UNIVERSALI LINGUISTICI
Raffaele Simone
Il termine universali linguistici indica l'insieme di proprietà che risultano comuni a tutte le lingue del mondo o perlomeno a un alto numero di esse. Alcuni u. [...] tipo, che ne implica necessariamente (o quasi) un altro, fu chiamato da Greenberg u. implicazionale. Un altro u. implicazionale (stavolta morfologico) predice che se in una lingua esiste la flessione (come in bevo/bevi), essa ha anche un sistema di ...
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L’espressione lingua parlata identifica un insieme di caratteristiche strutturali e funzionali che si manifestano primariamente, ma non in modo esclusivo, quando si usa la lingua attraverso il canale fonico-uditivo [...] tipi di subordinatori più frequenti hanno infatti in comune due proprietà: capacità di modificare costituenti di frase morfologicamente e funzionalmente diversi, e ampiezza (o vaghezza) dei valori semantici. Queste due proprietà sono rappresentate in ...
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La prima poesia macaronica nasce come ‘genere’ a Padova alla fine del XV secolo, caratterizzata dallo scontro di elementi linguistico-culturali popolareggianti e rusticali con la tradizione latino-umanistica; [...] ) vengono inserite in contesti estranei, prevalentemente sessuali e scatologici.
Sul piano morfosintattico, pur mantenendo una morfologia superficiale latina, si conserva l’ordine volgare della sequenza con: l’inserzione immediata di morfemi latini ...
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L’introduzione della lingua nazionale nel repertorio veneto è stata più lenta che in altre regioni, per una diffusa persistenza nell’uso del dialetto, come attestano le statistiche Doxa e ISTAT. Oggi tuttavia [...] , pala e palla; e talora, per reazione, vengono pronunciate lunghe consonanti brevi. Questo tratto può avere ricadute morfologiche, neutralizzando l’opposizione tra futuro e condizionale ([aˈvremo] «avremo» e «avremmo»). Se, nel caso di pronuncia ...
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Con slogan si intende una «formula sintetica, espressiva e facile da ricordarsi, usata a fini pubblicitari o di propaganda» (GRADIT). La veste straniera del termine (inglese, dove, però, significa «grido [...] ; hanno largo impiego l’inventiva (specie in pubblicità), la sperimentazione e il neologismo (➔ neologismi); predomina sulla morfologia verbale lo ➔ stile nominale; la sintassi è paratattica (➔ paratassi), breve, scevra di nessi logico-argomentativi ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] di -SJ- (camiscia) sono ancora distinti. La forma base dell'articolo è lo, passibile di aferesi dopo vocale ('l). Nella morfologia verbale si distingue cante 〈 -AS da vedi, leggi, dormi 〈 -*ES, -IS. Il plurale in -iamo non è ancora generalizzato. La ...
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CAIX, Napoleone
Tullio De Mauro
Nato a Bozzolo (Mantova) il 17 ag. 1845 da Giovanni e da Giovanna Azzolini, studiò presso il ginnasio di Cremona, ove ebbe tra gli insegnanti lo storico e latinista liberale [...] (a detta degli amici e biografi) non mancò di rendersi consapevole. Un gruppo di lavori riguarda problemi di fonologia e morfologia italiana: il vocalismo (in polemica con G. Storm), il pronome e l'articolo italiano (in polemica con G. Gröber), le ...
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Un confine linguistico è il limite estremo convenzionale del territorio sul quale è diffusa una ➔ varietà linguistica. Esso trova corrispondenza con la realtà politico-amministrativa solo nei casi in cui [...] linguistico occorre considerare piuttosto fasci di isoglosse variamente intersecantisi o contigue, in quanto i fenomeni fonetici e morfologici, anche i più importanti, non seguono praticamente mai le stesse linee di confine. È inoltre essenziale ...
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La metafonia (o metafonesi: i due termini sono calchi, con elementi greci, del ted. Umlaut «modificazione di suono») è un processo fonetico-fonologico che interessa le vocali toniche medie o basse di una [...] /neˈpote/ rispetto a [neˈputə] «nipoti» da una forma fonologica /neˈputi/.
Maiden (1997), considerando la metafonia in relazione alla morfologia, identifica tre classi di dialetti, che chiama di tipo A, B e C. I dialetti di tipo A presentano le forme ...
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Per desinenze, nella grammatica tradizionale, s’intendono le terminazioni delle parti del discorso variabili (➔ parti del discorso), che in genere recano informazione morfologica di natura flessiva (➔ [...] come parl-a-v-a, tem-e-v-a e dorm-i-v-a. Mentre -v- e -a hanno un valore morfologico abbastanza facilmente individuabile (rispettivamente «imperfetto» e «terza persona singolare»), le tre vocali tematiche -a-, -e- e -i- non ‘significano’ nulla di ...
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morfologia
morfologìa s. f. [comp. di morfo- e -logia; il termine è stato coniato per la prima volta da Goethe (ted. Morphologie) per indicare l’anatomia comparata]. – In genere, studio, descrizione delle forme. Con sign. particolari: 1. In...
morfologico
morfològico agg. [der. di morfologia] (pl. m. -ci). – Che concerne la morfologia (nei varî usi di questo termine), o, più genericam., che si riferisce alla struttura, alla forma: indagine m., in anatomia comparata; caratteri m....