Nelle lingue si hanno fenomeni di semplificazione quando una struttura più complessa è sostituita da una più semplice, cioè «più facile, più agevole, […] meno impegnativ[a] ecc. a qualche livello per l’utente» [...] in cui Paolo è soggetto e una in cui è oggetto di ama: solo il ricorso al contesto permette di discriminare.
La morfologia di caso è sostituita in parte dall’impiego di ➔ preposizioni, che spesso sono opache dal punto di vista semantico. Infine, in ...
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Il termine analogia designa il processo diacronico attraverso cui una parola cambia forma fonologica e morfologica per diventare più somigliante a un’altra parola già esistente nella lingua. Tale processo [...] regola di sonorizzazione colpisce tutte le ➔ sibilanti intervocaliche: ca[z]a, co[z]a, ecc.; tuttavia, se c’è un confine morfologico, tale sonorizzazione si blocca, come accade nelle parole con prefisso: a[s]ociale / *a[z]ociale, a[s]immetrico / *a[z ...
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L’italiano ha vissuto fin oltre la metà del Novecento in una condizione singolare, di lingua scritta e letta piuttosto che parlata, mentre le lingue vive e vere delle collettività erano i dialetti (➔ sociolinguistica; [...] anche alle varietà locali. La grande maggioranza degli studiosi è d’accordo nel ritenere che i mutamenti nella morfologia, negli schemi sintattici e nello stesso lessico si sono sviluppati in buona parte indipendentemente dal fiorentino, in maniera ...
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Sicilia Regione a statuto speciale dell’Italia insulare (25.832 km2 con 4.875.290 ab. nel 2020, ripartiti in 390 Comuni; densità 189 ab./km2), costituita dall’isola omonima, la più estesa del Mediterraneo, [...] (per cui si ha pilu e tila da pilum «pelo» e tela «tela», furca e curti da furca «forca» e cortem «corte»); nella morfologia, i frequenti plurali in -ora, il perfetto -au da -avit, il condizionale in -ìa (vurria); nel lessico, la presenza di numerosi ...
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FONOLOGIA (v. fonetica, XV, p. 622; App. II, 1, p. 960; III, 1, p. 655)
Alberto M. Mioni
Studio funzionale della strutturazione fonica del linguaggio, cioè di come i suoni del linguaggio (foni) si organizzano [...] la lingua era concepita come un sistema di livelli autonomi, il primo dei quali era quello foneticofonologico, su cui poi venivano costruiti gli altri livelli (morfologia, sintassi, lessico), per cui i dati della f. potevano servire per costruire la ...
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La Campania non è un’area uniforme dal punto di vista linguistico (Radtke 1997; De Blasi 2006a), poiché nessun dialetto (nemmeno il napoletano, parlato a Napoli e nei dintorni) ha mai raggiunto lo status [...] [mb]aglione «zabaione» (a partire da una pronuncia con bilabiale intensa), ca[mb]omilla (da cammomilla).
Nella morfologia spicca l’occasionale inserimento di tratti integralmente dialettali, dall’articolo all’infinito apocopato (viene a mangià anche ...
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Le parole polirematiche (dette anche semplicemente polirematiche) sono elementi lessicali (o lessemi; ➔ lemma, tipi di; ➔ locuzioni), formati da più di una parola, che hanno una particolare coesione strutturale [...] di una parola, come si dirà sotto. Sebbene anche i composti (➔ composizione) siano strutture a metà strada tra il morfologico e il sintattico, le polirematiche se ne differenziano per una serie di ragioni strutturali, tra cui il fatto di presentare ...
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Il termine agente è spesso usato in linguistica in modelli e per scopi diversi: basti ricordare il complemento di agente della grammatica tradizionale o il ruolo semantico dell’agente nella teoria dei [...] delle parole in italiano, Tübingen, Niemeyer.
Lo Duca, Maria G. (1990), Creatività e regole. Studio sull’acquisizione della morfologia derivativa dell’italiano, Bologna, il Mulino.
Lo Duca, Maria G. (2004a), Nomi di agente, in Grossmann & Rainer ...
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I peggiorativi sono un tipo di alterati (➔ alterazione) ottenuti per ➔ derivazione, il cui significato implica una valutazione negativa da parte del parlante, che in questo modo prende le distanze rispetto [...] nel quale esso è coinvolto), il valore peggiorativo sfocia in quello dispregiativo.
Tra le varie tecniche morfologiche (➔ morfologia) impiegate per realizzare peggiorativi vi sono la prefissazione (➔ prefissi), la suffissazione (➔ suffissi) e alcuni ...
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Veneto Regione dell’Italia nord-orientale (18.399 km2 con 4.879.133 ab. nel 2020, ripartiti in 568 comuni; densità 266 ab./km2) compresa fra le Alpi Carniche a N, il Trentino-Alto Adige e il Lago di Garda [...] di materiali detritici di origine fluviale lungo le spiagge, con formazione di cordoni litoranei (lidi).
Per le sue caratteristiche morfologiche e per la posizione rispetto ai venti, il V. presenta una grande varietà di climi, da quello alpino dell ...
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morfologia
morfologìa s. f. [comp. di morfo- e -logia; il termine è stato coniato per la prima volta da Goethe (ted. Morphologie) per indicare l’anatomia comparata]. – In genere, studio, descrizione delle forme. Con sign. particolari: 1. In...
morfologico
morfològico agg. [der. di morfologia] (pl. m. -ci). – Che concerne la morfologia (nei varî usi di questo termine), o, più genericam., che si riferisce alla struttura, alla forma: indagine m., in anatomia comparata; caratteri m....