Assieme ai ➔ nomi, i verbi sono una categoria di parole (➔ parti del discorso) cruciale nell’organizzazione lessicale e grammaticale delle lingue, al punto da essere considerati un universale linguistico: [...] e il modo? Inoltre, la definizione non regge se proiettata sulla varietà delle lingue, dato che in molte lingue dalla morfologia scarsa o nulla (dall’inglese fino al cinese), le classi di parole variabili come il verbo italiano devono essere definite ...
Leggi Tutto
Vicino Oriente antico. L'analisi linguistica
Gábor Zólyomi
Giovanni Garbini
L'analisi linguistica
Grammatica
di Gábor Zólyomi
A partire dal III millennio, se non prima, in Mesopotamia vi furono due [...] notevolmente diverso; resta comunque il fatto che la mancata registrazione delle vocali costituisce una grave mancanza a livello morfologico e lessicale ‒ mancanza che gli Egizi non avvertirono e a cui pertanto non posero rimedio: l'ipotesi di ...
Leggi Tutto
Medioevo: la scienza siriaca. Le scienze del linguaggio
Riccardo Contini
Le scienze del linguaggio
La grammatica
Gli inizi
Come per altre tradizioni linguistiche, l'origine, nella cultura siriaca, [...] schema di derivazione nominale 12ā3- si combinano per produrre il sostantivo siriaco psāqā 'dissezione'), entrambi concetti-chiave della teoria morfologica araba. A differenza di quanto fecero i linguisti ebrei dei secc. X-XI, Ḥayyūǧ e Ibn Ǧanāḥ, che ...
Leggi Tutto
L’espressione complemento oggetto (o semplicemente oggetto) indica un costituente di frase (di varia natura) che dipende da un verbo transitivo e che, secondo la definizione tradizionale, si riferisce [...] l’➔accordo del verbo sia una proprietà specifica del soggetto, anche l’oggetto diretto può influire sulle marche morfologiche del verbo. Infatti il participio passato dei tempi composti (➔ participio; ➔ tempi composti) è accordato in genere e numero ...
Leggi Tutto
Un paradigma è l’insieme delle forme di una parola (tecnicamente, un lessema). Sono esempi di paradigma le forme che prende un verbo nella coniugazione, un pronome, un aggettivo e un nome nella declinazione.
I [...] , in quanto per i nomi il genere è di norma predeterminato, cioè ciascun nome è o maschile o femminile (➔ morfologia; ➔ parole ambigeneri). Il paradigma dei nomi dell’italiano è quello dello schema seguente, contenente come esempio le forme flesse ...
Leggi Tutto
In grammatica, la capacità di confronto che possiede l’aggettivo (e l’avverbio) e che trova espressione in mezzi morfologici e sintattici. Questo confronto parte da una forma normale, detta positiva, alla [...] , hanno la comparazione quelli di maniera e alcuni fra quelli di tempo, di luogo e di quantità.
Interessa non la morfologia ma la sintassi e la stilistica il cosiddetto comparativo assoluto, nel quale cioè alla forma del comparativo, per lo più di ...
Leggi Tutto
VENEZIE, TRE
Roberto ALMAGIA
Claudia MERLO
Giuseppe CARACI
Raffaello BATTAGLIA
Giuseppe FIOCCU
Carlo BATTISTI
Arnaldo FERRIGUTTO
Alfredo BONACCORSI
*
M. T. D.
. L'espressione Tre Venezie è [...] disegnato verso SE. dalle Giulie. Per altro, già in questo più elevato e massiccio settore montano, è chiaro il distacco morfologico dalle vicine Carniche: le potenti pile di calcari triassici che lo costituiscono sono sormontate qua e là da creste e ...
Leggi Tutto
Linguista francese, nato a Lilla il 15 settembre 1899, morto a Parigi il 30 giugno 1974. Studiò prima a Lilla presso A. Ernout e poi a Parigi, allievo di A. Meillet e J. Vendryes. Professore all'università [...] . Parallelamente agli studi omerici Ch. ha elaborato la Morphologie historique du grec (1945), che si affianca alla classica morfologia latina di Ernout (1914), colmando il vuoto per il greco e divenendo un fondamentale strumento di lavoro per intere ...
Leggi Tutto
Linguista, nato a Copenaghen il 13 ottobre 1887 e ivi morto il 14 dicembre 1942; studiò sotto la guida di V. Thomsen, O. Jespersen, K. Nyrop e H. Pedersen a Copenaghen e sotto quella di A. Meillet e M. [...] , che prendeva le mosse dalla fonologia del Trubeckoj e del Circolo linguistico di Praga, ma estendeva la ricerca ai sistemi di morfologia e di sintassi.
Bibl.: Kr. Sandfeld, Brøndal V., in Dansk Biografisk Lexikon, s.v.; P. V. Rubow, in Københavns ...
Leggi Tutto
Assumiamo convenzionalmente che l’età umanistica e rinascimentale coincida con i secoli XV e XVI. È questa l’epoca, in Italia come negli altri paesi dell’Europa occidentale, dell’emergere delle lingue [...] le torre; articolo il-i non el-e’; due non duo; mio declinabile (mie, miei, ecc.) non mia indeclinabile. Morfologia verbale ‘classica’, non la pletora di forme fiorentine argentee (di origine toscana occidentale o sud-orientale) come portono, amorono ...
Leggi Tutto
morfologia
morfologìa s. f. [comp. di morfo- e -logia; il termine è stato coniato per la prima volta da Goethe (ted. Morphologie) per indicare l’anatomia comparata]. – In genere, studio, descrizione delle forme. Con sign. particolari: 1. In...
morfologico
morfològico agg. [der. di morfologia] (pl. m. -ci). – Che concerne la morfologia (nei varî usi di questo termine), o, più genericam., che si riferisce alla struttura, alla forma: indagine m., in anatomia comparata; caratteri m....