Gli impersonali sono verbi caratterizzati dalle seguenti proprietà:
(a) appaiono in costrutti privi di soggetto esplicito;
(b) nei tempi semplici il verbo è alla III persona singolare (piove, bisogna);
(c) [...] non marcata, o femminile, cioè forma marcata), con accordo a senso (➔ accordo) con il partecipante implicato logicamente, segnalato dal morfema si.
La presenza o assenza di accordo del participio passato riflette il tipo di verbo e di costrutto. Il ...
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I grecismi sono parole, forme, costrutti di origine greca introdotti in italiano in epoche diverse (➔ prestiti). Un nutrito gruppo di voci greche si era già acclimatato nel latino d’età classica e postclassica, [...] . Tra i secondi, si può citare un fenomeno tipico della lingua colta nella quale si è iniziato ad assegnare un morfema -a ‘ipergrecizzante’ sul modello dei maschili greci in -a (poeta, problema, teorema e sim.) a numerosi grecismi che avevano una ...
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Scienza del linguaggio. Secondo F. de Saussure i compiti primari della l. sono: a) descrivere il maggior numero possibile di lingue storico-naturali e famiglie di lingue sia nella loro funzionalità in [...] , che sviluppano un’analisi in termini di regole ordinate dei fenomeni morfofonologici, dovuti alla composizione ciclica dei morfemi in costituenti più ampi. Più significativo appare il trattamento del rapporto tra morfologia e sintassi.
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Il saggio programmaticamente intitolato Dialettologia toscana (Giacomelli 1975) inaugura una serie di ricerche che applicano i metodi della dialettologia allo studio delle parlate in un territorio generalmente [...] ] «i cani»; il livellamento analogico in -e dei nomi e aggettivi femminili in -i (per es., le vite verde «le viti verdi»); il morfema icché, nelle interrogative dirette e indirette (rispettivamente, [iˈkːe ˈδiʃe] «che dice?», [ˈdimː iˈkːe tːu ˈvːɔi ...
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Malgrado l’enorme diffusione mondiale di singoli tipi di giochi, in particolare del cruciverba, solo in Italia l’assieme dei giochi enigmistici ha dato vita a una tradizione continuativa, e solo in Italia [...] e ha resto quantitativo.
Esiste inoltre un gruppo di schemi in cui l’unità commutata non è il grafema bensì il morfema:
(22) a. battaglio / battaglia (cambio di genere)
b. lezio / lezione (falso accrescitivo)
c. suo / suino (falso diminutivo)
d ...
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L’accento è uno dei tratti prosodici di una lingua (➔ prosodia) e può svolgere più funzioni: far risaltare una sillaba all’interno della parola (funzione culminativa) o indicare i confini di unità morfologiche [...] polacco o il francese, l’accento non può avere funzione distintiva, ma piuttosto funzione demarcativa, indicando la fine di un morfema o di un costituente di ordine superiore (per es., in francese, dove la posizione dell’accento svolge una funzione ...
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In generale, un linguaggio settoriale è il modo di esprimersi (parole, espressioni, termini tecnici, ecc.) proprio di un ambito specialistico, in particolare (ma non soltanto) di natura tecnica o scientifica. [...] lo stesso linguaggio settoriale la polisemia è un fenomeno normale: si pensi, per es., alla varietà di significati di morfema o di fonema in linguistica.
Di fronte al crescente bisogno di denominazioni tecniche e scientifiche agisce, infatti, il ...
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Ogni lingua ha al suo interno differenziazioni collegate con fattori sociali ed extralinguistici ed è articolata in varietà. Le varietà di lingua rappresentano le diverse attualizzazioni, ognuna distinta [...] del ➔ plurale dei nomi e degli aggettivi maschili avviene con meccanismi morfologici diversi rispetto a quelli dell’italiano: morfema zero (come in piemontese: ’l can «il cane» / i can «i cani»; ), plurale metafonico (come in romagnolo: spos ...
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Il dittongo è una sequenza di suoni formata da due vocali appartenenti alla stessa ➔ sillaba (tecnicamente, tautosillabiche): contengono dittonghi, ad es. le parole piede, fuoco, fiato, euro, baita, pausa. [...] è sempre facile, nel caso dei dittonghi discendenti, specialmente se finali di enunciato o in presenza di un confine di morfema, come in mangiai, mai, poi, o nei derivati come co-incidenza, auto-ipnosi.
La frequenza delle due diverse strutture nel ...
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L’arte cinematografica giunse in Italia prestissimo, portando al seguito un intero armamentario lessicale, in gran parte preso in prestito dalla fotografia: fotografia animata (vivente) e proiezione animata, [...] anni Settanta). Ma le oscillazioni morfologiche di film non si fermano al genere, coinvolgendo anche l’eventuale mantenimento del morfema inglese per il plurale -s (i films, almeno fino al 1932) e l’aggiunta di una desinenza vocalica italianizzante ...
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morfema
morfèma s. m. [der. del gr. μορϕή «forma», sul modello di fonema] (pl. -i). – In linguistica, elemento formale che conferisce aspetto e funzionalità alle parole e alle radici, definendone la categoria grammaticale e la funzione sintattica....
morfemica
morfèmica s. f. [dall’ingl. morphemics, der. di morpheme «morfema»]. – Settore della linguistica strutturale che studia i morfemi sia in quanto elementi lessicali, unità minime significative (m. lessicale, corrispondente approssimativamente...