MAGGIORANZA, PRINCIPIO DI
Augusto Barbera
Carlo Fusaro e Vincenzo Denicolò
Diritto
di Augusto Barbera, Carlo Fusaro
Introduzione
Il principio di maggioranza è quello in base al quale nell'ambito [...] metà del Seicento e si coniuga con la nascita dell'idea stessa di rappresentanza, non priva di una sua ambiguità, come Montesquieu aveva intuito: "Poiché in uno Stato libero ogni uomo che è ritenuto avere un'anima libera deve essere governato da se ...
Leggi Tutto
ASSOCIAZIONE
Pierpaolo Donati e Diana Vincenzi Amato
Sociologia
di Pierpaolo Donati
L'associazione come espressione della vita sociale
Tradizionalmente lo studio dell'associazione umana è stato svolto [...] germi di tale impostazione in una serie di autori cosiddetti classici (da Aristotele a Ibn Khaldūn, a Vico, a Montesquieu), questo tipo di riflessione è strettamente collegato alla nascita e allo sviluppo delle scienze sociali moderne a base empirica ...
Leggi Tutto
Storia, teorie della
Pietro Rossi
La scoperta della storia come processo unitario
La nozione di 'storia' come processo unitario, comprensivo delle vicende degli uomini in tempi e luoghi diversi, e quindi [...] - una comparazione rivolta a determinare le condizioni del sorgere e della permanenza delle diverse forme di governo, come in Montesquieu, oppure a distinguere ciò che deriva dalla 'natura' degli uomini, non soggetta a mutamento, e ciò che è invece ...
Leggi Tutto
COSCIA, Niccolò
Franca Petrucci
Nacque nel 1681 da Vincenzo e da Gerolama Gemma a Pietradefusi (Avellino), dove fu battezzato il 25 gennaio con i nomi di Nicola, Paolo e Andrea.
Non si sa che mestiere [...] , 407, 411, 417, 622, 624; P. Giannone, Vita scritta da lui medesimo, a cura di S. Bertelli, Milano 1960, adIndicem;C.de Montesquieu, Voyage de Gratzà la Haye. Italie, in Oeuvres complètes, a cura di R. Caillois, Paris 1973, pp. 665, 674, 738; G. de ...
Leggi Tutto
Cuoco, Vincenzo
Antonino De Francesco
Nato a Civitacampomarano nel 1770 e morto a Napoli nel 1823, C. apparve sulla scena culturale italiana nel 1801, quando pubblicò a Milano il Saggio storico sulla [...] dello sviluppo (o dell’involuzione) di una comunità politica, sono proprio i Discorsi, anche per il tramite di Montesquieu, a costituire un costante punto di appoggio. Tutto questo appare evidente nelle pagine che il Platone in Italia riserva ...
Leggi Tutto
PAGANO, Francesco Mario
Dario Ippolito
PAGANO, Francesco Mario. – Nacque a Brienza (in Lucania) l’8 dicembre 1748, primogenito di Tommaso e di Maria Anna Pastore.
Poco più che fanciullo si trasferì [...] , Introduzione a F.M. Pagano, La coscienza della libertà, Napoli 2000, pp. 13-64; G. Imbruglia, Rivoluzione e civilizzazione. P., Montesquieu e il feudalesimo, in Poteri. Democrazia. Virtù, a cura di D. Felice, Milano 2000, pp. 99-122; F. Lomonaco ...
Leggi Tutto
VIDUA, Carlo
Rosa Necchi
Carlo Domenico Fabrizio Giuseppe Maria Vidua, conte di Conzano, nacque a Casale Monferrato il 28 febbraio 1785 da Pio Gerolamo e da Marianna Gambera. Ebbe una sorella minore, [...] anche, fra gli altri, a Voltaire, Jean-François Marmontel, Jean-Jacques Rousseau e Nicolas de Condorcet. Apprezzò Montesquieu e Madame de Staël, ma fra tutti preferì Chateaubriand. Fra gli autori italiani, predilesse Francesco Petrarca; fra i ...
Leggi Tutto
GINORI, Carlo
Orsola Gori Pasta
Figlio di Lorenzo e di Anna Maria di Arrigo Minerbetti, nacque a Firenze il 7 genn. 1702. Il 13 nov. 1714 entrò nel collegio Tolomei di Siena, diretto dal padre gesuita [...] della Toscana, a cura di A. Salvestrini, I, Firenze 1969, pp. 313, 344, 347, 398; III, ibid. 1974, pp. 57, 101; C.-L. Montesquieu, Viaggio in Italia, a cura di G. Macchia - M. Colesanti, Bari 1971, p. 153; B. Tanucci, Epistolario, I-II, a cura di R.P ...
Leggi Tutto
COLTELLINI, Lodovico
Roberto Volpi
Nacque a Livorno il 20 ott. 1720 da Antonio e da Elisabetta Antonia Cornacchini. Il padre, ufficiale di polizia, promosso alla carica di bargello, trasferì la famiglia [...] , Diz. di luoghi di stampa falsi, inventati e supposti, Firenze 1951, p. 29; P. Berselli Ambri, L'opera di Montesquieu nel Settecento italiano, Firenze 1960, pp. 11, 57 s., 63. G. Mazzatinti, Inventari dei manoscritti delle Biblioteche d'Italia ...
Leggi Tutto
DURINI, Carlo Francesco
Fiamma Satta
Nacque a Milano il 20 genn. 1693, ultimo dei nove figli di Gian Giacomo e di Margherita Visconti. La famiglia Durini, originaria di Como e trapiantata a Milano nel [...] duri giudizi su quelle illuministiche: tra l'altro fu lui a denunciare e ad inviare a Roma L'esprit des lois di Montesquieu che fu poi trasmesso al S. Offizio; interessanti sono anche i suoi giudizi su Voltaire, "ormai troppo noto per le sue infamie ...
Leggi Tutto