OSPEDALE (ted. anche Krankenhaus)
Alessandro CANEZZA
Adolfo PAOLINI
Giulio MARCOVIGI
La parola deriva dal latino hospitale; hospitalia erano chiamate le stanze destinate agli ospiti. Ma soltanto nel [...] i proventi; ordinò l'isolamento dei lebbrosi e provvide alla sorte dei ciechi. Nel secolo IX presso la grande moschea della medesima città esisteva una poliambulanza aperta nei giorni festivi, e un ospedale con sezioni distinte per uomini, donne ...
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SPAGNA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Gi. La.
(España, A. T., 37-38, 39-40, 41-42, 43).
Sommario. - Nome e confini (p. 196); Struttura e morfologia (p. 197); Clima (p. 200); Idrografia (p. 201); Suoli [...] suo governo, che va fino al 788, compra dai mozarabi la metà dell'antica cattedrale visigota e nel 786 erige la nuova moschea di undici navate e un cortile. La brevità del tempo della sua costruzione - un anno - e la quantità di elementi visigoti che ...
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MOSCO (Μόσχος, Moschus)
Angelo Taccone
Poeta greco, nato a Siracusa, fiorito intorno al 150 a. C. Fu, secondo Suida, scolaro di Aristarco. Fu autore di un'opera perduta, sui provincialismi rodiesi. Ma [...] compostezza e un fine senso della misura, che talora possono magari degenerare in freddezza. Forse meno difforme dall'arte moschea quella dell'autore dell'epillio Megara, pervaso d'un certo calore e movimento ma privo delle incomposte smanie dell ...
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La civilta islamica: osservazioni, calcolo e modelli in astronomia. L'astronomia nell'Islam occidentale
Julio Samsó
Juan Vernet Ginés
L'astronomia nell'Islam occidentale
L'Andalus e il Maghreb
di [...] ῾Abd Allāh Muḥammad ibn al-Ḥabbāk al-Tilimsānī tra il 1271 e il 1272; una nuova clessidra fu costruita, per la stessa moschea, da Abū ῾Abd Allāh Muḥammad al-Ṣinhāǧī nel 1317; la versione finale ‒ di cui alcune parti sono ancora oggi esistenti ‒ fu ...
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ANIMALI
J.P. Roux
Nell'iconologia e nell'iconografia dell'arte medievale gli a. rivestono un'importanza fondamentale, in un repertorio di straordinaria ricchezza cui va ascritta in primo luogo, verosimilmente, [...] di quest'arte. Dall'Egitto all'Iran orientale, al Caucaso un grande numero di monumenti, compresa anche qualche moschea (come la Grande moschea di Divriği in Turchia, del 1228), venne adornato con rilievi in stucco o in pietra. Vi compare tutta ...
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Vedi RHESAPHA dell'anno: 1965 - 1996
RHESAPHA (v. vol. VI, p. 666)
W. Karnapp
Th. Ulbert
Nuove importanti indagini sono state compiute negli ultimi anni dall'Istituto Archeologico Germanico.
Le mura. [...] alle iscrizioni su capitelli delle colonne della navata centrale rimaste ancora in situ. In recenti scavi condotti all'interno della moschea è stata rinvenuta, in fase di reimpiego, l'iscrizione dedicatoria di un'altra grande chiesa della città, la ...
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CROCI, Antonio
Gian Luca Kannès
Figlio di Giovanni e Maria Zolla, nacque a Mendrisio, in Canton Ticino, il 7 apr. 1823 ultimo di quattro fratelli (Ambrogio, Giuseppe, Luigi). Nel 1841 risulta ammesso, [...] a Nizza, segnalano una sua permanenza in data imprecisata in Turchia e gli attribuiscono la costruzione a Smirne di una moschea e di una sinagoga (Corriere del Ticino, 12 ott. 1937, e lettere manoscritte presso la Biblioteca cantonale di Lugano). Il ...
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SUBEITA
M. Avi-Yonah
Città antica nel Negev, 50 km circa a S di Bersabea. Centro di origine nabatea, S. raggiunse il massimo della sua evoluzione nel periodo bizantino.
In quel tempo era una città aperta, [...] fonte cruciforme a cui si accedeva scendendo alcuni scalini. Nel periodo islamico, accanto a questa chiesa fu costruita una moschea, la quale però non interferiva con la costruzione precedente. La più grande delle tre chiese è quella settentrionale ...
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Città capitale dell’Iran (8.895.947 ab. nel 2017), situata nella sezione settentrionale del paese, a 1173 m s.l.m., su un altopiano del versante meridionale della catena dell’Elburz, che la separa dalla [...] e l’importanza data ai giardini in rapporto all’architettura. Gli edifici di rilievo appartengono principalmente al 19° sec.: la moschea reale Masgid-i-Shāh, dell’inizio del secolo, e quella di Sipāhsalār (1890); il palazzo reale del Gulestān dove si ...
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Fès (o Fez; arabo Fās) Città del Marocco (946.815 ab. nel 2004; 1.050.000 ab. nel 2007 considerando l’intera agglomerazione urbana), posta a 350 m s.l.m., in una regione fertile e fittamente abitata; [...] ° al 16° sec., quando i Merinidi fondarono il nuovo nucleo e arricchirono la vecchia e la nuova città di splendidi edifici. La moschea Qarawiyyīn, del 9° sec., fu ampliata nel 1135-42 sotto gli Almoravidi. Gli Almohadi dettero a F. una nuova cinta di ...
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moschea
moschèa s. f. [dal fr. mosquée, inteso come «profumata», alteraz., secondo mosc «muschio», dello spagn. mezquita (v. meschita)]. – Edificio del culto musulmano che, secondo la tradizione, deriverebbe la sua prima forma architettonica...
mega-moschea
(mega moschea), s. f. Moschea di enormi dimensioni. ◆ «Ma non scherziamo nemmeno – spiega il sindaco [di Carmagnola, Angelo Elia], che sta per perdere la pazienza, o forse l’ha già persa – quel signore è venuto una volta con una...