Romanziere e critico, nato a Ginevra il 14 luglio 1829, naturalizzatosi francese dopo il '70; entrò all'Accademia di Francia nell'81, morì a Combs-la-Ville il 2 luglio 1899. Spirito colto e preoccupato [...] du temps présent, 1883; Profils étrangers, 1889; L'Art et la nature, 1892, ecc.) la vasta cultura, il cordiale moralismo, l'estetismo sincero, lo spirito europeo dello Ch. trovano espressione chiara, sobria, armoniosa; e qualcuno di questi libri è ...
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GENOVESI (o Genovese), Antonio
Alfonso Potolicchio
Nacque a Castiglione, presso Salerno, il i° novembre 1713. Presi gli; ordini sacri, studiò e insegnò eloquenza nel seminario di Salerno per circa due [...] Di alcuni accenni pragmatisti nella filosofia di A. G., in Riv. internaz. di filosof., VI (1923); F. Guastella, Le idee morali di A. G., ibid., XI (1928). Sul G. economista, v. T. Fornari, Delle teorie economiche nell'Italia meridionale, Milano 1889 ...
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Drammaturgo, nato a Forlì il 2 luglio 1911; dal 1959 è direttore del periodico La Fiera letteraria, di cui era stato condirettore dal 1948.
I suo teatro, fondato su una problematica religiosa, unisce a [...] un vivo senso dei contrasti psicologico-morali una notevole abilità tecnica, che, fra realismo e simbolismo, rinnova certi modi pirandelliani. Fra i suoi lavori teatrali, alcuni dei quali sono rappresentati con successo anche all'estero: Inquisizione ...
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Storico, nato a Parigi il 27 febbraio 1880, morto il 29 giugno 1942 a Nogent-sur-Seine, dove era sindaco. Fu alunno dell'École des Chartes ed archivista paleografo. Eletto il 25 maggio 1942 all'Accademia [...] delle scienze morali e politiche, fu ammiratore dichiarato del maresciallo Pétain.
Lo Ch. unì una salda erudizione ad una viva sensibilità artistica, che rende seducenti le sue opere, anche se spesso (Jeanne d'Arc, 1933; Françoise au Calvaire, ...
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Filosofo francese, nato a Belleville (Rodano) il 10 gennaio 1794, morto a Parigi l'11 gennaio 1862. Fu professore di filosofia e di storia della filosofia nell'università di Parigi, e membro dell'Accademia [...] di scienze morali e politiche.
Scolaro e amico di Victor Cousin (v.), seguì ed efficacemente propugnò il suo eclettismo con accentuato intento di edificazione religiosa.
Fu il primo a comporre un compendio filosofico scritto in francese per la scuola ...
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Perrault, Charles
Ermanno Detti
Fiabe alla corte del re di Francia
Nella Francia del Seicento, alla corte di Luigi XIV, il Re Sole, nacque la moda letteraria delle storie di fate. Lo scrittore Charles [...] il lupo che mangia la bambina e non c’è il cacciatore che viene a salvarla. E lo scrittore aggiunge una prima morale di questo genere: «Si vede qui soprattutto che le ragazze, in particolare molto giovani, belle e gentili, sbagliano a dare ascolto a ...
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neuroetica
neuroètica s. f. – Disciplina nata dall’intento di orientare lo studio dell’etica sulla base delle acquisizioni e delle metodologie di indagine delle scienze neurofisiologiche. Il programma [...] sec., è sorto inizialmente dal dibattito su temi bioetici, proponendo di individuare le basi neurali del comportamento degli agenti morali al fine di integrarne lo studio con quello delle questioni etiche. Il dibattito si è fin da subito concentrato ...
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doveri
Anna Lisa Schino
Quello che un'autorità o la nostra coscienza ci obbliga a fare
Ognuno di noi, nel corso della propria vita, si trova di fronte a tutta una serie di doveri: familiari, scolastici, [...] delle azioni tra me e gli altri uomini) e possono essere muniti di sanzioni e pene per i trasgressori. I doveri morali investono invece l'ambito dell'interiorità e non possono essere imposti con la forza. Essi obbligano in virtù di finalità interne ...
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MICHITELLI, Biagio
Elvio Ciferri
– Nacque a Forcella di Teramo l’11 sett. 1759 da Giovanni Nicola, discendente da una famiglia polacca stabilitasi a Teramo nel XV secolo, e da Francesca dei baroni Salvatori. [...] , p. 139; N. Palma, Storia della città e diocesi di Teramo, V, Teramo 1981, p. 172; A. Marino, Melchiorre Delfico e le favole morali, in Aprutium, IV (1986), 3, p. 22; U. Russo - E. Tiboni, L’Abruzzo nel Settecento, Pescara 2000, pp. 679-684; R. De ...
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Astinenza
Red.
Il termine, che deriva dal verbo latino abstineo, "mi tengo lontano", indica generalmente l'astenersi da qualche cosa, e in particolare dai cibi, dalle bevande alcoliche, dai piaceri [...] sensuali, come rinuncia deliberata e volontaria, motivata, per es., da ragioni igieniche, da obbedienza a principi morali o religiosi, da spirito di penitenza, o come privazione imposta dalla necessità. In medicina con 'sindrome di astinenza' si ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...