Filosofo e letterato tedesco (Juditten, Königsberg, 1700 - Lipsia 1766). Intellettuale vivace ed influente, seguace della filosofia di Wolff, ne accentuò la sistematicità elaborando una teoria razionalista [...] 1727 pubblicò, sul modello delle riviste inglesi, Die vernünftigen Tadlerinnen e Der Biedermann, organi di diffusione delle idee morali ed estetiche illuministiche. A coronamento della sua attività in campo teatrale, fra il 1740 e il 1745 pubblicò i ...
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PADOVANI, Umberto Antonio
Filosofo neoscolastico, nato ad Ancona il 27 novembre 1894, professore (dal 1924) di filosofia della religione e in seguito di filosofia morale all'Università cattolica di Milano, [...] nel pensiero occidentale, ivi 1951; Filosofia e teologia della storia, Brescia 1953; Filosofia e religione, ivi 1956; Filosofia e morale, Padova 1960.
Bibl.: R. Lombardi, la filosofia della religione secondo il pensiero di U. P., in Civiltà cattolica ...
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Storia
GGiovanni Pugliese Carratelli
Giuseppe Galasso
di Giovanni Pugliese Carratelli, Giuseppe Galasso
STORIA
Storia di Giovanni Pugliese Carratelli
sommario: 1. Res gestae e historia rerum gestarum. [...] ha per contenuto la vita concreta dello spirito, e questa vita è vita di fantasia e di pensiero, di azione e di moralità [...] e in questa varietà delle sue forme è pur una, la dilucidazione si muove nelle distinzioni dell'Estetica e della Logica ...
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La fine della vita
Maurice A.M. De Wachter
(Consultant in Bioethics, Waterloo, Belgio)
Affrontare l'inevitabilità della morte, termine ultimo della vita, rappresenta da sempre una sfida per l'uomo. L'uomo [...] della disposizione del mondo occidentale nei confronti della morte e del morire.
Eutanasia attiva e passiva
Da un punto di vista morale si può distinguere fra un atto e la sua omissione. Nel caso dell'eutanasia e del suicidio assistito, la modalità ...
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Gusto
Francesco Figura e Stefano Zecchi
In fisiologia, il gusto è il senso specifico mediante il quale sono riconosciuti e controllati i sapori delle sostanze introdotte nel cavo orale. Le sensazioni [...] al sentimento del bello
Il gusto esprime un sentimento personale che trae la sua origine dai modi di pensare, dai principi morali, dalle mode di una determinata epoca. Esso è dunque un fenomeno storico, e i giudizi che vengono emessi sulla base del ...
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PETRONE, Igino
Jonathan Salina
PETRONE, Igino. – Nacque a Limosano, presso Campobasso, il 21 settembre 1870, da Errico, notaio, e da Giulia Iacovone.
Dopo i primi studi, compiuti nella provincia natale [...] filosofica con gli scritti La filosofia del diritto al lume dell’idealismo critico e Le nuove forme dello scetticismo morale e del materialismo giuridico, in cui le linee-guida del suo pensiero apparvero chiare: riconduzione del problema giuridico al ...
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FERRETTI, Augusto
Nacque a Roma il 21 ag. 1845 ed entrò nella Compagnia di Gesù il 5 nov. 1862.
In questo periodo si assisteva in Italia ad una ripresa del pensiero tomista con vari centri di irradiazione [...] debba poggiare su verità di ordine teoretico che riguardano Dio e l'uomo; solo così, inoltre, è possibile costruire una morale razionale e, quindi, indipendente dal sentimento, dai sensi e dall'utile. Un tale compito sembra, forse, troppo ardito al F ...
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Filosofo neopositivista, nato a Wuppertal, Düsseldorf, il 18 maggio 1891. Prof. alle univ. di Vienna (dal 1926), di Praga (dal 1931), di Chicago (dal 1936), di Los Angeles (dal 1954); direttore, con H. [...] il compito della metodologia sarebbe il conseguimento dell'unità di tutte le scienze, comprese le cosiddette scienze morali, attraverso l'adozione dei principî metodologici e del linguaggio della fisica (Die physikalische Sprache als Universalsprache ...
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positivismo e neopositivismo
Antonio Bazzini
Stefano De Luca
La filosofia del progresso scientifico e della società industriale
Sorto in Francia nella prima metà dell’Ottocento, il positivismo si diffuse [...] in una vera e propria religione, di cui fissò in modo minuzioso le credenze (l’Umanità al posto di Dio), le massime morali (l’altruismo) e il culto.
Sperimentalismo e liberalismo in Mill
Il positivismo sociale di Comte fu ripreso, in Inghilterra, da ...
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Indirizzo filosofico del 19° sec., il cui iniziatore è il francese A. Comte e i cui maggiori rappresentanti sono in Inghilterra J. S. Mill e H. Spencer, e in Italia R. Ardigò. Più in generale, il termine [...] l’uomo è così un collaboratore di questa divinità finita e il sentimento religioso rafforza la speranza di realizzare le sue esigenze morali. Sia in Comte sia in Mill il presupposto antropologico è quello sentimentale (l’uomo non è soltanto e neppure ...
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morale1
morale1 agg. e s. f. e m. [dal lat. moralis, der. di mos moris «costume», coniato da Cicerone per calco del gr. ἠϑικός, der. di ἦϑος: v. ethos, etico1, etica]. – 1. agg. a. Relativo ai costumi, cioè al vivere pratico, in quanto comporta...
morale2
morale2 (o murale) s. m. [etimo incerto]. – Nella costruzione navale, grossa trave o puntello di legno, robusto e di notevole lunghezza. Nelle costruzioni civili, travicello di legno di lunghezza per lo più inferiore a 4 m e di sezione...