REALISMO
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Venceslao IVANOV
. Filosofia. - Il termine "realismo" ha due distinti, e sotto un certo aspetto antitetici, significati. Il primo è quello che il termine [...] significato del termine "realismo" è quello che esso assume nell'età moderna, e propriamente da Kant in poi, in forza dell'antitesi con stimolato la creatività artistica.
Il realismo, quale movimento letterario, le cui norme estetiche e tendenze ...
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LEONE XIII papa
Costanzo Maraldi
Vincenzo Gioacchino Pecci, nato a Carpineto Romano il 2 marzo 1810 dalla patrizia famiglia dei conti Pecci, devotissimi al papato, fece i primi studî nel collegio dei [...] (1877), ma anche da quella notorietà di prelato moderno e temperato, da lui goduta nel mondo politico internazionale nascente socialismo, ben presto seguì con vivo interesse il movimento cattolico sociale, che, iniziatosi in Germania intorno al ...
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I cambiamenti del 21° secolo. La crisi della critica e dei suoi luoghi storici. Le nuove forme di critica: il rapporto critica e teoria e l’importanza della rete. Bibliografia
I cambiamenti del 21° secolo. [...] per decenni hanno costituito il terreno dove si sono combattute le battaglie critiche legate ai movimenti teorici o poetici delle avanguardie o del cinema moderno, hanno visto calare in modo costante le vendite negli ultimi trent’anni.
La crisi della ...
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La riforma della burocrazia: nozione. - Per riforma della b. non si deve intendere soltanto il riordinamento delle carriere degli impiegati civili e lo statuto dei dipendenti statali (v. impiego: impiego [...] i difetti fondamentali della nostra amministrazione (lentezza di movimento, sproporzione tra il numero degli impiegati e e gli istituti alle nuove esigenze e ad una più moderna concezione della funzione amministrativa quanto l'altro di uniformare la ...
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Filosofo, nato a Parigi il 28 novembre 1792, morto a Cannes il 14 gennaio 1867. Nel 1810 entrò nella Scuola normale, che s'apriva allora per la prima volta. Ivi ebbe professore di retorica il Villemain, [...] De Maistre e De Bonald. Questo spiritualismo riflette il movimento della cultura e della coscienza pubblica di questo periodo filosofia, da quella antica, a cominciar dall'orientale, sino alla moderna, a cominciare da Cartesio. Ma di qui, anche, una ...
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Fin dall'inizio del 1929 il re rifomiatore Amānullāh si trovò di fronte alla rivolta di elementi misoneisti, incoraggiati dalla classe dei capi religiosi e capeggiati da un uomo del popolo, Bačiah-i Saqqā, [...] , tratti dalla sua i Ghilzāi dopo averli sconfitti, iniziava il movimento su Kābul; alla fine di agosto prendeva Gardēz, l'8 dell'Afghānistān.
Bibl.: A. Giannini, La costituzione afghāna, in Oriente moderno, XI (1931), pp. 265-274 (a p. 276 segg. ...
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Storia. - La storia dei popoli arabi nell'ultimo ventennio si svolge nel consolidamento degli stati nazionali formatisi dopo la prima Guerra mondiale, nella lotta per l'effettiva indipendenza, e nei primi [...] in senso antibritannico. In un sol luogo però tali movimenti sboccarono nell'azione diretta e fu nella rivolta irachena Gabrieli, Correnti e figure della letteratura araba contemporanea, in Oriente Moderno, XIX (1939), pp. 110-121; Zain al-‛Abidīn as ...
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Scrittore e uomo politico, nato a Civitacampomarano, nel Molise, il 1 ottobre 1770, morto in Napoli il 14 dicembre 1823. Nel 1787 si recò a Napoli per apprendervi leggi e iniziarsi alla pratica forense, [...] una meditazione sulla storia. La rivoluzione di Napoli è stata un movimento "passivo"; generata da un contraccolpo di eventi estrinseci, non alle vive potenze creative dello spirito. Un ordinamento moderno e ricco, che non ebbe, nella sua integralità ...
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di Italo Pantani
La fortuna del D. come categoria critico-letteraria è un fenomeno soprattutto italiano, a fronte di una presenza assai modesta nel panorama storiografico delle altre letterature europee. [...] per es., il termine Décadence designa esclusivamente il movimento nato ed esauritosi nel ventennio finale del 19° sec doveva essere collocata la perdita di Dio di cui soffre l'uomo moderno, e che avrebbe prodotto "il misticismo laico, il titanismo o ...
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Con poca esattezza si dice comunemente Flavio Biondo, mentre Flavio è un nome secondario tratto, alla foggia umanistica, da Flavus, traduzione latina di Biondo. Egli poi nella maggior parte dei documenti [...] amicizia con Guarino veronese, prendendo parte attiva al movimento umanistico del tempo. Negli ultimi mesi del 1423 sposò contro Leonardo Bruni, sostenne che il volgare italiano moderno è la continuazione naturale dell'antico linguaggio latino, ...
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moderno
modèrno agg. e s. m. [dal lat. tardo modernus, der. dell’avv. modo «or ora, recentemente»]. – 1. a. Che appartiene o si riferisce al nostro tempo o ai tempi più vicini a noi: idee, usi, costumi m.; le m. istituzioni; i m. ritrovati...
modernismo
s. m. [der. di moderno]. – Tendenza al rinnovamento e alla riforma di idee, metodi, ecc., che si vogliono adeguare a esigenze moderne: il m. dà impulso al progresso; raro con sign. generico, è usato soprattutto come denominazione...