Si dicono prefissoidi una serie di morfemi con significato lessicale che non possono occorrere da soli (tecnicamente, morfemi lessicali legati; ➔ morfologia), perlopiù di origine greca o latina, del tipo [...] prefissi anche perché alcuni di essi hanno la possibilità di formare parole derivate: blefarite, dendrite, artrosi possono diventare nomi autonomi (auto, chemio, bici, flebo, moto), normalmente invariabili, ed essere talvolta utilizzati in composti in ...
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La lessicalizzazione è il processo per cui nuove unità linguistiche che in una fase precedente non erano considerate lessicali vengono a far parte del lessico di una lingua; lessicalizzato significa perciò [...] italiano) sulla lessicalizzazione delle componenti dell’evento dimoto (➔ movimento, verbi di): l’ipotesi è che ci sono lingue mesi fa; sapendo che deriva dall’evoluzione di or fa (voce del verbo fare) due mesi, nel senso di «sono passati due mesi da ...
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Sedicesima lettera dell’alfabeto latino. linguistica Nell’alfabeto fenicio indicava una consonante enfatica, e ha conservato questo valore negli alfabeti semitici. Accolta nell’alfabeto greco primitivo [...] q) è simbolo di quantità dimoto in meccanica, di quantità di elettricità (o di carica elettrica) in elettrologia, di quantità di calore in termodinamica, di momento di quadrupolo in elettromagnetismo, della quantità di energia liberata o assorbita ...
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Tredicesima lettera dell’alfabeto latino.
Linguistica
La forma maiuscola (N) è simile a quella già posseduta dall’alfabeto fenicio. La forma minuscola deriva da quella della minuscola antica romana e [...] una curva; inoltre n (talora anche N) è usata per indicare il numero di giri compiuti nell’unità di tempo (solitamente un minuto primo) da un corpo animato dimoto rotatorio uniforme. Nella meccanica degli aeriformi, la lettera N, prefissa al simbolo ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Lingua, letteratura e scienza da Dante a Calvino
Andrea Battistini
Il sapere integrato del Medioevo
Ai tempi di Dante Alighieri, una vera distinzione tra le «due culture» non si poneva perché la stessa [...] Pascal (1904) contro l’astronomo che sostenne il moto della Terra («Maledetto sia Copernico!») deriva dall’avere reso l’uomo consapevole di vivere su un’«invisibile trottolina», su un «granellino di sabbia impazzito che gira e gira e gira, senza ...
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LINGUE, REGNO D'ITALIA
Dal momento che i tempi della storia linguistica, e più in generale culturale, non si possono scandire precisamente su quelli della storia politica, sarà inevitabile in questa [...] di Riccardo di San Germano e di Salimbene de Adam ci tramandano i quattro versicoli irrelati cantati da un frate itinerante nel 1233, anno del moto Alberici, da cui deriva la sezione più antica del canzoniere estense D. Uc è autore di vidas e razos e ...
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deriva
s. f. [dal fr. dérive; v. derivare2]. – 1. Trascinamento, da parte di una massa fluida in movimento, di un corpo galleggiante o immerso in essa, rispetto a una superficie fissa (fondo marino, superficie terrestre). Con sign. specifici:...
moto2
mòto2 s. m. [lat. mōtus -us, der. di movēre «muovere»]. – 1. L’atto, il fatto, l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione a un’altra; si contrappone a quiete ed è sinon. di movimento, a cui è però preferito...