch. Bally, [...] di F. de Saussure (Cahiers F. de S., 1957-1972). Si devono a lui alcune nozioni e alcuni termini (monema, catena, ecc.) fondamentali per la linguistica contemporanea e importanti ricerche di teoria e analisi sintattica. Tra i volumi: La grammaire ...
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In genere, tendenza a dare particolare importanza alla funzione di ciò che si considera, a vedere un problema sotto l’aspetto della funzionalità.
Architettura
Tendenza a considerare i principi e le basi [...] scomponibile in unità minori dal punto di vista semantico: per es. a ban e ca non inerisce più alcun significato. Il monema banca è invece ulteriormente segmentabile in unità acustiche: i fonemi /b/+/a/+/n/+/k/+/a/, che distinguono, per es., banca da ...
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Anatomia e medicina
Organo della cavità orale dei Vertebrati, con funzione tattile e gustativa, che ha anche parte importante nel processo della masticazione e della deglutizione e, nell’uomo, nell’articolazione [...] . In questo caso, la antieconomicità è palese: ma è anche chiaro che le possibilità di errore in sede di trasmissione del monema sono assai ridotte, nel senso che è assai più facile individuare l’esistenza di un errore. L’alto numero di combinazioni ...
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Semiologia
Luis J. Prieto
di Luis J. Prieto
Semiologia
sommario: 1. Introduzione. 2. Semiologia della comunicazione. 3. Semiologia della connotazione. □ Bibliografia.
1. Introduzione
Quando, agli inizi [...] al limite, in un codice a prima articolazione, l'analisi dei semi in segni a facce più ampie, si arriva infine ai cosiddetti ‛monemi', cioè a segni che non sono più analizzabili a loro volta in segni a facce ancora più ampie (v. Frei, 1950, p. 164 ...
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Linguistica
La parte della linguistica che studia la connessione di unità minori a formare unità maggiori. In questo senso si parla anche di fonetica sintattica (o sandhi, con il termine della grammatica [...] il termine sintagma. Una teoria della s. è elaborata dai suoi successori: H. Frei, a cui si deve il termine monema per indicare le entità significative minime, e altri strutturalisti di diverso orientamento (G. Guillaume, O. Jespersen, L. Tesnière ...
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Con modo di dire o, più tecnicamente, locuzione o espressione idiomatica si indica generalmente un’espressione convenzionale, caratterizzata dall’abbinamento di un significante fisso (poco o niente affatto [...] combinatorio e metaforico originario si è perduto e l’intero sintagma, nel suo complesso, vale come una parola e monema lessicale unico» (De Mauro 1982: 140).
Proprio la perdita dell’originario «gioco combinatorio e metaforico» potrebbe aver reso nel ...
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monema
monèma s. m. [der. del gr. μόνος «unico», col suff. -ema di fonema, ecc., attraverso il fr. monème] (pl. -i). – Termine (usato e interpretato in modo non univoco dai linguisti) adottato nella terminologia linguistica francese da A....
morfema
morfèma s. m. [der. del gr. μορϕή «forma», sul modello di fonema] (pl. -i). – In linguistica, elemento formale che conferisce aspetto e funzionalità alle parole e alle radici, definendone la categoria grammaticale e la funzione sintattica....