La formula di Heer dell’era costantiniana (1949-1953)
Il cristianesimo in mezzo al tempo e all’eternità
Gianmaria Zamagni
Nella primavera del 1953 lo storico delle idee austriaco Friedrich Heer pubblica [...] fede arianizzante sotto Costanzo II. È però Eusebio di Cesarea il vero «patriarca dei teologi politici»: la sua concezione monoteistica, incentrata su un dio, un imperatore, una terra, una fede (statale, politico-religiosa), secondo la quale «il Dio ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale, confinante per via di terra con l’Armenia, l’Azerbaigian e il Turkmenistan a N (dove, peraltro, il limite è fornito per un tratto anche dal Mar Caspio), l’Afghanistan e [...] sono contenuti nell’Avesta (➔), scrittura sacra dello zoroastrismo (➔); essi risalgono cioè a un particolare movimento di riforma monoteistica condotto da Zaratustra (7°-6° sec. a.C.) in opposizione alla religione precedente. Di questa religione più ...
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Culto significa in generale adorazione di Dio, relazione con ciò che è sacro, e in questo senso equivale a "religione"; ma significa anche, in particolare, le usanze e gli atti per mezzo dei quali il sentimento [...] al mero aspetto materiale del culto, e continua a vivere, in conformità della sua ideale natura, nella liturgia monoteistica e nella religiosità morale e spiritualizzata. Circa le singole funzioni sacrificali e le varie specie v. sacrificio: qui ...
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Significato e storia del termine. - Con questo nome coniato da J. G. Droysen (v.) si suole designare quel periodo della storia della nazione e della civiltà greca che va dalla morte di Alessandro il Grande [...] coste dell'Asia seleucidica Iside assorbe a poco a poco attributi di tutti gli altri dei, diviene divinità universale, monoteistica. Ma altrettanto successo hanno i misteri delle divinità frigie, con le loro orgie notturne, con le rappresentazioni ...
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Il cielo appare come una cupola azzurra appiattita, la cui base circolare riposi sull'orizzonte. Ci sembra così schiacciata che, se dividiamo a occhio in due parti uguali un arco verticale tra lo zenit [...] femminile del cielo, non è la divinità suprema, ma nessun'altra divinità è dichiaratamente suprema). Anche per una religione monoteistica, lo zoroastrismo, pare che il Dio unico, Ahura Mazda, risale all'antico iddio del cielo del politeismo iranico ...
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GIOVANNI PAOLO I, papa
Giovanni Vian
Albino Luciani nacque il 17 ott. 1912 a Forno di Canale (oggi Canale d'Agordo), in provincia di Belluno, da Giovanni Battista e Bortola Tancon. Trascorse i primi [...] per contribuire al ristabilimento della pace, plaudì alle trattative in corso negli Stati Uniti, a Camp David, evocando "candidamente l'ispirazione monoteistica dei tre protagonisti" J.E. Carter, M.A. as-Sādāt e M. Begin (cfr. P. Rossano, I papi, la ...
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Leadership
Luciano Cavalli
Il concetto di leadership
La parola e il concetto
Il concetto di leadership viene oggi impiegato, anche in sede scientifica, per un tipo di relazione sociale che ha il più [...] e così, d'altronde, il simbolismo dell'Impero che a questi sviluppi si conforma.
Il Medioevo
Nell'ambito di una religione monoteistica come quella giudaico-cristiana non vi era spazio, senza eresia, per la divinizzazione del re o dell'imperatore, ma ...
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La civilta islamica: condizioni materiali e intellettuali. Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
Gerhard Endress
Scienza e filosofia nel tardo-ellenismo
La cultura urbana dell'Islam è erede della [...] platonica' di Proclo. Tradotta due volte in siriaco, quest'opera potrebbe aver contribuito a influenzare in senso monoteistico l'interpretazione delle fonti neoplatoniche a disposizione dei traduttori arabi intorno all'anno 800. Per contro, la ...
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Sacro
Giovanni Filoramo
Introduzione
Una presentazione della categoria del sacro non può non iniziare constatando la contraddizione di fondo di fronte a cui si trovano oggi le scienze sociali. Per un [...] medievali di tutti i moderni linguaggi specialistici" (v. Colpe, 1986; tr. it., p. 492). Questa mediazione di una religione monoteistica e creazionista comportò, come insegna l'analisi di qadosh, la netta distinzione tra il sacro o santo che compete ...
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Religioni primitive
Ioan M. Lewis
Introduzione
Il concetto di 'religioni primitive' è in parte retaggio di concezioni evoluzionistiche della società e in parte espressione dei pregiudizi delle grandi [...] e il buddhismo, sono assai più tolleranti nei confronti delle credenze locali di quanto non lo siano le religioni monoteistiche come il cristianesimo e l'Islam. Le prime sono formalmente pluraliste e incoraggiano il sincretismo, mentre le seconde ...
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monoteistico
monoteìstico agg. (pl. m. -ci). – Del monoteismo o dei monoteisti: culto m.; dottrina m.; le grandi religioni m., il giudaismo, il cristianesimo, l’islamismo.
monoteista
s. m. e f. [der. di monoteismo] (pl. m. -i). – Seguace di una religione monoteistica. Anche come agg., con lo stesso sign. di monoteistico: concezione, fede monoteista.