CITTÀ
P. Cuneo
La definizione di Isidoro di Siviglia (Etym., XV, 2, 1), identificando la civitas nel vincolo associativo che lega gli abitanti e l'urbs entro le mura che circondano lo spazio abitato, [...] , la c. era sentita come protezione e rifugio per l'individuo bisognoso di sicurezza: essa venne rappresentata in maniera monotona, quasi un ideogramma che privilegia il cerchio vuoto delle mura. Ne è un esempio il dittico di Harrach con scene ...
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Le pratiche del diritto civile: gli avvocati, le Correzioni, i conservatori delle leggi
Marco Bellabarba
Le pratiche del diritto civile: gli avvocati, le " Correzioni ", i " conservatori delle leggi [...] culturali appropriate, aveva bisogno di imporre idee e comportamenti che sapessero toccare la vita stessa - quella reale, monotona e lontana - dei propri sudditi. L'impianto repentino dei "luoghi di scrittura", dalle cancellerie agli uffici, ai ...
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La cultura
Gino Benzoni
Storiografia ed erudizione
All'insegna della continuità, sia pure in discesa, sia pure nella cornice dello scadimento di rilievo politico, del rimpicciolimento di prestigio [...] " di "bombe infuocate", non sussistono "come un tempo"? E evidente: "come una volta" continuano "gli uomini" ad ammazzarsi. Ripetitiva, monotona, per tal verso la storia. Dove sta il miglioramento? A meno che non s'intenda per tale il progressivo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
La forma-codice: metamorfosi e polemiche novecentesche
Paolo Cappellini
Itinerari novecenteschi dell’idea di Codice e il problema della defascistizzazione
La storia del diritto italiano è nata non soltanto [...] i ‘veri’ giuristi , i ‘giuristi-puri’, lungi dall’aderire a «una irrazionale e incontrollata apologetica, vana e monotona, che traduceva in termini diversi la retorica dei dirigenti politici», si erano trincerati in un ‘formalismo salvifico’, in «una ...
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GRASSI (Crassus, de Grassis), Giovanni
Gigliola Di Renzo Villata
Figlio di Melchione, nacque verosimilmente agli inizi del Quattrocento; con tutta probabilità era originario di Ivrea (o della vicina [...] , non escluso qualche grande dottore civilista della levatura di Bartolo da Sassoferrato) citati parcamente e senza mai indulgere a una monotona litania di rinvii, il G. riesce non di rado a scrollarsi di dosso il peso dell'autorevolezza dei grandi ...
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COLTELLINI, Agostino
Martino Capucci
Nacque a Firenze il 17 apr. 1613, figlio unico di Francesco, mercante di origini bolognesi morto il 28 giugno 1631, e di Lisabetta, figlia del pittore Taddeo Curradi.
Fece [...] contado".
Molto largo il contributo del C. all'oratoria sacra, prosastica e poetica, secondo l'ideale di quella chiara e monotona semplicità che poi il Segneri avrebbe portato a più alti livelli: appunto al C. il Segneri richiese un esame preventivo ...
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DE LAUGIER, Cesare Niccolò Giovacchino, conte di Bellecour
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Portoferraio il 15 ott. 1789 da Leopoldo, capitano comandante di quella piazzaforte granducale, e da Francesca [...] non si hanno notizie di una sua attività politica, ad eccezione dei sospetti ricordati.
La sua dovette essere la vita monotona di un ufficiale di guarnigione, ben diversa da quella del tempo dell'Impero, intramezzata da avventure amorose le da litigi ...
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Il Dominio da terra: politica e istituzioni
Alfredo Viggiano
Città capitale e Dominio da terra; ambiente veneziano e ambiente veneto; vocazione per il mare e attrazione verso la terra: questi alcuni [...] topograficamente da quegli edifici che, pur con accentuazioni dialettali differenti da luogo a luogo, si ripetono con monotona insistenza nei vari capoluoghi amministrativi: la torre dell'Orologio, la campana del consiglio, l'antenna sormontata ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] e motiva psicologicamente i principali avvenimenti di un'epoca. Ma fuori di questi tre scrittori, la letteratura si svolge monotona, esaurendo a poco a poco le vecchie forme. Queste si schematizzano nel contenuto, si chiudono in esperienze anguste e ...
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GIAPPONE (A. T., 101-102)
Fabrizio CORTESI
Giuseppe COLOSI
Gioacchino SERA
Pino FORTINI
Guido PERRIS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Edoardo GOULET
Carlo TAGLIAVINI
Alfred SALMONY
Marcello [...] : circa un'ora, e si usava porne in scena parecchi in uno stesso giomo. Per sollevare lo spirito dalla loro intollerabile monotonia, venne presto l'uso d'intercalare, fra l'uno e l'altro, una composizione ancora più breve, di carattere comico, il ...
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monotonia
monotonìa s. f. [dal gr. μονοτονία; v. monotono]. – Carattere di ciò che è monotono, di ciò che ha tono o cadenza uniforme: la m. di una cantilena, di una canzone; la pioggia cade con m.; le operazioni si ripetevano tutte uguali,...
piatto1
piatto1 agg. [lat. *plattus, dal gr. πλατύς «largo»; nel sign. 5, è tratto da appiattare, che a sua volta è un der. dell’agg. piatto]. – 1. a. Di un tratto di terra, o d’altra superficie, o di un corpo, di un oggetto, che si estendono...